Star Of The Dead.

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«Usciamo da questo posto ragazzi!» Dice Maya abbastanza turbata.
Mi sento ancora fiacca, Zac mi tende una mano e l'afferro per alzarmi.
Camminiamo lentamente fino all'uscita.
Fuori la temperatura si è notevolmente abbassata.
L'aria è pungente.
Un brivido mi percorre la schiena.
«Cos'è appena successo?» Chiedo con voce flebile toccando la spalla di Christopher.
«Andrà tutto bene Heater, lo scopriremo.» Dice Christopher guardandomi negli occhi.
Mi sento rincuorata dall'avere vicino persone che si preoccupano per me, ma tutta questa situazione mi sta facendo diventare pazza.

Sono sempre stata una persona organizzata, alle volte controllo tutto in maniera maniacale, nella mia vita ho sempre cercato certezze, soprattutto dopo che mia sorella è sparita.
Adesso mi ritrovo a vagare in cerca di risposte che sembrano introvabili.
Un senso di frustrazione sale dentro di me e delle lente lacrime iniziano a solcare il mio volto, alzo il cappuccio della felpa e continuo a camminare.

«Ormai è tardi, ho chiamato un mio vecchio amico che ha un B&B qui vicino, torneremo domani mattina a Virnes.» Ci comunica Christopher.
«Andiamo a riposare un po'?» Chiede Maya girandosi verso di noi.
«Io faccio un giro ragazzi, ci vediamo dopo.» Dico velocemente, non ho voglia di chiudermi in stanza e navigare tra i miei pensieri.
«Vengo con te, se non ti dispiace.» Interviene Zac, aspettando una mia risposta.
«Non è un problema.»
Salutiamo Maya e Christopher e iniziamo a passeggiare.

Avrei voluto passare un po' di tempo da sola, ma non è sicuro per adesso.
«Ti va di venire in un posto?» Chiede Zac rompendo il vuoto che si era creato fra di noi.
«Ti seguo.» Rispondo sorridendo.
Mi piace quando qualcuno prende l'iniziativa, è per me segno di intraprendenza.

Camminiamo tra le varie vie di Londra, tutte così illuminate e piene di persone.
Faccio particolare attenzione alle espressioni dei volti che incontro.
C'è chi sovrappensiero cammina trascinando i piedi, altri immersi completamente nei loro impegni non si guardano nemmeno intorno e alcune coppie passeggiano beate, isolate completamente da tutto il resto.

E poi c'è Zac.
Mi giro verso di lui per osservarlo.
Guarda fisso davanti a se, una mano nella tasca e l'altro braccio che si muove ondeggiando ad ogni passo che fa.
È oggettivamente un bel ragazzo e cammina fiero, come se non avesse paura.
In realtà la sua mente è tormentata, vorrei davvero sapere cosa frulla lì dentro.

«Stiamo per arrivare.» Dice guardandomi.
Dopo pochi minuti ci ritroviamo davanti ad un vecchio cancello.
È un cimitero.
Non mi aspettavo mi portasse qui, sono abbastanza stranita.
Lui mi fa strada velocemente, in silenzio.
Cammina tranquillo, come se fosse venuto qui davvero molto volte.

Sento delle strane sensazioni che mi trapassano il corpo, degli strani rumori si fanno spazio tra le mie orecchie.
Non mi sento tranquilla.

Poco dopo siamo davanti una lapide.
Zac si poggia sulle ginocchia ed inizia a fissarla.  

"Dan Rooney
Amato figlio e amico sincero"

«Era come un fratello per me, abbiamo scoperto i nostri poteri insieme.» Sussurra Zac.
«Vengo qui ogni volta che posso, ma sembra sempre la prima.» Continua appoggiando dolcemente una mano sulla lapide.
Mi avvicino a lui abbassandomi.
Non so davvero cosa dire, poggio una mano sulla sua spalla e rimango in silenzio, capisco che in quel momento è il gesto più adatto da fare.
«Ti ho portata qui perché tu capisca che voglio aiutarti davvero.
Anche io ho perso un fratello e farei di tutto per riaverlo, come tu faresti con Hanna. Non allontanarmi più, Heater.» Dice Zac girandosi verso di me.
Si è davvero aperto, mi ha donato parte del suo doloroso passato.
Gli sorrido dolcemente e poggio una mano sulla lapide in segno di gratitudine.

L'universo non è poi così grande.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora