una marinata alla scuola

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*mika*

Ormai è tardi, abbiamo sonno entrambi. Lei mi sorride dandomi la buonanotte e mi bacia la guancia. Esce in punta di piedi, per non svegliare nessuno visto che sono le 23 circa. La porta si richiude e io mi addormento con la testa piena di pensieri.

Mi piace Chelsea?

Forse.
Una ragazza mi tende la mano. Ma sì, è Chelsea! Corro da lei, ma è come se corressi sul posto. Lei mi sorride triste e scompare.
Io sono ancora nella mia stanza, ma... sto ancora sognando?
Chelsea apre la porta e mi si avventa contro, mi bacia. In bocca.

Apro gli occhi tutto sudato. È l'1 del mattino. Mi alzo, scavalco il casino e sfioro la maniglia della porta.

Esito un istante, poi la apro, e incrocio nel corridoio Chelsea, che stava venendo verso la mia camera. Mi vede e scoppia a piangere, correndomi in incontro. Io l'abbraccio, stretto ma dolce al contempo.

Avete in mente i puzzle? Ecco, è come se lei fosse il pezzo che si incastona con me.

*Chelsea*
Un ragazzo lontano. Ma aspetta, è mika! Corro verso di lui, che mi sorride, e lo abbraccio, ma svanisce in una nuvola di polvere. Tossendo mi libero del fumo con le braccia e sento una risata maligna, poi mio padre mi prende per i capelli... come al solito... mi picchia a sangue...

Mi sveglio ansimante. Non voglio urlare, sveglierei qualcuno. Quatta quatta mi alzo e apro la porta, poi alzo lo sguardo e Mika è lì, pallido, sudato e bellissimo, nel suo pigiama sgargiante. Piangendo gli corro incontro e lo abbraccio.

Ora ho capito.

Il mio posto è tra le sue braccia.
L'indomani

*mika*

Mi risveglio da un sonno senza sogni e vicino a me c'è Chelsea, che dorme con la bocca socchiusa e le palpebre abbassate.

Senza far rumore mi alzo e mi vesto, poi scendo a fare colazione.

Lei mi raggiunge poco dopo, vestita e truccata, gli occhiali perfettamente dritti.

《Oh cara, perché tu vesti sempre di nero?》le chiede mamma.

《Abitudine》risponde lei sorridendo.

《Perché oggi tu e Mika non andate a fare un giro? Oggi è proprio una bella giornata》chiede.

《Per me va bene》rispondo sorridente.

Chelsea sorride.

《Ehm... d'accordo》acconsente.

Saliamo in camera, lei prende la borsa e la giacca.

《Scusa.》mi dice, lo sguardo basso.

《Eh?》le faccio io perplesso.

《Per ieri sera. Non... sarei dovuta venire. Ho... avuto un incubo. Scusa.》continua a non guardarmi.

《Are you kidding? Io anche ho avuto un incubo.》le rispondo paonazzo.
A scuola

*Chelsea*

Mika è vestito con una camicia bianca, un papillon a quadretti sgargianti e dei pantaloni verde acqua.

Ci sediamo vicini, e io ricomincio a disegnare sul quaderno, senza prestare molta attenzione alla lezione, ma nemmeno a quello che sto disegnando. Alla fine mi ritrovo con un ritratto di mika sul quaderno.

《Wow... sei brava》fa lui sbirciando, e io chiudo il quaderno di scatto.

Mi alzo per la pausa, e il gruppo di 'Barbie', ovvero Meghan e le sue amichette ochette si avvicina a me.

《Oh, guardate,  la stramba》fa Meghan.

Io la ignoro ripondendo i libri nell'armadietto.

《E cosa abbiamo qui? Un quaderno di disegni, si direbbe》mi pietrifico.

Merda.

《 E questo chi è? 》 dice con una vocetta fastidiosa.

《Non è il ragazzo nuovo? 》chiede Ashley.

《Sì direbbe...》continua Meghan.

《Senti... ragazzo nuovo.》mi volto, e c'è Mika che guarda terrorizzato Meghan.

《M-mi chiamo m-michael...》mormora.

《Te l'ho chiesto?》fa lei sprezzante.

《Ad ogni modo, benvenuto. All'inferno.》gli tira un pugno sul naso, e lui nel colpo picchia la testa contro il muro.

Lascialo stare brutta troia!》le urlo correndo verso di lei. Lei colpisce anche me, una ginocchiata nell'inguine. Mi piego in due e mi si offusca la vista.

《Chiamami ancora troia e vedi》mi ringhia addosso, poi se ne va.

《Non avresti dovuto》sussurra mika.

《Sì che dovevo. Sei il mio amico mika.》rispondo tirandomi su.

Il suo occhio sta prendendo una brutta sfumatura viola.

《Andiamo via. Ti insegno a marinare la scuola.》
In centro

《Entriamo qui!》esclama mika tirandomi una manica.

È un negozio di vestiti sgargianti, 'Tally Wejl'.

《Okay.》acconsento. Entriamo e mi mostra una felpa beige con delle scritte in francese.

《Questa ti starebbe bene》Commenta.

《C'è scritto 'I need coffee' è perfetta!》continua. Io sorrido e la prendo per provarla.

《Oooooh e questi pantaloni? Non sono bellissimi?》prende un paio di jeans azzurri. Alzo gli occhi al cielo e lo aggiungo alla pila di vestiti, che comprende ormai la felpa, i jeans e una gonna verde.

《Questa. No, è stupenda. 》fa poi serio prendendo u a maglietta bianca molto semplice.

《Te li prendo io》dice poi.

《Cosa? No, no.》me li vuole comprare? Ma è scemo?!

《Invece si. Vai a provarli. 》

La storia di Chelsea e MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora