La maschera perfetta

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Era trascorso un po' di tempo da quando Bellatrix aveva recuperato il libro per Riddle e da allora come da parola Riddle aveva iniziato saltuariamente a insegnarle degli incantesimi. Bella era stata entusiasta nonostante di fatto avesse imparato molto poco, con le pozioni invece andava decisamente meglio. Bellatrix non aveva più sentito del desiderio per Riddle ma in generale dal giorno in cui si era fatta il bagno aveva iniziato a desiderare il piacere sempre più. Faceva il bagno due volte a settimana e restava immersa a volte per più di un'ora. Non le faceva più male, non sentiva alcun bruciore, la sua apertura si era abituata e probabilmente adesso lei sarebbe stata pronta ad accogliere un uomo senza troppi timori.

Ma si sarebbe accontentata, non doveva tradire Riddle, era una delle poche regole chiare che le aveva dato e lei si sarebbe fatta bastare se stessa. Certo era che Riddle restava affascinante e lei aveva iniziato a farci veramente caso soltanto da poco. Era alto e pallido con i capelli nerissimi che causavano un forte contrasto e gli occhi erano gelidi. Iniziavano a conoscersi meglio e ad andare veramente più d'accordo. Bellatrix non poteva lamentarsi, si era immaginata una vita orribile e invece non era così, andava d'accordo con suo marito e talvolta lo trovava divertente, imparava a preparare pozioni degne di questo nome e incantesimi potenti, scriveva con frequenza alle sorelle. Certo alcune questioni la incuriosivano eppure la inquietavano allo stesso tempo, Bella aveva iniziato a mostrare un interesse quasi ossessivo per i Mangiamorte e leggeva per intero ogni micro articolo che la Gazzetta dedicava loro. Voleva sapere chi fossero, era inquietante vedere come riuscissero a sfuggire sempre agli auror, Bellatrix pensò che il loro leader dovesse essere davvero intelligente o gli auror molto incapaci.

Poi c'era lo zio Alphard, Bellatrix ripensava alle parole dei suoi nonni e ogni tanto le tornavano persino alla mente le parole di Andromeda dette dallo zio, l'ammonimento su Riddle. E c'erano anche gli uomini che Bellatrix aveva sorpreso a casa sua con Riddle, tra cui suo zio materno. Mentre ragionava su ciò a Bellatrix venne improvvisamente un'idea assurda, che suo zio fosse un Mangiamorte? Pensò rapidamente mentre carezzava Bastet e tentò di comprendere qualcosa. Suo zio non poteva essere un assassino esattamente come non lo era suo marito, Riddle un tempo l'aveva minacciata utilizzando le tipiche parole intimidatorie che anche Bellatrix aveva spesso usato. 'Se fai questo, ti uccido Sirius, te lo giuro! E uccido anche il tuo rospo!' Sì, quello era il senso delle minacce di Riddle. Eppure qualcosa non quadrava, e se quegli uomini fossero veramente stati dei Mangiamorte e avessero tentato di convincere Riddle a essere uno di loro? Non poteva essere, ma Bellatrix doveva assicurarsi di ciò.

Si alzò e pose a terra Bastet, incamminandosi verso lo studio di Riddle. Bellatrix bussò "Sì?" "Sono Bella" "Entra". Bellatrix sorrise e si fece avanti, Riddle era alla scrivania e leggeva come suo solito. "Scusa se ti ho disturbato ma ho un pensiero angosciante che mi tormenta". Riddle sogghignò "Fammi indovinare, ha a che fare con i Mangiamorte?" Bella annuì e sorrise, suo marito iniziava a conoscerla piuttosto bene. Riddle alzò gli occhi al cielo "Che cosa vuoi sapere, sentiamo che assurdità tirerai fuori adesso". Bellatrix si mise a sedere di fronte a lui "Dimmi la verità" abbassò la voce e si fece seria "Mio zio e quegli uomini sono Mangiamorte ed erano venuti a proporti di unirti a loro". Riddle dapprima la fisso e poi scoppiò a ridere, era una sentita risata di scherno "Io un Mangiamorte!?" Replicò, divertito "Che idea scellerata! Pensavo che iniziassi a conoscermi, se così fosse avresti capito che io difficilmente sono in grado di sottostare agli ordini di qualcuno".

Bellatrix sentì i nervi distendersi dopo la reazione di lui, decisamente quelli non erano Mangiamorte o lui non avrebbe reagito così, con tanta leggerezza parlando di morte. "Hai ragione, dico tantissime assurdità" rise Bella con lui "Scusami, non ti importunerò più con sciocchezze del genere". Riddle però la fermò "Tanto stavo venendo da te nel salone per studiare la prossima pozione, il Distillato di Morte Vivente, prima di iniziare a prepararla". Bellatrix annuì e lo vide alzarsi per posare il libro che leggeva "Non vedo l'ora di imparare a prepararla, Tom". A Bellatrix venne spontaneo chiamarlo per nome, ma Riddle si voltò di scatto e le rivolse uno sguardo cupo "Non chiamarmi Tom" disse piano. Bellatrix annuì appena "Scusami, non volevo..." poi ci pensò su e una domanda le sorse spontanea "Perché non ti piace il tuo nome?" Riddle si voltò, incolore "È un nome banale e comune" replicò "E a me le cose banali e comuni non piacciono affatto". Bellatrix annuì "Per questo ti fai chiamare da tutti... com'era?"

If the stars had lit up the sky(Bellamort)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora