CAMILA'S POV.
Quel giorno, nel mio letto, davanti a Dinah, scoppiai a piangere.
Ultimamente mi sembrava di scoppiare in lacrime sempre. Non ero mai stata tanto fragile come in quel periodo. Crollavo per ogni singola cosa, me la prendevo per tutto.
Normale e anormale non esistono.
Ero ben lontana dall'essere diventata la persona perfetta che speravo di diventare.
L'unica cosa che fai è diffondere odio e dimostrare di essere una persona pessima.
Già. Non solo stavo mandando fuori di testa la mia migliore amica con il mio comportamento ridicolo, ma stavo addirittura facendo perdere tempo ad un ragazzo già fin troppo impegnato anche senza una ragazza. Sapevo che se avessi continuato questa storiella, prima o poi ne sarebbe uscito pazzo pure lui.
Non puoi guardare con sospetto ciò a cui non sei abituata.
Ero stanca. Dannatamente stanca.
"Che cosa ci posso fare io?! Cosa ci posso fare se la persona che vorrei baciare non è un ragazzo alto, possente, bello, intelligente, ma una ragazza attraente, vera, sincera, incredibile, schietta e semplicemente fantastica?! Io non posso. Non posso! Non me lo potrebbero mai permettere. Che cosa ci posso fare se i miei genitori non mi lascerebbero mai amare una donna?" sputai fuori tutto, stupendo sia lei che me stessa. La potente colla che teneva attaccata la maschera alla mia faccia stava lentamente cedendo, per lasciare spazio ad un viso mai visto prima.
Dinah rimase zitta, metabolizzando le mie parole. Mi strofinai velocemente gli occhi con la manica della maglietta. Avevo appena fatto una confessione, e avevo appena fatto il primo passo per apprezzare me stessa. La mia migliore amica mi guardò spiazzata quando, completamente a caso, sorrisi.
"Mia madre è cattolica ed estremamente conservatrice, lo sai meglio di me. Non posso guardare un film in cui ci sia una coppia non etero, perché se lo viene a sapere mi stacca la televisione" le raccontai così di quella fatidica sera in cui compresi che non potevo provare sentimenti per chiunque, con lo sguardo rivolto verso il pavimento. Per un attimo, un solo attimo, ebbi paura che potesse andarsene a causa della rivelazione del mio orientamento sessuale.
"Oh, Mila" disse invece.
Dinah si alzò dal mio letto e mi strinse in un abbraccio, che ricambiai immediatamente. Come negarlo? Dinah Jane era una delle amiche più vere che avessi mai potuto desiderare di avere. Finiva sempre per risolvermi tutti i problemi, e sapevo avrebbe camminato sul fuoco pur di vedermi felice.
"La cosa più sbagliata che tu possa fare è reprimere i tuoi sentimenti. Ed è sbagliata non per gli altri, ma per te stessa. Non c'è nulla di male nell'amore, in ogni sua forma" mi sussurrò lei, tenendomi stretta tra le sue braccia.
"E con i miei genitori? C-cosa faccio?" le chiesi, mentre continuavo a bagnare la sua spalla con le lacrime.
"La vita è tua, hai diciassette anni. Tra un po' andrai al college, i tuoi genitori non saranno con te. Quindi impara ad essere te stessa, bacia chi vuoi baciare, se vuoi fare nuove esperienze falle. Non farti rovinare la vita da dei bigotti."
Nelle lacrime, accennai una risata.
"La fai sembrare così facile..."
"Perché lo è, Walz." sospirò lei accarezzandomi piano la schiena. "Penso che tu debba un po' di spiegazioni a varie persone."
Annuii, smettendo finalmente di piangere. Fu in quel momento che la mia amica sciolse l'abbraccio. "Ora però sono sfinita, voglio solo riposare. Me ne occuperò domani."
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Bella Come il Mare || LGBT
FanfictionDicevano di essere migliori amiche. Lo affermavano a tutti, con un sorriso e il battito del cuore accelerato. I loro occhi però si rincorrevano senza mai fermarsi, senza trovare un solo istante per respirare. I loro occhi sapevano la verità, quella...