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LAUREN'S POV.

Uno zombie. Taylor, la mia sorella quattordicenne era appena entrata in camera e mi aveva dato dello zombie.

"Taylor, sei una gran rompipalle, esci da camera mia!" le dissi con la voce soffocata dal cuscino. I miei occhi erano ancora serrati e le coperte mostravano solo il viso e il braccio destro.

"Assolutamente no, Lauren Sonoilcapodelmondo Jauregui. è mezzogiorno. Ed è anche ora di cambiare aria qua!" mi rispose di rimando con voce squillante, aprendo completamente le persiane e spalancando le ante della finestra di camera mia.

Feci uscire un lamento dalla mia bocca quando i raggi del sole, dopo essere entrati nella stanza ed averla resa più accogliente, mi colpirono direttamente la faccia.

"Taylor, ti prego." La mia voce era spezzata, lo era da tre giorni.

"Senti Lauren," continuò lei avvicinandosi al mio letto e sedendosi sul fondo. Non potei fare a meno di notare che il suo tono si addolcì notevolmente. "Sono tre giorni che non esci di casa ed esci a malapena da camera tua. So bene che non parlerai dei tuoi problemi con me, ma potresti almeno rispondere a Normani!"

"Normani?" chiesi io aprendo un occhio. Fu un pessimo errore, perché la luce di mezza giornata mi diede un fastidio atroce. Ormai non distinguevo più giorno da notte. Le tapparelle di camera mia erano perennemente chiuse, il mio comodino era ricolmo di fazzoletti usati e di pacchetti mezzi vuoti. Restavo nel mio letto, inerme, a fissare il muro o a guardare film Disney senza alcun tipo di reazione.

"Sì, Normani mi ha appena chiamata. è preoccupata Lauren, ti cerca da tre giorni e tu non fai altro che rifiutare ogni tipo di chiamata. Ci hai litigato per caso?"

Risi poco animatamente. Non avevo mai litigato con Normani in quattro anni di amicizia, la sua dolcezza e il suo altruismo la rendevano una persona troppo buona. Era impossibile litigarci.

"Vediamo..." cominciò Taylor. Avendo gli occhi chiusi, non sapevo a cosa si riferisse, ma non ci misi molto a scoprirlo. "...Ultimi tre giorni. Normani: 14 chiamate perse. Dinah: 4 chiamate perse. Ally: 7 chiamate perse. Ty: 3 chiamate perse. Chi è Ty, sorellona?" il suo tono si fece immediatamente più malizioso.

"Taylor, lascia subito il mio telefono!" la sgridai alzando immediatamente la schiena dal materasso per sottrarre il mio cellulare dalle mani da mia sorella, la quale stava ancora aspettando una risposta con un sorrisetto. "Non sono affari tuoi."

Ebbi tempo di specchiarmi sullo schermo bloccato del mio cellulare. Le occhiaie erano prorompenti, le mie labbra erano screpolate e gli occhi ancora arrossati. Sembravo per davvero uno zombie.

"Perché Camila non ti ha chiamato?"

Deglutii, lasciando che la schiena si adagiasse sulla testata del letto. Sentii le lacrime agli occhi: non sapevo se sarei riuscita a contenermi davanti a mia sorella. Sentivo lo sguardo inquisitore di Taylor cercare di leggermi dentro gli occhi, ma non sapeva che solo Camila Cabello era in grado di leggermi l'anima con un solo sguardo.

"è complicato Taylor, sei ancora piccola." risposi sinceramente, tirando su con il naso e andando alla ricerca di un pacchetto di fazzoletti non vuoto sul comodino.

"Piccola? Abbiamo appena due anni e mezzo di differenza!" protestò lei, desiderosa di potermi aiutare.

"Stai lontana più che puoi dall'amore sbagliato, Taylor. Fa solo tanto male."

Mi ero dimenticata che sapesse che ciò che dicevo era riferito a Camila. La ragazza di fronte a me, dopo aver alzato un sopracciglio, sospirò, delusa di non averle rivelato altro. Si alzò dal letto avvicinandosi all'uscita, ed io tirai un sospiro di sollievo, ma anche di amarezza.

Bella Come il Mare || LGBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora