Epilogo

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•Tredici anni dopo•

ROSE'S POV

«Ma cosa vuoi?!»urlo al telefono«Devi lasciarmi in pace, hai afferrato?!»urlo al mio ex fidanzato, per poi riattaccare.
E che cazzo, non mi faccio mica prendere in giro da un coglione come lui.
Improvvisamente sento un forte rumore che proviene dal piano di sopra, come se qualcosa colpisse il muro.
Mi metto subito in allerta e, quando il rumore si ripete, mi affretto a salire silenziosamente le scale. Il rumore si sente di nuovo, seguito da un urlo.
Aggrotto le sopracciglia.
Veniva dalla camera di quei due porci.
Sorrido al mio pensiero. Sì, ‘porci’ è proprio la definizione esatta.
Mi viene da ridere, ma mi trattengo quando sento mia madre gemere.
Certo che quando ci danno dentro non pensano a niente e nessuno.
“Beh, meglio così.”
Ritorno a guardare la tv in salotto, continuando a sentire rumori sinistri e gemiti che mi fanno ridere silenziosamente.
Minuti dopo, papà scende dalle scale con solo un paio di boxer.
«Vi prego, la prossima volta fate meno rumore.»scherzo.
Lui sbianca e poi ritorna di sopra in silenzio.
Ridacchio forte, divertita dalla sua reazione.
La mamma scende le scale, completamente vestita e con un'espressione rilassata in viso.
«Shar... dove hai messo i miei jeans?»urla papà dal piano di sopra.
«Sono sul tuo comodino.»risponde di rimando la mamma.
«Cosa... cosa hai sentito?»chiede di punto in bianco.
Rido.
«Mamma, non mi scandalizzo mica! Siete i miei genitori e siete giovani, e mi fa piacere sapere che anche voi fate del sesso selvaggio.»dico tranquillamente.
Non mi vergogno parlare di queste cose con mia mamma, perché siamo davvero in confidenza. Come migliori amiche.
Lei sorride.
«Ci sa fare papà, vero?»la stuzzico.
«Abbastanza.»ride, per poi sedersi accanto a me, guardando la tv.
«Cosa farfugliate voi due?»papà entra in salotto, indossando la sua t-shirt nera.
«Niente che ti riguardi.»ribatte la mamma.
«Tutto mi riguarda delle mie due bellissime donne.»dice, sedendosi in mezzo a me e alla mamma, poggiando le braccia sulle nostre spalle.
Gli do un bacio sulla guancia e mi accoccolo nel suo abbraccio. Lui stringe il braccio attorno a me e mi da un bacio sui capelli.
«Posso sedermi anch'io?»chiede la mia sorellina di tre anni, assonnata.
«Janelle.»la chiamo.
Si strofina gli occhi, continuando a succhiare il suo ciuccio rosa, mentre papà le dice di sedersi sulle sue gambe.
Lei fa come dice, poggiando la testa sul suo petto.
«Ti voglio bene, papà!»dice Janelle, baciando il petto di papà.
«Amore, anch'io te ne voglio.»
**

Mi sveglio, sentendo le urla dei miei.
“Dio, ogni volta che scopano o litigano urlano tutto il tempo.”
«Ti ho chiesto di chi cazzo è questo numero!»sento mia madre urlare.
«È di un'amica di Lou.»
«E perché cazzo ce l'hai tu?!»
«Perché Lou doveva chiamarle! Smettila cazzo, Shar! Come fai a non fidarti?!»urla.
Fortuna che Janelle è andata al parco con zio Niall.
«Perché ho paura!»urla mia madre, iniziando a piangere.
Sospiro.
«Ho paura che la distanza ci possa allontanare, Harry. Ho paura di non rivederti più.»
«Amore mio, smettila. Non vado da nessuna parte. Io amo solo te.»
Esco dalla mia stanza e scendo silenziosamente le scale, spiando segretamente i miei genitori.
Papà stringe la mamma e lei piange nel suo petto. Sono cosi dolci.
«Ti amo.»sussurra papà.
«Ti amo, Harry.»replica la mamma.
Sorrido felice e torno in camera.
È bellissimo avere due genitori che si amano così tanto. E soprattutto che sanno amare tutti. Ed è ancora più bello sapere che per me ci saranno sempre. Amo i miei genitori.

Fine.

GIIIIRLS!! SONO FELICISSIMA CHE SIAMO ARRIVATE  ALLA FINE!! PIÙ TARDI PUBBLICHERÒ IL PRIMO CAPITOLO DELLA NUOVA FAN FICTION! SPERO TANTO CHE L'EPILOGO VI SIA PIACIUTO E CHE VI PIACERÀ ANCHE LA NUOVA FF! A DOPO!

Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora