Capitolo 19

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Dopo aver portato nella nuova casa solo un pò di roba nostra, facciamo una doccia insieme, ceniamo e andiamo presto a letto.

«Ti è piaciuto?»chiede.

Annuisco sorridente.

«Menomale.»mi bacia dolcemente.

«Voglio vedere mio padre in cella. Voglio dirgli che diventerà nonno.»dico.

Lui diventa subito serio.

«Stai scherzando? Non voglio quell'uomo accanto a mia figlia.»dice duro.

«Neanch'io, Harry. Voglio solo dirglielo. Mi sembra giusto, no?»

«Dimenticati di dirgli che sei incinta. Non deve saperlo.»

«Harry, prova almeno a capirmi.»

«No, cazzo, no! Lo vuoi vedere? Bene, a tuo rischio e pericolo, ma non permetterò che lui scopra di mia figlia.»

«È anche mia figlia, Harry! E lui è mio padre. Credi che io non voglia proteggere nostra figlia? È solo che credo che lui sia... cambiato.»

«Non si può cambiare.»dice.

«Tu l'hai fatto.»replico, anche se inizio a dubitarne dopo questa sua reazione.

«Non sono un assassino.»dice.

«E questo cosa centra?!»alzo la voce.

«Centra, cazzo! Ma sei fottutamente impazzita?! Quel malato di tuo padre è incazzato sicuramente con me perché ti ho salvata, credi che non mi farebbe del male? Non credi che potrebbe attaccare nostra figlia?! »alza la voce anche lui.

«Stai scherzando?! Non lo farebbe mai!»piango.

«Ah, no?! Era sul punto di ucciderti!»si alza dal letto e da un pugno sul muro, facendomi saltare sul letto.

Non era mai stato così.

«Cazzo, chiudi la bocca, adesso.»sussurra.

Singhiozzo come se non ci fosse un domani. "E magari non ci sarà..."

«Ti prego, smettila.»sussurro piangendo mentre lui cammina avanti e indietro per la camera da letto.

Avevo immaginato di dormire fra le sue braccia stanotte, sognando un domani in tre nel letto. E invece non andrà così.

«Distenditi. Per favore. Lasciamo perdere. Vieni qui, stringimi.»

Lui mi guarda con occhi furenti.

«Devo... uscire. È la cosa migliore per te e per me.»

«Mi... mi lasci sola?»singhiozzo.

Lui mi fissa per qualche minuto, poi sospira.

«D'a-d'accordo. Resto. Perdonami, ti prego. Non volevo spaventarti, amore mio.»

Si stende accanto a me e mi stringe fra le braccia.

Singhiozzo sul suo petto.

«Shhh.»mi accarezza dolce i capelli e poi parla ancora«Io non ti merito.»sussurra e io scoppio in lacrime.«Non vedi quanto piangi a causa mia, amore? Ti faccio stare male.»aggiunge.

«No, Harry. Io ti amo. Ti amo tanto.»

«Ti amo tanto anch'io, principessa.»mi bacia dolcemente.

«Non mi lasciare, Harry. Ti supplico.»sussurro.

«Io non ti lascerò mai. Ma se tu lo farai io non ti biasimerò.»

«Io non ti lascio.»mi stringo nelle sue braccia.

«Okay.»sussurra.

**

Mi sveglio di scatto e mi giro per cercare Harry, che non è a letto.

Balzo a sedere sul letto, guardandomi in giro nella stanza alla ricerca del mio riccio, ma niente. Inizio a spaventarmi e corro in cucina, trovandoci per terra molti piatti rotti. Possibile che il rumore di questi che si rompevano non mi abbia svegliata? Mi guardo attorno, trovando tutta la casa in subbuglio. Foto di me ed Harry rotte per terra, bicchieri, decorazioni. Dov'è?

«Harry!»lo chiamo in preda al panico.

Ma non arriva nessuna risposta.

Afferro velocemente il telefono e digito il suo numero. Risponde al terzo squillo.

«Amore! Come va la vita?»chiede.
«Harry!»piango.«Dove sei?»
«Oh, in un bel posticino.»risponde ridacchiando.
<Amore, ti prego...>lo imploro.
<Sono in un bar... quello vicino casa.>
<Arrivo.>
Riattacco e corro a vestirmi, prendo le chiavi dell'appartamento e scappo per le scale, dirigendomi verso il bar.
Una volta entrata, mi guardo attorno e, in un tavolo messo all'angolo del locale, c'è Harry, con la testa fra le mani.
Corro verso di lui e mi siedo accanto a lui.
Lui alza la testa.
<Sei ubriaco?>chiedo.
Lui alza un sopracciglio e, scioccandomi, si alza di colpo e lancia un bicchiere.
<Arrivi qui dopo che abbiamo litigato e mi vieni a chiedere se sono ubriaco?! Ma che problemi hai?! No, spiegamelo, per favore!>urla.
Le lacrime mi scendono sole sulle guance.
Mi alzo, perchè odio il fatto che tutti ci fissano ed esco velocemente dal bar.
<Dove vai?!>urla, seguendomi.
Guardo in giro, cominciando a correre via da lui, verso destra, dove c'è casa nostra. Non voglio allontanarmi troppo.
<No! Aspetta!>grida lui dietro di me.
<Fottiti!>urlo di rimando.
<Ti prego! Parliamone!>
Mi fermo e mi lascio condurre da lui verso la sua macchina.
Saliamo e lui mette in moto e ci spostiamo lontani dal nostro quartiere, fino a quando lui ci porta in un quartiere messo abbastanza male.
<Perché siamo qui?>chiedo.
<Non lo so, ci siamo arrivati e basta.>taglia corto lui, per poi riprendere a parlare<Mi dispiace per prima. Ho perso la testa. Ero arrabbiato.>
<Il fatto che eri arrabbiato non ti da il diritto di urlarmi in un locale davanti a una dozzina di persone.>
<Lo so, per questo ho detto che mi dispiace.>
<Certo, come no.>mormoro.
<Ho detto che mi dispiace, cazzo! Perché devi sempre comportarti come una bambina di due anni?!>urla, facendomi saltare sul sedile.
<Okay, non urlare con me.>dico.
<Urlo quanto cazzo mi pare!>riprende a gridare.
Da lontano vedo una macchina che sfreccia di fronte a noi, dirigendosi davanti a noi, nella nostra corsia.
<Oh, mio Dio, Harry!>urlo.<Spostati nell'altra corsia!>
Lui fa come gli dico, ma quando la macchina è a pochissima distanza da noi, gira a sinistra e si schianta contro di noi.
Urlo e stringo la mano di Harry così forte che credo gli verrà un livido. La Range Rover di Harry non si ferma e continua a stridere sull'asfalto verso sinistra.
Harry frena, ma la troppa velocità ci fa schiantare contro un albero a destra, dal mio lato, e sbatto la testa forte contro il vetro, e quindi contro l'albero, non riuscendo a vedere più niente, solo nero.

Hey! Spero non vi abbia annoiato la storia! E spero davvero che vi piaccia! Allora che dite, secondo voi Sharon se la caverà o non ce la farà? Credete che Harry abbia ragione? Che Sharon non dovrebbe davvero andare da suo padre a dirgli che diventerà nonno? O forse è meglio che ne sia al corrente? E chi è la persona che si è schiantanto contro i due? Magari ci sarà nel prossimo capitolo;)

Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora