uno spiraglio di luce uscì dalla finestra e finì
per svegliarmi.mi accorsi che non ero nella mia stanza,ma in quella di vinnie.
intravidi skate e felpe,e capì subito.
ma la domanda che mi frullava nella testa era "cosa era successo?" e poi "perchè cazzo ero nella stanza del ragazzo che dopo aver fatto sesso e aver detto che lo amo è scappato a gambe levate".
e nel momento in cui mi svegliai,qualcuno stava cercando di aprire la porta dalla parte esterna.
continuai a guardare la maniglia della porta,e dalla mano piena di vene,capì che era la sua.
"sei sveglia allora"
disse entrando con 2 caffè."cos'è successo ieri?"
dissi incazzata."sei svenuta"
disse porgendomi il caffè."si e allora perchè sono in camera tua"
dissi,bevendone un po'."alex ti stava portando da lui,ma tu continuavi a dire il mio nome e dicendo che volevi che ti portavo io,e così ho fatto"
disse ridendo."si come no,guarda non ci credo,ieri mi hai lasciata nel bagno dopo che ti avevo detto che ti amo,sei una merda"
dissi incazzata.per quanto si sentiva orgoglioso e forte,in quel momento vidi vinnie diventare debole e piccolo,ma non capivo il perchè.
"emma non può funzionare"
iniziò a dire facendo avanti e indietro nella stanza."ah si giusto non può funzionare perchè ti sei scopato una della mie migliori amiche,almeno mi merito una spiegazione"
dissi incazzata alzandomi."non sarò io a dartela,basta"
disse fermandosi guardando in basso."va bene"
aprì la porta e me ne andai.sapevo cosa dovevo fare,andare a trovare la mia famiglia e qualche amichetta.
ero incazzata,sentivo che avrei potuto ucciderla.
sapevo che mia quel weekend era a casa,si vedeva dalle storie di instagram che pubblicava.scrissi a mia.
"eii mia,guarda che sto venendo a casa,che ne dici di vederci al parco verso le 17?"
"certo"
presi il primo treno,non dovevo dare spiegazioni a nessuno di dove andavo,volevo scoprire cosa era successo tra mia e vinnie.
ci voleva 2h per arrivare a casa,e mi addormentai nel treno.
mi svegliai sentendo chiamare la mia fermata,presi e scesi.
come sempre era stata una cittadina abbastanza silenziosa.
arrivai in tempo giusto per le 17.
e vidi mia seduta nella panchina ad aspettarmi,non volevo fare scenate,volevo solo parlare.
la abbracciai,e poi ci sedemmo dopo esserci salutate.
"mia,devi essere sincera con me,cosa è successo tra te e vinnie?"
feci fatica a dirlo,e la sua faccia cambiò di molto."quindi lo sai-"
disse e io annuì."lui non vuole dirmi il perchè di questo vostro avvicinamento,mi merito una spiegazione e sarai tu a darmela"
dissi.e così fece mi raccontò tutto per filo e per segno.
"vedi,tu sai che ho avuto problemi con mio padre vero?io e vinnie ci conoscevamo molto prima dell'incontro al ristorante,eravamo molto amici e lui sapeva che avevo problemi con mio padre e io sapevo del suo,quando vi siete messi insieme,ero contenta per voi ma allo stesso tempo arrabbiata perchè io avevo una certa cotta per lui,ma lasciai stare,non volevo danneggiare la vostra relazione,fino a quando un pomeriggio venne a casa mia dicendo che suo padre era tornato,e parlavamo tanto ed era diventata un'abitudine ormai venire e veniva anche di notte,e non lo so ma lo baciai,e tu sai cosa successe dopo,e questa cosa succedeva quasi tutte le notti"
disse.me lo diceva con le lacrime agli occhi,e io ero più sconvolta di lei,ero arrabbiata con lei che l'aveva baciato,ed ero arrabbiata con vinnie che ci era stato ma era in un momento debole.
non dissi niente,me ne andai.
andai a casa mia per salutare i miei genitori.
suonai e trovai mia madre in pigiama,appena mi vide iniziò a piangere,come se avesse visto dio.
e mio padre fece lo stesso.
entrai e mi abbracciarono,mi mancava il loro calore.
mi chiesero riguardo a vinnie e gli dissi che andava tutto okay,che stavamo bene.
sì avevo mentito.
avevo il treno la mattina dopo.
salì nella mia camera,e vidi tutte le foto mie,di vinnie,al ballo,io e lexie tutti i ricordi,e per quanto potesse essere strano c'era anche ryan e pay.
mi scesero le lacrime.
ero così stanca che mi addormentai.
mi svegliai ed erano le 7.
avevo il treno alle 9,mi feci una doccia mi vestì e salutai mia madre e mio padre mi accompagnò alla stazione.
salutai anche lui,e andai nel treno.
mi arrivò una chiamata era kendall.
"eii ci vediamo alla caffetteria?"
disse."guarda ora sono in treno mo che arrivo alle 11 ti vengo incontro"
dissi.e accettò.
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'mancava qualcosa'|emmaray-vinniehacker
Romances/a: ciaoo,questa è la mia prima volta che scrivo,e proverò a farlo nel modo migliore possibile. questa storia parla di una ragazza di 16 anni,che aveva una vita perfetta,delle amiche,bei voti a scuola,e lei credeva che non gli mancasse niente finch...