2.

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"Siete lesbiche?"

Aprii immediatamente gli occhi. Di fronte a me, due ragazzi non troppo sobri ci stavano fissando con un velo di malizia nello sguardo.

"Assolutamente no!" dissi io, staccandomi bruscamente da Lauren, la quale fino a pochi secondi prima sembrava non essersi accorta di niente.

Al mio allontanarmi di qualche passo, la ragazza mi lanciò uno sguardo interrogativo: sembrava essersi appena svegliata da un sogno, e per me non poteva che essere lo stesso. Si girò poi dall'altra parte, notando i due ragazzi che avevano interrotto uno dei momenti più belli della mia vita.

"Hey bellissima! Io sono Ty!" urlò per sovrastare la musica il ragazzo accanto al primo che aveva parlato. Stava mangiando con gli occhi Lauren, la mia Lolo.

Ty era più alto del suo amico. Il colore dei capelli era nero, poco più scuro del colore della sua pelle. Sembrava un tipo sportivo, sicuramente non adatto a Lauren.

Improvvisamente mi venne voglia di afferrare la mano della ragazza al mio fianco e di portarla lontano da loro, ma il pensiero della parola "lesbiche" mi bloccò, lasciandomi un sapore amaro in bocca.

Girai lo sguardo verso la mia migliore amica, e mi stupii nel notare che lei mi stesse già guardando. I suoi occhi sembravano volermi dire: "Andiamo da qualche altra parte", ma non volevo che degli sconosciuti pensassero che io potessi essere lesbica. Stupido orgoglio.

"Io sono Camila" urlai distogliendo lo sguardo da Lauren e osservando il ragazzo di cui non sapevo ancora il nome. Incertamente, e con un sorriso non vero in volto, gli porsi la mano.

Era un ragazzo certamente attraente, aveva i capelli sparati in aria e degli occhi scuri che rivelavano la sua voglia di conoscermi.

"Shawn" disse lui, che prese la mia mano, non per stringerla, ma per attirarmi verso di sé. In un secondo, i nostri corpi aderirono in un abbraccio. Le sue mani circondavano la schiena e lui si muoveva appena a ritmo di musica mentre mi teneva stretta. Potevo percepire l'odore di alcol e...di dentifricio?

"Non sono sempre così socievole, la vodka mi sta dando un piccolo aiuto" disse lui avvicinando la sua bocca al mio orecchio.

Imbarazzata, sciolsi velocemente l'abbraccio, perché l'unica cosa che mi interessava era vedere che cosa stesse facendo Lauren con Ty. Intercettai la loro stretta di mano, mentre un sorriso accompagnava i loro volti e continuavano a muoversi a ritmo di musica. Da quella stretta di mano, il ragazzo fece fare una giravolta alla MIA migliore amica, la quale scoppiò in una risata non appena tornò di fronte a Ty.

"Ci sai fare, amico!" urlò Shawn al ragazzo di colore che teneva ancora stretta la mano in quella di Lauren. Guardai le loro dita quasi con disprezzo. Non ne capivo il motivo, ma ero assurdamente infastidita dalle attenzioni che qualcuno potesse riservare alla mia amica.

Quando alzai gli occhi sul suo viso, Lauren mi stava già guardando con soddisfazione. Quella ragazza diventava stronza un minuto dopo essere stata la più dolce del mondo.

Dopo aver fatto intendere a Shawn di non volere contatto fisico, ballammo con i rispettivi partner per qualche minuto, mentre Laur probabilmente si sentiva bruciare sotto il mio sguardo. Quasi a farlo apposta, Ty prese i fianchi della ragazza e la avvicinò di più a sé, la quale non si irrigidì e continuò ad ondeggiare a tempo. Il suo ballo era estremamente sensuale, chiunque sarebbe caduto ai suoi piedi, io compresa.

"Vorrei da bere" urlai a Shawn, con un tono arrabbiato nella voce.

Io, bere? Da quando?

"Tutto per te mia cara, ci dirigiamo al tavolo dei drink!" rispose lui prendendo la mia mano. Lo lasciai fare e lo seguii mentre si incamminava sotto il porticato, ma io e lui non eravamo soli: lo sguardo di Lauren ci stava accompagnando. Con un sorriso soddisfatto, mi avvicinai di più a Shawn e mi diressi verso l'enorme tavolo con sopra numerose bottiglie di varie dimensioni.

Bella Come il Mare || LGBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora