Oltre La Montagna.

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Ogni volta che mi sembra di essere vicina ad Hanna qualcosa si mette tra di noi.
Mi sembra quasi di passare ogni singolo secondo a cercala, in ogni angolo d'universo possibile.
Voglio trovarla più di ogni altra cosa al mondo, ma credo che tutto questo possa schiacciarmi da un momento all'altro.
Questa situazione è davvero troppo grande ed io mi sento microscopica in confronto.

Osservo la candida neve cadere.
Avevo bisogno di una pausa, ho lasciato Cedric e Cindy dentro casa e mi sono accucciata in uno dei gradini davanti la villa.

In questo momento di sconforto vorrei vedere gli occhi di Maya, che mi spronano ad andare avanti.
Vorrei stringere le forti braccia di Zac, che mi sostengono quando tutto sta per cedere.
Vorrei perdermi tra i dolci abbracci di Melody, che non mi fanno abbattere.
Vorrei ascoltare i consigli preziosi di Christopher, che mi fanno sentire sempre più tranquilla.
Mi mancano i miei amici e non so nemmeno quando riuscirò a ritrovarli.

«Heater, andiamo a casa? Cara ci starà sicuramente preparando la cena!»
La voce di Cindy rompe il silenzio che mi circonda.

I miei pensieri vanno scemando lentamente e mi giro verso di lei.
«Saluto il Signor Winston e andiamo a casa fatina.»

Rientro dentro la mastodontica villa e vedo Cedric sorseggiare del thé fumante, mentre sfoglia un libro distrattamente.

«Andate già via?» Intona lui con voce dispiaciuta dopo essersi accorto della mia presenza.
«È stata una giornata pesante, è meglio riposare un po'.
Se non ti dispiace passo a trovarti domani, nelle mattinate.» Rispondo velocemente.
«Ti aspetto mia cara.»
Gli porgo un sorriso e faccio strada verso l'uscita.

«Aspetta Heater!»
La voce di Cedric mi ferma prima che possa lasciare casa sua.
«Prendi questo, potrebbe esserti utile.» Dice porgendomi un grosso libro.

La copertina è di un rosso sbiadito, ormai logorato dal tempo.
Dei piccoli ghirigori fanno da cornice al titolo: "Oltre la montagna."

Afferro il libro, concedo un ultimo sorriso a Cedric e mi chiudo la porta alle spalle.

Il viaggio verso casa è breve.
Non mi sono ancora abituata alla temperatura di questo posto, ma nonostante tutto intorno a me sia freddo riesco comunque a percepire del calore.
Credo che sia la magia radicata in questa città.
Ogni centimetro è straripante di energia, la percepisco ad ogni passo che faccio.

«Siete tornate finalmente! Stavo iniziando a preoccuparmi.» Esclama Cara non appena mettiamo piede dentro casa.
«Quel buffo Signor Winston parla un sacco.» Risponde Cindy iniziando a ridacchiare, poi vola veloce sopra la testa della dolce signora e gli lascia un  bacio sulla fronte.
Sono così carine quelle due!

«Haeter com'è andata?» Chiede avvicinandosi a me.
«È sempre tutto così difficile.»

Le parole escono in maniera naturale, Cara mi trasmette sicurezza, non ho bisogno di apparire forte davanti a lei.
Mi accarezza dolcemente la guancia e resta qualche secondo a guardarmi.

Oggi mi sento particolarmente smarrita, ho bisogno di un po' di solitudine e di tempo per pensare.

«Ti ho preparato una stanzetta per queste notti Heater, é la seconda porta sulla destra, puoi fare un bagno caldo e riposarti un po'.»
«Grazie Cara, senza di te sarei davvero una ragazza morta.» Rispondo prendendo le sue mani.

Cammino per il corridoio ed ecco la mia stanza.
Le pareti sono bianche e la camera è davvero luminosa.
C'è un letto a baldacchino posizionato proprio al centro, una piccola scrivania sul lato sinistro e un grande armadio in legno, che prende quasi tutta la parete destra, ma una cosa attrae subito la mia attenzione: una porta finestra che dà su un piccolo balconcino.

L'universo non è poi così grande.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora