Capitolo 8

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Dopo quella bellissima vacanza e la cena con Jacob, che è andata abbastanza bene, seguita poi dal terzo grado di Harry, siamo tornati in Inghilterra. Nonostante i posti bellissimi che abbiamo visitato, Londra rimane una delle mie città preferite.

<Shar, ti voglio portare in un posto....>

Annuisco.

<Pranziamo fuori, okay?>

Sorrido.

<Okay.>

Si alza dal letto, dopo avermi lasciato un dolce bacio sulla fronte.

<Mi aiuti?>dice.

Lo guardo interrogativa.

<A fare una doccia.>sogghigna.

Salto giù dal letto ed entriamo subito nella doccia.

<Sei bellissima.>sussurra con uno sguardo lussurioso quando l'acqua scorre sui nostri corpi.

"Mio Dio"

Mi avvogle tra le sue braccia.

Dopo quella bellissima doccia tanto romantica, io ed Harry ci siamo preparati per andare a pranzare. Ha detto che il tragitto è abbastanza lungo, quindi verso le 07:30 siamo partiti, visto che ci siamo svegliati alle 06:00.

Durante il tragitto, quando Harry ha detto che stavamo per arrivare, ho letto un cartello che diceva "Holmes Chapel" e allora ho capito.

Mi avrebbe portata da sua madre.

<Cosa ti salta in mente? Senza neanche dirmelo?!>

Lui aggrotta le sopracciglia.

<Volevo che fosse una sorpresa.>

<Non è il tipo di sorpresa che ogni fidanzata si aspetta dal proprio ragazzo.>

<Scusa, okay? Tanto ormai siamo qui. Perché dobbiamo sempre litigare per ogni cosa?>

Sospiro. Ha ragione.

<Okay. Scusa.>dico con un tono stizzito, anche se mi sento un pò in colpa per essermela presa così tanto con lui. Voleva solo essere carino.

Lui continua a guidare per altri venti minuti, fino a quando parcheggia la macchina davanti ad una casa.

Sospiro e l'ansia inizia a farsi sentire.

Harry suona il campanello e qualche secondo dopo, una donna apre la porta. Ha i capelli neri e gli occhi blu. Ma a parte questo, è identica ad Harry.

Sul suo viso si apre un gran sorriso.

Si catapulta addosso ad Harry e inizia a piangere.

<Shh.>Harry sussurra.

<Mi sei mancato tantissimo.>

Smette di piangere.

Sorrido. Da questo si può dedurre che è sua madre.

<Ciao.>si rivolge a me sorridendo.

<Salve...>dico timida.

<Il tuo nome è Sharon, vero?>

Annuisco.

<Piacere di conoscerti, io sono Anne, la madre di Harry.>

<Il piacere è mio.>

<Venite. C'è tua sorella che non sta nella pelle all'idea di rivederti.>

Entriamo e non ho il tempo di vedere la ragazza in viso, perché salta subito addosso ad Harry.

<Gemma.>Harry ride<Anch'io sono felice di vederti.>sorride.

Lei si stacca da lui e lo tempesta di baci sulle guance.

Harry continua a ridere e io non riesco a reprimere il sorriso ebete che ho in questo momento.

<Ciao, io sono Gemma.>

<Sharon.>sorrido.

Mi si catapulta addosso e mi abbraccia.

Dopo aver pranzato, abbiamo chiacchierato e mi sono subita il terzo grado di Gemma ed Anne.

Harry era imbarazzatissimo. Io invece ero a mio agio.

Verso le 17:30, Harry si alza.

<Noi andiamo. Il tragitto è abbastanza lungo.>

Ci salutiamo e, come quando siamo arrivati, entrambe scoppiano a piangere.

Mi abbracciano e dicono che è stato un piacere conoscermi.

Usciamo dalla porta di casa ed entriamo in macchina.

Il viaggio, come quando siamo arrivati, è molto lungo e io finisco per addormentarmi.

<Amore....>Harry mi sussurra all'orecchio, provocandomi dei brividi in tutto il corpo.

<Mmmh...>apro lentamente gli occhi, godendomi le sue labbra sul collo.

Harry si stacca e scende dalla macchina.

Apre la portiera del passeggero e mi prende in braccio.

Mi aggrappo a lui , mentre da un calcio alla portiera per chiuderla.

Apre la porta con le chiavi, che ha preso dalla tasca posteriore dei jeans.

Una volta dentro, sale le scale per poi entrare nella sua camera.

Mi adagia piano sul letto e io continuo a tenere gli occhi serrati.

<Ti amo.>dice.

Si distende accanto a me, per poi spostarsi in mezzo alle mie gambe, poggiando la testa sulla mia pancia.

Sento a stento le sue ultime parole prima di addormentarmi.

<Ti amo.>

**

Mi sveglio sola nel letto.

Faccio una doccia e dopo mi vesto.

Vado giù in cucina, trovando i ragazzi, tranne Harry.

<Dov'è Harry?>

<È uscito.>

Cosa?

<Dov'è andato?>

<Non ce l'ha detto.>

Decido di lasciar perdere, non voglio essere una di quelle ragazze che stanno sempre addosso ai loro fidanzati.

Faccio colazione e chiacchiero con i ragazzi.

Dopo un'ora, la porta si apre.

Harry entra in casa e viene in cucina.

<Dov'eri?>gli chiede Niall.

Scuote la testa.

<Niente d'importante.>dice dirigendosi al piano di sopra, correndo sulle scale.

<È strano.>dico e Louis annuisce.

**

<Ti amo.>dico.

Sorride e mi lascia un leggero bacio sulla fronte.

<Anch'io.>

Amo le docce con Harry, fine della storia.

Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora