Ti odio e ti amo

Capitolo 4

Ciao ragazze.... spero che fino ad ora vi sia piaciuta... fin'ora però non ho visto nemmeno un voto... attivatevi girls! Baci<3

Mi sveglio, ritrovandomi sul letto, nuda.

Sento un forte dolore alla testa e lì, in mezzo alle gambe. Fa troppo male.

Non riesco a muovermi. 

Capisco il motivo per la quale sono immobile. Sono sdraiata, legata, sul letto. Immobilizzata.

Non vedo niente, perchè è buio, ma improvvisamente, sento un dolore atroce lì sotto, e urlo.

<No!>urlo.<Chi è? Papà! Aiuto! Papà! Dove sei?>

Continuo a urlare forte, sperando che mio padre senta, ma niente. Vengo continuamente colpita in tutto il corpo da non so cosa. E' qualcosa di pesante comunque. 

E chiunque sia a farlo, mi colpisce forte.

Dopo qualche secondo i colpi smettono.

<Papà!>urlo.

Sento qualcosa che mi copre la bocca. Un nastro, o qualcosa del genere.

Urlo ancora, finchè posso.

I colpi ricominciano, più forti di prima, e io piango per il dolore.

Ancora, i colpi cessano.

Ma chi cazzo è? Il mio cuore batte a mille per la paura. Vorrei che tutto questo fosse un incubo.

Ma sì, certo, che sciocca! E' tutto uno stupido sogno. Fra poco mi sveglierò, lo so.

Quell'aggeggio mi colpisce di nuovo, lì, più forte che mai, e io urlo.

Comincio a dimenarmi, o almeno ci provo.

Ma dove cazzo sono James e Bella?

"E' solo un sogno Sharon... solo un sogno" continuo a ripetere nella mente.

Sento il rumore della porta di casa. Qualcuno bussa.

I colpi non ci sono più, e sento la porta della camera aprirsi, per poi chiudersi di nuovo.

Chiunque abbia bussato alla porta, potrebbe sentirmi, se in questo momento urlassi.

Me ne frego di essere nuda. Voglio combattere. Voglio riuscirci.

Sento una voce familiare, ma non riesco a capire bene.

Chiudo gli occhi e mi concentro sul focalizzare quella voce.

<Perchè sei qui a quest'ora?>

Mio padre. La voce di mio padre.

<Beh... volevo... volevo solo vedere Sharon.>Harry! E' lui!

<Sharon dorme. Non c'è.>risponde mio padre con tono freddo.

<Sono le 03:00. Posso chiamarla?>

<Senti, ho da fare. Stavo facendo un lavoretto per la scuola con Sharon.>

<Allora è sveglia!>lo accusa.

Sì Harry! Vieni, ti prego!

<Harry... è così che ti chiami, giusto? Vuoi farmi perdere la pazienza?>minaccia mio padre.

<Signore, lei mi nasconde qualcosa.>

<Sì... mi stai rompendo le palle! Ecco cosa nascondevo! Ho da fare, ti ho già detto, vuoi andartene o dovrò ricorrere ai modi bruschi?>

<Mi faccia passare.>

Sento dei rumori sul per le scale e poi la porta della camera che si apre.