Agata Fire.

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Aspettavo di ritrovarmi davanti un viso segnato dal tempo e dall'età, invece i miei occhi rimangono spalancati alla vista di tanta bellezza.

Lunghi capelli biondi e ondulati cadono leggiadri sulle sue spalle, un pallore nobiliare riesce a far risaltare il blu dei suoi occhi e le sue labbra sono carnose al punto giusto.

«Qualcuno ti ha mangiato la lingua ragazzina?»
La sua espressione si fa subito rigida, rendendomi ancora più agitata.
Mi ricompongo velocemente e cerco di dire qualcosa di non troppo stupido.
«S-scusami, stavo cercando Agata Fire.» Rispondo con tono tremolante, i suoi occhi fulminei mi rendono estramamente nervosa.

Osserva ogni mio movimento, ogni mia espressione, ogni mio particolare.
Il suo sguardo si sposta lentamente seguendo ogni curva del mio corpo.
Sono completamente immobilizzata.

Mi sento così vulnerabile in questo momento, come se fossi nuda, come se fossi un libro aperto.
E, proprio adesso, è come se lei stesse riuscendo a leggere ogni pagina di quel libro.

«Entra pure discendente di Sephirah.»
Interrompe il silenzio e fa strada verso l'interno della casa.

Come fa a sapere chi sono?
Un piccolo ripensamento si fa strada dentro di me, faccio un respiro profondo, mi prendo di coraggio e varco la porta d'ingresso.

L'interno della casa è in perfetto stile chalet di montagna.
Entrando vieni accolta dalla tipica sensazione di calore che solo un camino scoppiettante sa dare.
I muri in legno sono abbelliti da diversi dipinti e un gigante tappeto rosso copre quasi tutto il pavimento.

Osservo l'affascinante donna camminare fino ad una poltrona di velluto, poi si siede e accavalla le gambe, lasciandole per gran parte scoperte.
«Avanti, non rimanete lì impalata.» Esclama facendomi sobbalzare.

Sono confusa e anche un po' intimorita, ma evito di perdere altro tempo e mi siedo nella poltrona accanto alla sua.

«Quindi è lei Agata Fire?» Chiedo, evitando però di incrociare il suo sguardo, preferisco osservare il fuoco scoppiettante.
«Ti aspettavi una vecchia megera, non è vero?» Risponde lei, addolcendo il suo tono e lasciandosi scappare una risata.

«Lei è davvero giovane.» Affermo, alzando lo sguardo e trovandomi i suoi suoi zaffiri blu che mi fissano.

Inizia a ridere di gusto, si allunga verso un piccolo mobiletto poco distante da lei ed estrae una sigaretta da un cassetto.
La porta alla bocca con leggiadra e l'accende con un fiammifero.
La guardo fare un tiro, il fumo denso esce dalla sua bocca e si dissolve poco dopo.

«Ho Centoquattro anni, mia cara!
Essere una potente strega ha dei benefici»

Questa donna, così giovane e bella, è ormai in questo mondo da più di un secolo.
Nonostante la magia ormai faccia parte della mia vita ogni volta che scopro qualcosa di nuovo continua a meravigliarmi.

«Come fai a sapere che sono la discendente di Sephirah?» Chiedo, cercando di capire qualcosa in più su Agata.
«Le streghe forti come noi hanno un'aura molto potente, sono facili da individuare.
Con il tempo e con la pratica riuscirai anche tu a leggere le persone, leggere ogni piccolo particolare.»

Agata è piena di risorse e sembra anche gentile.
Perché tutti hanno dei pregiudizi su di lei?

«Cosa ti ha portato fin qui?»
Non credo che riceva molte visite, questo posto è completamente isolato, lontano da ogni forma di vita.

«Mia sorella Hanna è stata rapita e lei mi può aiutare a salvarla.» Rispondo guardandola negli occhi, ho bisogno del suo aiuto più di qualsiasi altra cosa al mondo.
«Da chi è stata rapita?» Chiede Agata, il suo tono non è preoccupato, ma estremamente tranquillo.

L'universo non è poi così grande.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora