*Chelsea*
Arriviamo a casa dopo un'intensa giornata di cadute e neve ovunque - e quando dico ovunque intendo ovunque - e vado direttamente in camera.
Appena sola, però, il telefono squilla.
Io non rispondo.
Struzzo forte gli occhi.
Parte la segreteria.
《Oh Chelsea so che sei a casa... e io sono proprio qui... vicino a te...》
Spalanco gli occhi e me lo ritrovo davanti.
Lancio un urlo e ma lui mi tappa la bocca con la mano, allora gliela mordo.
Scappo, apro la porta e urlo, poi sento due mani che mi prendono e mi ingabbiano.
《Aiuto!》urlo in lacrime, dimenandomi e scalciando.
La porta del corridoio si apre e ne spunta Mika.
《Ma che cazz... 》
Si blocca e diventa rosso come un peperone.
Corre verso di noi ma si blocca di colpo, sgranando gli occhi.
Io sento qualcosa di freddo sul collo, e capisco che mi ha puntato un coltello al collo, dietro, contro la cervicale.
《Non un altro passo frocetto. E le taglio la gola.》
Mika allunga il braccio verso di me, piangendo, e Filo fa pressione con la lama.
Sento un rivolo di sangue finire sulla scapola ma non faccio nulla.
Piango, silenziosamente, non provo dolore al collo dove mi ha tagliata, ma so che è entrato in profondità dietro.
Sto vedendo tutto a chiazze.
Poi, improvvisamente, la pressione sul collo finisce e Filippo mi cade addosso a peso morto.
Michael si lancia su di me e mi porge una mano, sono seduta sul pavimento.
Io mi alzo, ma ho un forte giramento di testa e mi accascio contro di lui.
*Mika*
Dio che faccio?!
Chelsea é svenuta tra le mie braccia, e vedo che Fortuné brande una mazza da baseball.
《Lo... lo hai colpito? 》chiedo incredulo.
Lui non dice nulla e scappa via.
Poco dopo torna con la mamma e il papà, lei si tappa la bocca con la mano.
《Michael vieni via》mi sento dire da Paloma dietro di me.
In lacrime scuoto la testa e stringo Chelsea, non riesco a capire se è viva o no.
Poi sento un pizzico nel braccio, una puntura, e tutto diventa nero.
...
*Chelsea*
Apro gli occhi e sono in un letto bianco.
Un ospedale, si direbbe.
Sento la nuca pizzicare leggermente e la sfioro, sento dei punti.
E tutto torna.
Cerco di fare mente locale, ma non è affatto facile.
Comincio ad ansimare, respiro a fatica.
Zuleika se ne accorge.
《Chelsea va tutto bene, va tutto bene》mi rassicura.
Vedo Mika in fuori dalla porta, in piedi, che si passa la mano sulla faccia.
Poi il suo sguardo incrocia il mio.
Spalanca la porta e si butta si di me.
《Chelsea cazzo ti amo》dice solo.
Mi stringe.
《Che cazzo è successo?!》chiedo quando si allontana.
《Quel... figlio di puttana ti ha trovata, ti ha presa e tu hai cercato di scappare.
Hai urlato, io ti ho sentita e sono corso da te, ma quando mi sono avvicinato lui ha tirato fuori un coltello e e lo ha puntato alla gola. Ho allungato il braccio e te lo ha conficcato... poi Fortuné lo ha colpito con una mazza da baseball. Dio Chelsea ti amo da morire》
Mi bacia a lungo, le sue labbra sanno di lacrime.
《Ti amo anche io Michael, più della mia stessa vita》sussurro.
Poi entra Joannie.
《Oh cara!》esclama, e mi abbraccia.
Io ci resto un po' così, mi fa strano, ma è piacevole.
Sorrido.
Ho una famiglia.
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La storia di Chelsea e Michael
FanficChelsea è una ragazza di quelle che si vestono sempre di nero e vanno in giro con le cuffiette nelle orecchie, sempre immerse in un altro mondo. Ma l'arrivo di Michael cambierà per sempre la sua vita...