Un'amicizia?

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*Chelsea*

Alle 6 del pomeriggio circa siamo sul suo letto, (vestiti non pensate male) e Mika ha capito tutto di latino.

《Pensi che... tra di noi potrà esserci un'amicizia? 》 mi chiede dopo un po'. Io sorrido.

《Mika, tu in meno di un giorno mi hai cambiata. Ora vedo tutto da un'altra prospettiva. Noi siamo già amici.》gli rispondo posandogli una mano sulla spalla.

《Ti andrebbe di dormire qui?》mi chiede a un tratto.

《È tardi, casa tua è lontana... non devi dormire nella mia camera, ne abbiamo altre...》mi guarda facendo gli occhi da cerbiatto.

Sospiro.

Mamma mia, quanto è ostinato.

Alzo gli occhi al cielo fingendo di essere scocciata e sorrido.

《Va bene, ma smetti di insistere. 》gli do una pacca affettuosa sulla schiena.

《Vieni con me a chiedere a Zuleika se ha un pigiama per te》mi dice tirando mi su per una mano. Io rido, era così tanto che non ridevo che quel suono mi sembra sconosciuto.
Toc toc

《Sì? 》 chiede una voce femminile.

《Zu sono Mika, hai un pigiama?》

《No guarda dormo in mutande!》fa lei sarcastica.

《Lo presteresti a Chelsea? 》lei apre subito la porta e si appoggia contro lo stipite. Avrà 13 anni, e porta l'apparecchio.

《Ah, bene bene...》 fa incrociando le braccia con un ghigno.

《Zu per favore..》 la supplica Mika. Lei sbuffa.

《Vedo un po ' quello che ho... ma mi devi un favore mika...》 dice e mi fa cenno di entrare. È una camera descrivibile solo con un colore: rosa.

《Ecco. Questo mi sta grande, ma a te dovrebbe andare bene》Commenta porgendomi un pigiama di seta bianco. Altro che maglietta logora!

《Grazie mille》riesco solo a dire prendendo il pigiama in mano.

《Ma figurati! 》 esclama lei, e insieme scendiamo in cucina per la cena.

*mika*

Chelsea e Zu scendono, raggiungendo me, Fortuné (che ha 11 anni), Paloma e Yasmin. Mamma cucina, si sta impegnando tantissimo.

Appena fanno il loro ingresso in cucina Chelsea si siede vicino a me, e accende una conversazione con Fortuné.

《Scherzi? No, I Beatles sono meglio dei Queen》fa Fortuné tirandosi su gli occhiali con fare diplomatico.

《Macché, non possiamo paragonarli》ribatte lei. Fortuné le fa la linguaccia, e lei gliela rifà. Yasmin mi tira una gomitata nelle costole.

《Ai! Che c'è? 》le chiedo sussurrando.  Lei fa semplicemente il segno del cuore con le dita e le tiro uno scappellotto, ma lei scoppia a ridere. La porta si apre e entra papà.

《Buonasera famiglia! E buonasera...》aggiunge notando Chelsea.

《 Buonasera signor Penniman... io sono Chelsea》si alza e gli porge la mano, che lui afferra e stringe.

《Mika? È una tua amica?》 Sì rivolge a me.

《Sì, è... la mia amica.》rispondo.

La mamma serve la cena, poi Chelsea comincia a sparecchiare.

《Cosa stai facendo? 》le chiede Jonni severa, e lei si fa piccola piccola.

《Ehm... sto sparecchiando...》

《Ma va! Tu non devi fare niente! Ci pensiamo noi. Perché non vai a mettere il pigiama tesoro?》le sorride.

《Ehm... okay vado》risponde lei e sale le scale.

《E bravo il mio mika!》esclama papà.

Mi faccio pallido.

《Eh?》

《Ti ho visto come la guardi》 mi fa l'occhiolino e io avvampo.

《Siamo solo amici...》minimizzo. Mi alzo e comincio a sparecchiare.

《Vado di sopra.》annuncio freddo.

No, non mi piace Chelsea.

O forse sì?

No.

Si?

Non lo so...

*Chelsea*

Entro nella 'mia' camera e comincio a spogliarmi. Mika ha detto che posso farmi una doccia, così ne approfitto. L'acqua calda mi aiuterà a fare mente locale.

Okay.

Ho un amico.

Si chiama Michael.

Mi piace.

Aspetta che?

No, non mi piace mika.

O forse si?

Esco dalla doccia e mi tampono i ricci biondi. Senza occhiali vedo sfocato. Infilo il pigiama ed esco. Esco anche dalla camera [il bagno è in camera] e vedo mika seduto vicino alla mia porta.

《Ciao》Lo saluto sorpresa.

《Ciao》risponde lui.

《Suoniamo?》mi chiede, e la sua fossetta sbuca... oddio quella fossetta.

Sorrido.

《Certo che sì. 》
Later

《Canteresti per me?》mi chiede Mika dopo un po'.

《Ehm... okay... cosa canto?》

《una tua canzone.》risponde senza pensare. 

《Tu cone sai ceh io scrivo canzoni?》mi insospettisco.

《Beh... si lo ammetto ti ho origliata》.

Rido.

E canto.

E giuro, vorrei che la notte non finisse mai.

La storia di Chelsea e MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora