Capitolo 22

80 8 3
                                    

*Due settimane dopo*

Apro gli occhi e sorrido, portando le mani alla pancia, toccando una testa su di essa. Sorrido, accarezzandogli i capelli, che mi solleticano.
«Harry!»ridacchio, aprendo gli occhi, ma quello che vedo quasi mi spaventa. Sono in ospedale. E non è Harry ad essere su di me, ma Louis. Credo che stia dormendo.
Lo scuoto un pò dalla spalla e lui salta sulla sedia.
«Shar! Ti sei svegliata! Oh, mio Dio! Vado subito a chiamare il dottore, arrivo.»scappa via.
Dottore? E perché sono tutta piena di tubicini? L'unica cosa che ricordo è... quella macchina. Ci ha investiti. Forse ho battuto forte la testa.
Minuti dopo, arriva Louis con un dottore tutto sorridente, che mi fa un paio di domande.
Quando esce, mi rivolgo a Louis.
«Dov'è Harry?»chiedo tranquilla. La sua espressione cambia radicalmente.
«Ehi.»dico.«Sta male?»chiedo preoccupata.
Lui chiude gli occhi e sospira.
«Lou...»mi trema la voce «Gli è successo qualcosa?»chiedo sussurrando.
Scuote la testa, scacciando subito via le mie preoccupazioni.
«E allora dov'è?»
«Non... non lo so. Solo non è qui.»dice.
Aggrotto le sopracciglia.
«Potresti spiegarmi cosa mi è successo?»
Lui mi racconta che ero in coma, che dopo l'incidente Harry ha sensi di colpa, e quest'ultima mi spezza il cuore.
«E dov'è lui adesso?»
«Al vostro appartamento.»
Annuisco.
«Viene a farmi visita?»chiedo, anche se già so che probabilmente viene a trovarmi tutti i giorni.
Lui annuisce.
«Sempre.»aggiunge, facendomi sorridere e, neanche a farlo apposta, lui entra in stanza.
Sorrido.
Lui mi guarda con occhi sbarrati, e subito dopo inizia a piangere.
«Sharon...»sussurra.
«Amore mio.»gli sorrido, aprendo le braccia per lui.
Lui cammina verso di me e mi stringe a lui, continuando a piangere contro il mio petto.
«Baciami, Harry.»sussurro.
Lui balza in piedi, e gentilmente, prende il mio viso e lo accarezza, per poi poggiare le labbra sulle mie.
«Ti amo.»sussuro dopo sulle sue labbra.
«Ti amo.»dice in risposta.
Si asciuga il viso, e si allontana.
«No, vieni qui.»lo chiamo. Ma lui non reagisce, mi guarda soltanto negli occhi.
«Harry.»lo chiamo di nuovo.
«Non posso.»sussurra, distogliendo lo sguardo da me.

HARRY'S POV

Distolgo lo sguardo da lei. Non posso e non devo. Lei deve vivere senza di me. Sono certo che non sa che nostra figlia non c'è più. E la colpa è solo mia.
Louis esce dalla stanza con una scusa, capendo quello che stavo per fare.
«Harry... perché fai così? Non volevi che mi svegliassi?»dice l'ultima frase con le lacrime agli occhi.
«Certo che lo volevo, Shar. Ma ci sono delle cose che non sai. Ed è tutta colpa mia. Mi odio, Sharon. Ti ho rovinato la vita.»
«Harry, cosa cazzo stai dicendo? La mia vita non avrebbe senso senza te, lo capisci? Io ti amo e voglio stare con te.»
«E se ti dicessi che nostra figlia non c'è più, mi vorresti ugualmente? Credo proprio di no.»
So che non è il modo giusto per dirglielo, ma voglio farle capire che sono irresponsabile. E che lei dovrà andare avanti senza me.
Lei sgrana gli occhi, porta le mani alla bocca e inizia a piangere, singhiozzando.
«Mi dispiace, Sharon. Ma io non so prendermi cura di ciò che amo, e questa ne è stata la prova. Meriti qualcuno migliore di me. Che non ti faccia soffrire e che si prenda cura di te in modo adeguato, proprio come meriti tu. Non meritavi tutto questo, e invece eccoci qui. Solo per colpa mia. Mi dispiace.»sussurro l'ultima frase.
«Non è colpa tua, cazzo! Non potevi sapere che ci fosse una persona ubriaca che stava per investirci! Non potevi sapere che a causa dell'incidente io sarei rimasta in coma e avremmo perso la bambina! Non è colpa tua di niente! E io so che tu hai intenzione di lasciarmi perché non ti senti abbastanza, ma voglio che tu sappia una cosa: se lo farai, non tornare più. Sono stanca delle tue cazzate, va bene? Non è che se qualcuno ci investe con la macchina è colpa tua, d'accordo? Basta, Harry, basta. Se mi lasci, io non ci sarò più stavolta. Mi hai lasciata tante volte, sei ritornato tante volte e io ti ho sempre aperto la porta. Ma sappi che se stavolta sbagli, quella porta non si aprirà più. Ho chiuso con tutto quello. Quindi prendi una decisione. Rimanere con me nonostante tutti gli ostacoli, che supereremo insieme, come abbiamo sempre fatto, oppure dire addio a tutto questo e a me.»
Le sue parole mi colpiscono. Tanto. Ma non capisco se positivamente o negativamente.
«Tu hai bisogno della tua vita, Sharon, e io della mia. Mi dispiace davvero per averti causato così tanto dolore. Solo stammi bene e trova qualcuno che sappia prendersi cura di te.»
«Lo farò, Harry. Adesso vai via e non farti vedere più.»
Inizia a piangere.
«Ti amo. E questa è l'unica cosa che non mi pento di aver fatto. Amarti fino all'ultimo secondo. Addio.»dico.
«Io non ho nessun rimpianto, Harry, nonostante tutto. Ti amo anch'io.»
Esco dalla stanza, andandomene via dall'ospedale.
È finita. Quella è stata la fine. E non posso tornare, se mai lo volessi.
“Cazzo, dobbiamo andare avanti tutti e due, basta.”

Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora