𝒔𝒄𝒂𝒑𝒑𝒆𝒓𝒆𝒎𝒐 𝒅𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒇𝒆𝒔𝒕𝒂 /capitolo 19/

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Appena torniamo a casa di Marco mi chiama Beatrice, non sa stare per un giorno intero senza di me, pazzesco.
Però chiama per darmi buone notizie: appena torno a Roma andiamo direttamente a stare in casa nuova, ha finito di sistemare.
Intanto in soggiorno Alessio sta facendo una diretta su twich.
Si vede proprio che non hanno niente da fare.
Io mi siedo con loro, ma in una postazione che non rientra nell'inquadratura della live.
Marco legge i commenti senza un briciolo di enfasi:
"....che fregna Arianna, Arianna è bellissima, ma che figa ari.....".
Pare siano tutti uguali.
"beh, non hanno torto" sussurro piano. Alessio mi sente e fa un sorriso a 32 denti, posso immaginare a cosa stia pensando, Arianna alza gli occhi al cielo mentre sotto sotto sorride anche lei. Se mai qualche fan dovesse aver sentito quello che ho detto succederebbe di tutto. Ma la situazione tra i commenti sembra tranquilla.
Stanno in diretta mentre io leggo un pò e faccio le mie apparizioni davanti alla telecamera per quasi un'ora e mezza, poi chiudono.
"Pensi che mi sia dimenticata? Dobbiamo finire maze runner" - blocco Arianna che si stava per sdraiare sul divano-
"uff...andiamo in camera" si alza controvoglia.
"Che dovete fa' in camera voi due?" Alessio si avvicina con un toast in bocca.
"Ma quando la finirete?!" dico ridendo.
Prima di guardare il film mi cambio e metto una felpa tre taglie più grande, comodissima, il fatto che sia di Arianna è solo un futile dettaglio.
Lei mi raggiunge in camera e mi dice:
"Sembra che metterti le mie felpe inizi a piacerti".
"questa la tengo io"
"sei una stronza, ma va bene".
Le sorrido non appena sento quell'affermazione e le faccio posto sul letto. Ci mettiamo nella solita "posizione da film": io appoggiata alla sua spalla e il suo braccio che scende fino al mio punto vita.
Il film, alla fine, sembra piacere anche a lei: lo segue con molta attenzione e insulta i personaggi in romano nei momenti opportuni. Al finale entrambe abbiamo gli occhi lucidi, l'unica differenza è che io l'ho visto una sessantina di volte e la prima volta ho creato un intero mare, lei ha una reazione più moderata. In realtà non credevo fosse sensibile con i film, ma è troppo bella quando non nasconde le sue emozioni.
Chiude il computer e stiamo ancora un pò a guardare il soffitto, poi troviamo un modo per far passare il tempo fino alle 19:00, l'ora in cui dovremmo andare a quel festino. Andiamo in un parco poco affidabile qui vicino per fumare.
Mi si avvicina un ragazzo che mi sembra il perfetto stereotipo di ragazzo bianco etero, che sicuramente avrà scommesso qualcosa con i suoi amici che intanto sono all'altro tavolino e ridono, e mi dice:
"ciao...sei molto bella".
Rilascio il fumo e dico subito:
"bella e anche lesbica", vedo la sua espressione cambiare totalmente. Per fortuna non fa battute sul mio orientamento sessuale, anzi, mi sembra solo molto a disagio. Si gira a guardare dietro per incrociare lo sguardo di Arianna, lei lo saluta con la mano e lui torna dai suoi amici.
"che metodi di approccio questi maschi!" mi dice lei una volta che siamo da sole.
"per colpa del genere maschile resterò traumatizzata a vita".
Continuiamo a fumare e, quando siamo totalmente sole, mettiamo anche la musica in sottofondo. Io mi sdraio sulla panchina mentre The Neighbourhood mi invadono i sensi. Arianna resta seduta e appoggia il mento alla sua mano sul tavolino. Mi guarda in modo particolare, è come se appena poggiasse il suo sguardo su di me riuscisse ad immobilizzare anche il mio su di lei. Quando i nostri occhi si incrociano, lei sorride abbassando lo sguardo, ma subito dopo lo rivolge nuovamente su di me.
È molto evidente il cambiamento del nostro rapporto. Se penso al nostro primo incontro mi viene da ridere e da cavarle gli occhi nello stesso momento, ci avevano appena presentate, e al mio: "mi chiamo Eva" lei mi ha risposto con uno scontatissimo "e dov'è Adamo?". Ora invece incastriamo a vicenda i nostri sguardi per minuti interi, guardiamo film e dormiamo insieme, facciamo apprezzamenti sull'altra.
Cazzo, ci siamo parecchio addolcite.
