La mezzanotte della vigilia di Natale, il momento tanto atteso dai bambini, dove sperano che mentre chiudono gli occhi qualcuno arrivi a riempire il loro albero di tanti regali richiesti in una lettera.
La vigilia di Natale è il giorno prima di una grande festa, dove ci si riunisce per stare in famiglia, mangiare di ogni tipo e svolgere le solite tradizioni.
Anche quell'anno Chiara dovette pregare almeno dieci minuti Gioia per andare a dormire, la bambina sosteneva che rimanendo sveglia sarebbe riuscita a vedere babbo Natale arrivare, e quindi dormire era fuori discussione.
Ovviamente doveva, e quindi dopo un po' cedeva come al solito.«Restate altri cinque minuti?» domandò la piccola rivolgendosi ai suoi genitori, i quali dopo averle lasciato un bacio stavano per chiudere la porta e andare in tutt' altra parte della casa.
«Solo cinque» sospirò Chiara sedendosi nuovamente sul letto.
Anche Niccolò fece lo stesso, e così Gioia si ritrovò sdraiata sul suo lettino coi due che la circondavano, e non poteva desiderare di meglio.
Avevano passato la serata tutti insieme, neanche un secondo senza.
Dopo che Chiara e Niccolò si baciarono per indeterminati minuti lui si divise lentamente sentendo di aver fatto una mossa azzardata, ma lei non chiese spiegazioni dato che Gioia entrò nella stanza proprio in quel momento.
Da lì in poi fecero i biscotti, cenarono, guardarono un film ..
Tutti tranne la piccola erano coscienti che purtroppo non sarebbe stata una bella serata, o almeno non sarebbe stata perfetta come immaginavano.
C'erano tante e tante cose da spiegare, discorsi lasciati in sospeso, e purtroppo avrebbero un po' oscurato tutto il resto.«adesso tornerà tutto come prima?» chiese Gioia guardando sia Chiara che Niccolò.
«no, mi sa proprio di no principessa» rispose lui accarezzandole i capelli, e per un attimo il cuore della sua ragazza smise di battere.
La bionda strinse i denti e tentò di trattenere le lacrime quando più poteva, la sola idea che Niccolò non riuscisse a dimenticare ciò che fosse successo e che la lasciasse, le faceva salire i brividi per tutto il corpo come se nulla fosse.
«cosa vuol dire no papà?»
«perché sarà meglio no? Abbiamo un sacco di tempo per recuperare, quindi sicuro miglioreranno le cose»
Dopo quella risposta di lui, Chiara cacciò un sospiro di sollievo che andò poco nell'occhio e deglutì, per un momento aveva temuto il peggio.
Rimasero ancora per un po' lì, almeno finché Gioia chiuse definitivamente gli occhi assonnata e uscirono dalla stanza.
La bionda osservò di poco gli occhi del ragazzo che amava di fronte a sé, entrambi non dicevano una parola e avrebbe tanto voluto che da lì a poco un colpo di bacchetta magica aggiustasse tutto.
Non ci fu sicuramente un incantesimo, ma i due sentirono lo schiocco delle lancette, era mezzanotte.
Natale era appena arrivato, eppure c'era tutto il quella casa, tranne che lo spirito natalizio.
Lui strizzò gli occhi con una mano e nel mentre sbuffò spazientito, dentro di sé ragione e sentimento stavano lottando ormai da ore, ma non voleva più perdere tempo.
Si avvicinò a Chiara e l'abbracciò forte, respirando a pieni polmoni il suo profumo come se fosse stata l'ultima volta.«buon natale piccolè» sussurrò chiudendo gli occhi, solo per cercare di dimenticare per un secondo tutto il resto.
In quel momento, se proprio nessuno dei due riusciva ad avere coraggio, la prima a trovarlo fu Chiara.
Mandò all'aria tutti i suoi buoni propositi e, staccandosi un minimo, unì le loro labbra in un bacio.«anche a te» disse appena si staccò di pochissimo.
Aveva aspettato quel momento da così tanto che spesso poco se ne rendeva conto, ma la situazione non migliorava sapendo che se poche ore prima non fosse successo nulla sarebbe stato tutto più bello e senza alcuna costrizione.
Niccolò indeciso sul da farsi, si allontanò di poco mordicchiandosi il labbro, per poi prendere uno dei regali che aveva scelto per lei.
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Mental Prison
FanfictionSi, era bloccato in un carcere, ma se la vera prigione fosse quella che aveva nella testa? Se fosse bloccato in un mondo che non gli appartiene, che lo fa consumare pian piano.. Niccolò non aveva mai avuto una vita tranquilla, aveva sempre preso tut...