Okay, sono confusa..... e mi sto completamente fidando di lei. Spero solo di uscirne con tutti gli organi al loro posto.
Scendiamo in un piccolo spiazzo verde con al centro un'aiuola rotonda.
Non avevo mai visto questo posto, è in disparte dal centro abitato.
"Qui ogni tanto vengo a scrivere" dice arianna dietro di me.
Mi chiedo se ci abbia mai portato qualcuno.
"Non c'è mai nessuno?" chiedo.
"No, solitamente no".
La vedo accendersi una sigaretta e passarne una anche a me, poi accende anche la mia. Ci sediamo per terra con la schiena poggiata sulla siepe a fumare.
In questa posizione sto veramente scomoda.
Come se Arianna mi avesse letto nella mente si sdraia, e io senza farmi troppi problemi appoggio la testa sulle sue gambe e faccio lo stesso.
Stiamo così per un pò, in silenzio, a fumare guardando il cielo tappezzato di nuvole.
Quando mi giro verso Arianna lei mi sta già guardando, non si fa problemi a nasconderlo, anzi, mi guarda più intensamente, come se stessimo giocando a tenerci lo sguardo a vicenda.
Ne approfitto per chiedere:
"Perchè mi hai portata qui?"
Fa un altro tiro e rilascia il fumo in una piccola nube grigia, poi risponde:
"Avevo voglia di venirci con qualcuno"
Mi viene da ridere, continuo a guardarla...
Sembra che niente la tocchi, come se vivesse in un altro mondo....
Spengo la sigaretta e mi tiro su:
"Cazzo, però fa freddo" affermo.
Per tutta riposta Arianna, con tutta la sua delicatezza, mi lancia la felpa che aveva legato in vita.
"Ma che romantica! Sono finita in un film americano per caso?"
"Hai detto tu che avevi freddo stronza"
Rido e infilo la felpa, è enorme, ma mi piace: anche io sono solita portarle così. Quasi quasi penso di tenerla, no okei, arianna mi ucciderebbe.
Lei si alza, mentre io sono ancora seduta sull'erba....
"Vuoi restare qui?"
"Ma sai che..."
"Dai devo andare da Amedeo e gli altri" inizia a dire...poi si blocca:
"Vuoi venire? Potrei farteli conoscere, siamo amici da praticamente tutta la vita"
"Vabbene dai, non ho di meglio da fare" ammetto. Mi stupisco anch'io della mia stessa scelta, sicuramente si creerà un sacco di disagio, ma ci vado comunque.Saliamo sul motorino e una volta partiti appoggio la guancia (seppur rivestita dal casco) sulla sua schiena, tenendomi dalla sua vita.
Quando scendiamo le dico:
"Magari la prossima volta evitiamo il casco"
Suona il citofono e mentre aspettiamo che qualcuno ci risponda, lei mi dice:
"Porella, non sei stata abbastanza comoda?"
"Beh, in realtà no"
Non appena pronuncio le ultime parole qualcuno risponde al citofono:
"Chi è?"
"Sono io rincretiniti, ho portato anche una..persona"
"OkEeEi"
Eppure quella voce fatta mi è familiare.
Saliamo le scale ed arriviamo al loro appartamento, volendo avremmo potuto prendere l'ascensore ma Arianna si è fiondata sulle scale.
La porta è aperta, entriamo come se fosse casa nostra.
Una volta dentro resto sbalordita:
"Amedeoooo!!"
Lui mi squadra velocemente, ma mi riconosce subito:
"Ma....Eva, ndo cazzo sei stata pe tutto sto tempo?"
Non è cambiata una virgola.
Scoppiamo a ridere.
"Ok, che me so persa?" domanda Arianna, che è scettica come un pò tutti in quella stanza.
"Giusto qualche anno della mia infanzia" rispondo.
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Un'ultima sigaretta♡ARIETE♡
Fanfictionquesta storia è nata semplicemente perchè volevo scrivere qualcosa di particolare, e perchè ho visto che non ci sono storie su arianna, ale e marco. Ho cercato di non fare la solita storia troppo finta, cercando di farla assomigliare il più possibil...