A riscuotermi dai miei pensieri è Arianna stessa che mi ripete l'orario: sono le 17:40.
Torniamo a casa e io inizio già a pensare a cosa mettere. Vabbè per il momento vado a lavarmi, ci penserà la Eva impanicata tra un pò di tempo.
Ok, adesso sono ufficialmente quella Eva.
Ma alla fine non è stato così difficile, dopo aver fissato la valigia con in testa il vuoto cosmico per un pò, ho optato per dei jeans scuri stretti solo fino al ginocchio con una camicia verde e nera, spessa, ma piuttosto corta. Azzardo con una linea di eyeliner più pronunciata del solito ed esco dalla camera. Marco e Alessio saranno pronti da ore, Arianna è anche lì ma si sta sistemando la riga dei capelli guardandosi sullo schermo nero del cellulare.
Appena vado in soggiorno mi assale un dubbio:
"ma come ci andiamo?".
A rispondere è Marco.
"viene a prenderci un mio amico"
"avete vent'anni e siete senza patente, vergognatevi" gli dice ironicamente Arianna.
Contro ogni nostra aspettativa, qualche minuto dopo delle 19 viene un ragazzo con una macchina bianca per accompagnarci.
Prevedo di stare appiccicata a Marco per tutto il tempo, non conosco nessuno e mi sentirei molto a disagio.
Durante il viaggio vedo il cielo scurirsi quasi completamente, all'improvviso.
Scendiamo in una casa posta al centro di un prato verde abbastanza ampio, sembra lo scenario di una tipica villetta americana.
Una volta che entriamo in casa, però, la festa è molto più un grande di quanto Marco me ne avesse parlato. A fare luce ci sono solo delle lampade che simulano perfettamente le luci da discoteca. La musica è alta e la stanza è colma di persone che ballano, ovviamente nessuno si è accorto che siamo appena entrati.
"festino?" chiedo a Marco che sembra altrettanto sorpreso.
"dovresti ringraziarmi, vegetale" sento al di sopra della musica.
In tutto questo Arianna è rimasta sempre accanto a me ad osservare la stanza, però sembra comunque molto più euforica di me, Alessio invece si è buttato nella mischia. Arianna si gira verso di me e mi tira in mezzo alla gente facendomi spingere tutti. Arriviamo in un angolino e iniziamo a ballare anche noi, restiamo molto vicine, una di fronte all'altra.
Qualche bicchiere più tardi decido di alzarmi a prendere un pò d'aria mentre Arianna è comodamente gettata su una poltrona.
Mi accendo una sigaretta stando seduta sul prato, sento perfettamente la musica, ma le mie orecchie ormai si sono abituate.
Qualche minuto dopo mi ritrovo Arianna che, da dietro alle mie spalle, mi ruba la sigaretta e mi si siede accanto.
"ascolta..." inizia a dire.
"ho già paura".
"e se tipo scappassimo?" mi propone tranquillamente. Ha scelto la persona sbagliata con cui proporre queste idee, io sono peggio di lei, se fosse per me saremmo già morte in seguito ad un attacco di cammelli.
"e dove andiamo?"
"dove ci porta il treno". Non capisco più se sia ironica, quello che dice avrebbe senso per me, ma non riesco comunque a decifrarla.
"per me va bene", mi alzo e tolgo la sporcizia su cui mi sono seduta, dai pantaloni. Lei mi rivolge un sorriso smagliante e si alza, il mio stomaco non regge a questa scena.
Guardo l'orario dallo schermo del cellulare: sono le 22. Mi sembra che Marco e Alessio avessero programmato di stare in questa gabbia di esauriti per tutta la notte, e in più sono sbronzi, quindi non si accorgeranno neanche della nostra assenza. Iniziamo ad avviarci per queste strade, per entrambe sconosciute, senza una meta precisa.
"Ma noi sappiamo dov'è la stazione?"
"mh... tecnicamente".
Mi giro a guardarla, lei fa lo stesso e le viene da ridere.
Stranamente però, alla stazione ci arriviamo davvero. Io corro a fare i biglietti e Arianna mi segue. Non appena digito sul display Napoli Centrale - Potenza Centrale, mi giro verso Arianna che sembra un pò stupita, non ho ancora confermato l'acquisto.
"alla fine sono 3 ore di viaggio, ce la facciamo a tornare" le dico.
"dai sì, prendili". Una volta che ho la sua conferma convalido il biglietto e saliamo entrambe sul treno.
Siamo da sole, ma il treno era già programmato e quindi parte lo stesso.
Mi giro verso di lei e noto che mi stava già guardando, abbasso lo sguardo e mi butto sulla sua spalla.
Restiamo così mentre lasciamo che il treno ci porti lontano.

Un'ultima sigaretta♡ARIETE♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora