Uno zio di troppo

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Dopo la sera di Natale le cose precedettero quiete, Bellatrix si alzò la mattina seguente e non trovò suo marito di fianco. Scese, la sera prima era stanca, erano stanchi, ma Bella aveva deciso di voler tentare e chiedere a Marvolo quale fosse il reale motivo dei suoi contrasti con zio Alphard. Si infilò la vestaglia e scese, sentendo la voce distinta di suo marito. "Non farlo mai più oppure te ne andrai per sempre da questa casa". Bella voltò e si trovò davanti Marvolo, inaspettatamente parlava con Bastet. "Buongiorno" salutò Bella "Sarebbe stato un buon giorno sei il tuo kneazle non avesse fatto irruzione nel mio studio tentando di rubare dei documenti". Bellatrix si abbassò e fissò Bastet "Mi dispiace" disse a Marvolo, fulminando lo kneazle con lo sguardo "Adesso la porto fuori".

Bastet tentò di fuggire quando Bella la prese, tuttavia non ci riuscì "Resterai fuori per un po'" disse Bellatrix "Finché non avrai imparato a comportarti da brava" e chiuse la porta per tornare dal marito. "Davvero mi dispiace che ti abbia arrecato un disturbo" disse Bellatrix "Non ha importanza" replicò Marvolo "Tu non hai colpa" "Forse se l'avessi addestrata non farebbe così" "Comunque ho recuperato tutto quello che ha tentato di portare via, non c'è motivo di allarmarsi più del dovuto". Bella annuì, voleva domandare dello zio ma vedendo Marvolo tanto bello e stranamente ancora in vestaglia anche lui sentì il desiderio pulsare. Si avvicinò cautamente e sorrise "Non è che ti andrebbe prima di cambiarti di tornare un po' in camera con me?" Marvolo la studiò con un sorriso vago, si avvicinò e le morse il collo facendola sospirare "Va bene, per quest'oggi possiamo concederci di fare tardi".

Bellatrix sorrise trionfante e la coppia salì frettolosamente nella camera da letto. Marvolo chiuse la porta e le cinse i fianchi con possesso, riprendendo a morderle il collo. Bellatrix inarcò la schiena e slacciò la vestaglia di Marvolo per toccarlo. Lasciò scorrere piano le mani per godersi al tatto la pelle fredda di lui, poi scese sotto la vita è iniziò a toccarlo piano. Marvolo le tolse la vestaglia e Bellatrix lo baciò furiosamente, stringendogli le braccia intorno al collo. Marvolo tentò di trascinarla sul letto ma lei si scostò "Non sul letto" disse "E dove vorresti farlo allora?" Bella sorrise e con un cenno del capo indicò il piccolo camino della camera. Marvolo acconsentì e si sdraiarono sul tappeto. Bellatrix lo baciò con maggiore enfasi e lo incitò a essere celere "Ti prego sbrigati" disse "Lo sai che non resisto tanto". Marvolo sogghignò e la costrinse a sedersi mentre lui si mise dietro la schiena di lei "Invece oggi aspetterai" sussurrò all'orecchio.

Bella sospirò, eccitata e rassegnata insieme. Sentì la lingua e i denti di lui percorrere con una lentezza esasperante il collo e la spalla, poi le sbottonò il reggiseno e con le mani le sfiorò i capezzoli. Bellatrix si sentì fremere e trattenne un gemito "Te l'ho chiesto per favore!" Lo sentì ridere "E io ti ho detto di aspettare". Marvolo la costrinse a voltare il capo e si guardarono negli occhi. Bella lo baciò e lui rispose al bacio con ardore, stringendosi a lei. Bellatrix sentì l'erezione di lui premere contro la schiena e si scostò per guardare in basso "Io so aspettare" rispose lui "E voglio che impari anche tu, ma soltanto perché dopo raggiungerai un orgasmo molto più intenso". Bellatrix lo baciò ancora e lui riprese a toccarla lentamente. Scese lungo le curve del seno, giù sulla pancia e poi le abbassò piano i pizzi dell'intimo. Bellatrix poggiò la testa contro il petto di Marvolo mentre lui le stimolava la parte più sensibile con movimenti lenti ma sapienti. Bella respirò a fondo, sentendo i brividi del piacere.

"Senti Bella?" Sussurrò lui con la voce fredda distorta dalla lussuria "Cosa?" Domandò lei in un gemito sommesso "Il piacere che scorre lentamente dentro di te". Bellatrix annuì "Preferirei che scorresse in modo violento, come un fiume straripante". Marvolo rise e scese poco più giù "Certamente tu sei bagnata come un fiume in piena". Bella sorrise "Sì, lo sono veramente". Marvolo tornò a stimolarla piano ma Bella sentì aumentare il doloroso bisogno di raggiungere il culmine. "Ti prego" mormorò ancora, socchiudendo gli occhi "Io non riesco più ad attendere" "E se smettessi?" Sussurrò Marvolo "Avresti il coraggio di darti piacere davanti a me?" "Sì" Bellatrix non dovette pensarci neppure un attimo, aveva bisogno di raggiungere il culmine.

If the stars had lit up the sky(Bellamort)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora