E così venne Natale, come Bellatrix aveva prontamente previsto un messaggio di invito giunse dalla sua famiglia per invitare lei e suo marito alla solita cena famigliare. Marvolo era già stato preparato e mandò una risposta positiva all'invito il giorno stesso in cui lo ricevettero. "Ti rende felice rivedere le tue sorelle dopo questi mesi? Immagino che avrete molto da dirvi" domandò Marvolo mentre si preparavano per la cena. Bella annuì "Sì, sono molto felice di poterle rivedere. Nonostante la nostra corrispondenza sia piuttosto frequente parlare di persona è diverso". Marvolo annuì appena mentre finiva di indossare il suo abito da mago. Quanto era bello, Bellatrix si soffermò ad ammirarlo diversi istanti prima di tornare a prepararsi.
Marvolo se ne rese conto e sorrise "Mi sta bene?" Domandò serafico. Bella annuì "Più che bene" replicò "Sei magnifico". Marvolo scosse il capo e le si avvicinò, carezzandola lievemente "Sii celere" disse "Ti aspetto di sotto". Marvolo si alzò ma Bellatrix gli strinse una mano "Aspetta" gli disse "Mi baceresti prima di andare?" Marvolo la fissò un poco irritato "Per favore" aggiunse Bellatrix "È anche Natale...". Marvolo alzò gli occhi al cielo ma si chinò e la accontentò, baciandola sulle labbra "Fai presto" disse un'ultima volta, poi uscì. Bella sospirò guardandolo uscire e fece quello che le era stato domandato, terminò di prepararsi celermente. Quando fu pronta scese, avvolta nell'ambito verde dalle rifiniture argentate per onorare lo stemma di famiglia di suo marito. "Come sto?" Domandò Bella sorridendo "Sei incantevole" rispose l'altro "Adesso però andiamo" e dopo che Bellatrix gli ebbe stretto il braccio si smaterializzarono.
Quando giunsero a casa Black, l'antica dimora e Londra della famiglia, tutti erano già lì, o meglio, tutti eccetto Alphard ma a dire il vero Bellatrix non si era aspettata di vedere suo zio, non lo vedeva da mesi. "Bene arrivati" il fedele elfo di famiglia li accolse con un profondo inchino. "Eccovi" li accolsero ancora i capostipiti Pollux e Irma. "Perdonate, non era nostra intenzione farvi aspettare" "Oh no, non siete in ritardo, la cena non è ancora pronta" rispose Irma, vagamente irritata dalla cosa. "Molto meglio così" aggiunse prontamente il marito "Così noi tutti potremo parlare". Pollux si avvicinò a Marvolo "Andiamo, mio figlio e mio genero ci attendono". Pollux rivolse appena una misera occhiata alla nipote "Bellatrix cara" le disse "Tu và pure dalle tue sorelle e da tua madre". Bella si sentì irritata, detestava essere liquidata con tale banalità. "Ci vediamo dopo" disse Marvolo dapprima, poi conoscendola si rese conto di quanto lei fosse infastidita e le disse altro "Non essere triste mia adorata" la canzonò un poco come era solito fare "Tornerò presto da te".
Bella lo guardò allontanarsi con un sorriso vago e lei scosse il capo, decisamente più serena. "Andiamo Bellatrix" la guidò Irma "Ci attendono". Bella seguì la nonna e raggiunse il salotto dov'erano riunite le donne della famiglia, la zia, la madre e le sorelle. "Bella!" Andromeda la accolse alzandosi e Narcissa che era seduta a suonare il pianoforte si voltò di scatto per guardare. Andromeda le corse incontro e la strinse, venendo prontamente imitata da Narcissa. "Ciao sorelle" disse Bellatrix "È bello rivederti" disse Narcissa sorridendo "È bello anche per me" "Bellatrix" a parlare era stata sua zia, seduta accanto alla madre "Figlia mia, vieni, fatti ammirare". Bellatrix obbedì e si fece avanti, sorridente "Sei davvero un incanto" affermò Walburga "Lo sei davvero" replicò Druella "E se penso a quello che potrebbe accadere il prossimo Natale... sarà tutto tanto diverso e meraviglioso".
Bella corrugò le sopracciglia "Di cosa stai parlando madre?" Domandò giustamente. Druella scambiò un'occhiata con Walburga "Come di cosa?" Rispose "Mi riferisco al nipote che presto potrò stringere tra le braccia, al figlio che avrai". Bellatrix restò spaesata "Mio fratello mi ha riferito" continuò la madre "Sono sicura che presto riuscirai a restare incinta se continuerete a tentare". Bella ricordò suo zio e capì a cosa si stesse riferendo sua madre. Avvampò per l'imbarazzo, possibile che dovessero proprio sbandierare quella questione così!? Bellatrix guardò le sorelle, Narcissa arrossì e abbassò la testa, Andromeda al contrario sgranò gli occhi e la fissò, chiaramente sbalordita da una tale notizia. "Non credo" si obbligò a rispondere Bellatrix "Non mi sento pronta a diventare madre" "Ma non devi sentirti pronta" la interruppe la zia "Nessuno è mai pronto veramente per assolvere il proprio compito, o almeno non si sente pronto fintanto che non lo assolve, allora capisce che è nato per ciò. Tu sei nata per essere madre esattamente come noi, il tuo compito è donare un erede a tuo marito per continuare la nobile stirpe dei Black e di Serpeverde".
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If the stars had lit up the sky(Bellamort)
Fiksi PenggemarIn un universo alternativo del mondo di Harry Potter, Lord Voldemort ormai tornato a Londra per consolidare il suo potere e lo status da purosangue, stipula un trattato di matrimonio con la famiglia Black per sposare la primogenita Bellatrix e diven...