L'universo non è poi così grande.

Primi Approcci Con La Magia.

Sento l'erba bagnata sotto i piedi.
Un venticello fresco che sfiora la mia pelle.
Il mio naso è pervaso da un'odore piacevole, come se avesse appena smesso di piovere e tutti gli odori della natura fossero racchiusi in uno solo.
«Siamo più vicine di quanto tu possa immaginare Heater.»
È la candida voce di Hanna che mi parla.
«Non rifiutare il loro aiuto, quando la Grotta verrà aperta noi due potremmo abbracciarci di nuovo.»
La voce è sempre più lontana.
Mi alzo e corro velocemente per seguirla.

Un tremendo frastuono proveniente dal piano di sotto mi sveglia.
Era un'altro dannato sogno, pensai tra me e me mentre mi stropicciavo gli occhi ancora assonnati.
«Heater scendi, il caffè è pronto.»
Maya stava gridando dal piano di sotto.

Cammino lentamente in quella casa sconosciuta, indirizzata verso la cucina.
La mia mente è più serena dopo questa notte di riposo, ma ancora troppe incognite mi tormentano.

«Buongiorno principessa.» Mi dice sorridente Maya mentre mi porge una tazza di caffè.
«Spero tu abbia riposato bene, oggi inizia l'addestramento.» Continua piena di entusiasmo.

Vorrei avere la sua energia al mattino, a me servono diverse ore e molte iniezioni di caffeina per iniziare a carburare.

«Addestramento? Per cosa?» Chiedo distrattamente mentre soffio sul mio caffè affinché si raffreddi.
«Devi sviluppare i tuoi poteri ed Hanna ha incaricato Christopher di aiutarti.»

La mia espressione insonnolita cambia all'istante, non voglio passare nemmeno un secondo con quell'uomo.
Chissà perché mia sorella ha scelto proprio lui.

Maya nota la mia faccia preoccupata e si avvicina dolcemente cercando di rassicurarmi: «Non devi aver paura di lui, inizierai a conoscerlo meglio e capirai che è solamente un uomo ferito, non è cattivo.
Noi ci vedremo più tardi, forse, se Christopher non ti avrà ucciso.»
Quando finisce di parlare Maya scoppià in una grande risata.
Faccio un respiro profondo e la guardo fisso negli occhi arrabbiata.
«Cercherò di sopportarlo, ma solo perché Hanna mi ha detto di fidarmi di voi, stanotte, in un sogno.» Borbottai dirigendomi verso il salone e lasciandomi Maya alle spalle.

Questa casa è così grande, mi sembra quasi di potermi perdere da un momento all'altro, ma invece trovo facilmente la strada.
Christopher mi sta aspettando seduto sul divano con la sua solita espressione in viso, è immerso nel silenzio, ma il mio arrivo rompe quell'atmosfera tetra.

«Sei pronta per un po' di magia?» Mi chiede accennando un sorriso falso.
«Non so nemmeno da dove iniziare, ma ci voglio provare.» Rispondo titubante.
«Un paio di mesi fa, quando iniziarono i sogni dove Hanna mi parlava, nemmeno io sapevo da dove cominciare.
Io non sapevo nemmeno chi fosse, ma lei iniziò a dirmi che mi avrebbe aiutato ad aprire la Grotta.
Mi ha prima mandato da Maya, perché diceva che il primo passo sarebbe stato raccontargli tutta la sua storia.
Poi iniziarono i sogni su di te, voleva che ti aiutassi con la tua magia.
Diceva che solamente tu avresti potuto aprire la Grotta, ma che avevi bisogno del mio aiuto.
Ci misi un po' per lasciarmi convincere, ma poi capì che non avevo altro da fare, se non aiutarti.»

Ogni volta che Christopher si perde nei suoi discorsi i suoi occhi si spengono.
Quell'azzurro limpido diventa più cupo.
Credo che non gli piaccia molto questa situazione.
Credo che la sua mente e il suo cuore siano affranti.

«Minacciarmi e farmi rapire dal mio migliore amico, che bel modo di aiutarmi.» Mentre ripenso a quello che è successo un velo di rabbia traspare dal mio volto.
«Lo so, ho reagito d'impulso, ma tu sei solo una ragazzina, non sai nemmeno che significa vivere vent'anni nascondendosi, per paura che qualcuno possa ucciderti solamente per quello che sei.» Risponde Christopher con il suo solito senso di superiorità.
Forse aveva ragione, ma non è con la violenza che si sistemano le cose, non lo compatirò solo perché è un uomo arrabbiato con il mondo.