Scuola Grigia senza Michael

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Arrivo a scuola, vado all'armadietto e prendo il necessario per la lezione di Arte.

Entro in aula, il prof ci lascia ascoltare la musica quindi tiro fuori l'mp3 e mi infilo le cuffiette.

Comincio a disegnare, ignorando completamente la consegna del prof, e disegno me e Mika in svariate situazioni.

Finalmente la campanella suona, ripongo l'mp3 nella borsa. Scendo le scale, per andare all'armadietto, ho solo altre 2 ore!

Tutto senza Mika è grigio, e lui è l'unica macchia di colore in questa scuola che cade a pezzi.

E senza di lui mi sbiadisco pure io.

Ad ogni modo, ora abbiamo due ore di musica. Entro in classe, mi siedo al mio posto e tutti gli altri entrano.

Il prof fa l'appello.

《Michael Penniman?》chiede alzando lo sguardo da sopra gli occhiali rettangolari.

《Assente》mi affretto a dire.

《Signorina Franchetti, lei ha per caso la sua giustificazione?》mi squadra.

《Se una giustificazione è sapere che ha passato la notte a vomitare allora sì, ho la sua giustificazione.》lui resta senza a parole e va avanti. Cantiamo, facciamo vocalizzi, poi le due ore finiscono.

Finalmente raggiungerò il mio Mika!

Sto uscendo, ma il prof mi blocca.

《Chelsea?》

《Sì?》

《Ho saputo del ballo. Mi dispiace molto.》gli dispiace? Ma manco c'era 'sto pezzo di merda!

《Anche a me》ribatto fredda e faccio per andarmene, ma la sua presa è salda sul mio braccio.

《Mi hanno riferito... hai cantato, Chelsea?》 Annuisco.

《Posso sentirti?》chiede con gli occhi ceh brillano e mi stringo nelle spalle.

《Però non è una mia canzone, è di Michael.》avviso e comincio a suonare.

《Okay basta. Ogni giorno sull'orario di pranzo lei passerà qui. Dobbiamo migliorare un paio di cosette. 》

Cosa?

Vuole darmi ripetizioni di canto?

Ma vaffanculo va'.

《Okay prof》dico solo e mi dileguo. 

Percorro correndo la strada di casa, poi entro.

《Ciao!》saluto distratta Jonni, e corro in camera.

Mika è lì, pallido, con un catino pieno di vomito vicino al letto.

《Hei amore》mi saluta e corro da lui.

《Hei amore》rispondo sorridente.

《Mi fai vedere cosa hai fatto ad arte?》mi chiede poi. Annuisco mentre respiro affannosamente e lui prende i disegni.

《Wow》Commenta a bocca aperta.

《La scuola è noiosa senza di te》dico disegnando cerchi immaginari sulla trapunta.

《Ti amo》risponde semplicemente.

《Anche io ti amo. 》dico io e sorrido. Lui sorride e io lo bacio, per poco non mi vomita in bocca. Mi dà uno spintone per scansarmi e si rovescia nel catino.

Cazzo, lo amo persino quando vomita.

La storia di Chelsea e MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora