20.

250 10 2
                                    

LAUREN'S POV.

"Mi dispiace, ho fatto la stronza tutto il giorno!" urlò Ally dispiaciuta stritolandomi in un abbraccio che ricambiai immediatamente.

Non appena mi lasciò, mi ritrovai tra le braccia di Dinah, la quale era avvolta da un vestito lungo e bianco che la descriveva perfettamente.

Fu poi il turno di Normani, in top e pantaloncini argentati, che lasciandomi un bacio sulla guancia mi sussurrò: "Credevi veramente che avremmo dimenticato il tuo compleanno?"

'Sì lo avevo creduto davvero' dissi tra me e me, ripensando alla giornata pessima che avevo vissuto.

Normani non ebbe il tempo di rimanere con me un solo secondo di più, che la ragazza venne scansata da Harry. "Auguri tesoro!" urlò il mio amico di infanzia stritolandomi proprio come avevano appena fatto le mie migliori amiche.

"Sì, ma io sono stufo di aspettare il mio turno!" protestò vivacemente Louis, il ragazzo di Harry. Così dicendo, si unì all'abbraccio, che ben presto diventò una vera e propria stretta di gruppo grazie alla presenza Niall, di Zayn ed infine di Liam.

La scena stava sfociando nella comicità: tutti in fila per abbracciarmi, mentre io mi stavo ancora riprendendo dallo shock di essermi ritrovata tra i miei amici più cari, i quali organizzato una vera e propria festa a sorpresa.

La mia prima festa a sorpresa.

A farmi gli auguri fu anche Meghan, che mi abbracciò velocemente e si staccò con un sorriso.

Sentii qualcuno tossire appena per richiamare l'attenzione. Mi girai verso di lei: aveva lo stesso vestito nero che avevamo comprato insieme, quel giorno al centro commerciale, ma era più bella. Nel suo volto leggevo timidezza, come se non fossimo mai state migliori amiche. Guardava un po' me e un po' per terra.

Non avevo idea se mi avrebbe abbracciata o no. Sapevo solo che se lei si era presentata, ci doveva essere un motivo. Se si era presentata, allora avrebbe provato a fare pace con me. Me lo sentivo. In fondo, lei stessa doveva aver capito che quella era l'ultima occasione. Dal suo sguardo colsi la consapevolezza che un semplice abbraccio non sarebbe mai bastato a risistemare le cose.

La via più semplice era smetterla, chiudere immediatamente e troncare ogni rapporto con quella ragazza. Avrebbe fatto molto meno male, a entrambe.

E invece, inaspettatamente, si mosse verso di me. Il battito del mio cuore cominciò a correre, mentre la castana annullava completamente la distanza e mi stringeva fortissimo, sussurrando tacitamente di non avere bisogno di altri se non di me.

Feci crollare la corazza che mi ero creata e chiusi gli occhi. Il contatto con Camila mi lasciò una scarica elettrica che ricorderò per sempre. La strinsi forte, mentre il suo profumo mi pervadeva e le sue parole mi rassicuravano sottovoce, per la prima volta dopo tanto tempo.

"Auguri, Lolo" la sentii sussurrare così piano che mi stupii di essere riuscita a sentirla.

"Camila..." dissi sospirando, tenendola ancora stretta tra le mie braccia. Non riuscivo più a chiamarla con il soprannome che le avevo affibbiato quando ci siamo conosciute, nemmeno dopo quel contatto. Come si poteva riparare qualcosa di rotto?

"Devo dirti una cosa" mi interruppe lei, con voce bassa ma con una nota emozionata.

"Anche io voglio abbracciare la mia Lauren!" sentii strillare Lucy.

In un attimo Camila si ritrovò spintonata lontano, mentre Lucy mi gettava le braccia al collo. Sorpresa dalla velocità del gesto, per i primi secondi dimenticai addirittura di ricambiare la stretta. Non appena mi resi conto di non avere più la cubana tra le braccia, circondai delicatamente la vita di Lucy, andando però a raggiungere con lo sguardo la mia migliore amica. Sembrava appena delusa, forse ferita. Forse si immaginava che avrei rigettato la ragazza che ora stavo abbracciando.

Bella Come il Mare || LGBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora