Il ballo d'inizio anno

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~•Spazio autrice•~
Mi sono appena resa conto del fatto che ho sbagliato la data, per avere 16 anni e essere nati nell'83 dovremmo essere nel '99 e non nel '96.
Scusate sono stupida


*Chelsea*

Finalmente il venerdì è arrivato!

A scuola Mika non parlava d'altro, solo il ballo, il ballo, il ballo!

Non sono mai andata ad un ballo.

Torniamo a casa, mano nella mano, e nessuno si accorge di noi, finché non vedo una figura lontana che zoppica verso di noi.

《Mika?》faccio preoccupata.

Lui mi stringe a sé.

《Non permetterò che qualcuno ti faccia del male stardust.》mi rassicura. La figura è vicina a noi, e sento le cicatrici delle frustate con la cintura sulla schiena che pulsano, travalisco, come se il corpo ricordasse il dolore che il cervello ha ormai dimenticato.

L'uomo che sta arrivando è mio padre.

《Chelsea? Sei tu?》chiede scostandomi i capelli dalla fronte.

Sono paralizzata.

《Sì allontani lei!》gli urla Mika.

《Chel? Lo conosci? 》mi chiede poi. Io abbasso lo sguardo.

《Chelsea? 》il sorriso di Mika vacilla.

《Mi dispiace》mormoro.

Mi dispiace davvero.

*mika*

Quell'uomo puzza di tabacco e alcohol.

《Chelsea dimmi chi è quest'uomo.》le intimo tremando dalla rabbia.

《È mio padre.》mormora lei.

《Ma... tu mi hai detto che eri orfana...》non capisco. Come mai mi avrebbe mentito?

《Ti ho mentito mika ma mi dispiace, mi dispiace...》l'uomo le tira una sberla e lei cade a terra. Io allora mi faccio coraggio.

"Forza Michael. Fallo per lei."

È tiro un pugno sull'occhio di quel viscido essere. Lui cade a terra privo di sensi, e io prendo in braccio Chelsea che continua a piangere e a mormorare 'scusa mika ti prego scusa'.

Ma io l'ho già perdonata.
Later

*Chelsea*

Sono nel bagno della camera di Yasmine, che mi guarda mentre Paloma mi fa i capelli e Zuleika mi trucca.

《Vero che hai delle lenti a contatto?》chiede Yasmine.

《Ehm... si, sono nella borsa》

《Te le prendo subito》dice e scompare dietro la porta. Abbiamo già cenato, la schiena mi pizzica anche se non so perché e tra poco usciamo.

《E... fatto》annuncia Zu chiudendo il mascara. Mi metto le lenti e finalmente posso vedermi, così bella...

《Anche io ho finito》dice Paloma, mi fa fatto uno chignon alto con un paio di ciocche ribelli.

《Grazie mille ragazze davvero》le ringrazio grata, e le abbraccio. Mi infilo le scarpe, prendo la borsetta e esco dalla camera. In fondo alle scale posso scorgere Mika che sposta il peso da un piede all'altro, con dei pantaloni neri, una camicia e un papillon sgargiante, sui colori caldi, tipo arancione rosso e giallo. Non mi vede, così comincio piano a scendere le scale e lui alza lo sguardo...

*Mika*

Wow.

Wow.

Chelsea è semplicemente... wow.

Le porgo un braccio, e lei lo prende sorridendo. Non porta gli occhiali, è bellissima.

《Sei bellissima》penso a voce alta, e arrossisco.

《Grazie. Anche tu》risponde lei sorridendo.

《Aspettate!》Urla Paloma con la macchina fotografica in mano. È una fissata, camera sua sembra un museo delle fotografie. Chelsea si appoggia a me mettendosi in posa e sorride, mentre io la stringo per un fianco. Sento un brivido che mi percorre in mezzo alle gambe, ma sto immobile.

Spero che non si noti...

*Chelsea*

Finalmente usciamo. Mika cammina in modo strano, come se volesse nascondere qualcosa...

Ah.

Ho capito, ha un'...

Sì avete capito.

Faccio finta di nulla e arriviamo, ormai Mika è tornato normale.

Meglio così.

Entriamo e c'è musica a palla, balliamo un po' ma Mika non sembra divertirsi.

Lo trascino da un lato e gli chiedo:

《Che cosa c'è? 》

《Pensavo che sarebbe stato più divertente》mi rivela.

《Ma non voglio rovinarti la festa...》gli poso una mano sul braccio.

《Ehi... se tu non ti diverti non mi diverto nemmeno io.》lui mi sorride. Andiamo nella stanzetta senza musica e ci sediamo sul divano.

《Mika? 》

《Sì? 》

《Niente.》

《No ora parli.》mi solleva il mento con la mano e mi accarezza la guancia con il pollice.

《Posso... dire una cosa?》comincio.

《Ma certo che puoi.》

《Michael, io... credo di amarti.》

La storia di Chelsea e MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora