few days later

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*Chelsea*

Torniamo a casa, io col braccio bendato, mika con la spalla immobilizzata. Jonni ci apre la porta, e noi entriamo.

Ho una voglia fottuta di farmi una doccia.

《Io credo che andrò a dormire》dico stiracchiandomi.

《Sei sicura? Non hai mangiato niente...》 comincia Jonni, ma Mika le lancia un'occhiata e lei lascia perdere. Salgo in camera, entro in bagno e finalmente mi guardo allo specchio.

Cazzo, sono orribile.

I capelli sono tutti ingarbugliati e imbrattati di sangue di Mika, il trucco sbavato e le occhiaie.

Sembro una drogata.

Mi spoglio e entro nella vasca da bagno, poi accendo l'acqua calda a manetta.

Passo non so quanto tempo sotto il getto caldo.

La chiudo e mi lavo, sono stanchissima. Esco, mi metto il pigiama e vado in camera.

Mika è in piedi vicino alla porta con lacrime calde che gli bagnano le guance.

《Ohi...》gli faccio avviciniandomi.

《Cosa c'è?》

《Non riesco a dormire》risponde guardando il tappeto.

《Non senza te vicino.》mi guarda finalmente e mi sdraio sotto le coperte, facendogli un cenno con la mano, e lui tutto felice si avvicina.

《Ti amo tanto》mi sussurra.

《Mai quanto me.》rispondo appoggiando la testa sul suo petto. Le sue mani mi accarezzano i capelli sempre più piano, finché non si ferma.

Si è addormentato.

*Mika*

Continuo a sognare il padre di Chelsea che spara, sangue ovunque, l'espressione di terrore di Chelsea mentre gli crollo addosso. Mi risveglio sudato più volte nella notte, ma ora mi viene proprio da vomitare. Chelsea è girata dall'altra parte, non ce la faccio più, così mi alzo e corro nel bagno. Vomito tutto quello che ho nello stomaco e mi siedo per terra tremante. Dei passi si avvicinano e Chelsea appare, i capelli scompigliati e gli occhiali storti.

《Tutto bene?》mi chiede.

Io scuoto la testa e un altro conato di vomito mi spinge a vomitare nel water.

Che periodo di merda che sto attraversando.

*Chelsea*

Mika passa tutta la notte a vomitare, e io sto vicino a lui per rassicurarlo.

Alle 5 del mattino è mezzo addormentato, trema ed è tutto sudato, con la testa sulla mia spalla e prende grandi respiri.

《Devo andare a scuola amore》 non l'ho mai chiamato 'amore'.

Beh, c'è sempre una prima volta no?

《Non mi lasciare...》sussurra lui.

《Devo mikino... mi dispiace》Lo sollevi quasi di peso, è leggerissimo, e lo porto a letto.

《Tu oggi stai qui okay? Tornerò in men che non si dica.》gli bacio la fronte sudaticcia.

《 Ti amo.》

《Ti amo anch'io. 》

La storia di Chelsea e MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora