6.

313 8 0
                                    

LAUREN'S POV.

"Maledizione, non puoi smettere di pensare a Camila?!" Strillai rivolta a me stessa con quanto più fiato avevo nei polmoni, mentre il Sole cominciava a scendere per lasciare spazio alla compagna che non vedeva mai, ma illuminava senza chiedere nulla in cambio.

Dovevo cominciare a prepararmi per la serata, ma in realtà le lacrime non avevano smesso di scendere.

Quante volte mi era capitato di litigare con la mia migliore amica... ma quel giorno il suo sguardo era diverso. Era lo sguardo di qualcuno che avrebbe fatto qualunque cosa per dimenticare, archiviare e scappare da ciò che sarebbe potuto accadere.

Eppure in quel momento...sembrava volerlo anche lei, ne ero sicura.

Venni percossa da un brivido al solo pensiero delle mia dita sulla sua schiena, quel tocco che aveva distrutto ogni cosa.

Quindi era vero? Quindi lo volevo?

"Può essere considerata etero una ragazza che muore dalla voglia di morire sulle labbra della sua migliore amica?" continuai a parlare da sola, lasciando che la voce riempisse la stanza in modo da schiarirmi le idee.

"No, vero?" ammisi infine con un sospiro e un sorriso infelice in volto. Non era la prima volta che mi interrogavo sulla mia identità sessuale. Non era la prima volta che provavo sentimenti spaventosamente forti nei confronti della mia migliore amica.

FLASHBACK - qualche mese prima

Lei era tutto ciò che mi rendeva felice.

Mi capiva, al 100%.

Avrebbe fatto di tutto per me.

Era simpatica, aveva un senso dell'umorismo e una passione per le battute squallide che facevano ridere solo me; estremamente empatica, così dolce. Ed era anche...bellissima.

Ero seduta a gambe incrociate sul mio letto, le persiane abbassate, la stanza illuminata solo dalla fioca luce della mia abat-jour. chiusi appena gli occhi, e apparve Camila di fronte a me, seduta nel mio stesso modo. Sorrideva appena. Il mio respiro divenne ben presto mozzo, e il mio cuore scalpitava mano a mano che la ragazza si avvicinava a me. Le nostre ginocchia erano entrate in contatto; il suo viso era ormai a pochi centimetri dal mio, i suoi denti mordevano il labbro inferiore come era solita fare. I suoi profondi occhi marroni parlavano più di quanto avesse mai fatto in vita sua.

Incapace di aspettare un secondo di più, annullai ogni distanza e premetti le mie labbra sulle sue. Lei buttò le braccia al mio collo, mentre io la presi per i fianchi, avvicinandola a me. Camila ne approfittò per circondarmi la schiena con le gambe, sedendosi sulle mie ancora incrociate. Ora i nostri corpi erano in completo contatto.

Scossi violentemente la testa e riaprii gli occhi. Camila scomparve, ma il mio fiato corto no.

'Beh, che male c'è nell'immaginarsi un bacio con la propria migliore amica? Mica l'ho fatto davvero!' pensai io, con il battito cardiaco più dinamico del solito, per poi distendermi e strizzare forte gli occhi, in attesa che Morfeo mi accogliesse tra le sue calde braccia.

FINE FLASHBACK

"Forse... provo qualcosa per Camila" sospirai ad alta voce come ci fosse qualcuno a poter ascoltarmi nella stanza, nonostante fossi più sola che mai.

Non è forse il primo passo per sentirsi felici, accettare la cosa? E allora perché mi sentivo maledettamente male?

Camila era riuscita a scombinarmi tutto ciò in cui credevo, tutto ciò che pensavo di essere. Non avevo idea da quanto ci fosse riuscita, ma nel momento in cui mi trovai nel camerino mi resi conto di volerlo da sempre. Avevo bisogno delle sue labbra, di sentirla su di me, di averla accanto. Avevo bisogno e voglia di lei. Voglia di lei come una droga, voglia di lei come i videogiochi per gli adolescenti, voglia di lei come le sigarette per i tossico-dipendenti, voglia di lei come il latte per un bambino appena nato.

Bella Come il Mare || LGBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora