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E così ho trascorso questi ultimi cinque giorni occupando il mio tempo con shooting per promuovere " Audible " e un paio di uscite con Alba.
No non ho sentito la bionda, non l'ho chiamata ne lei ha chiamato me.
Un paio di frecciate sui social e stop.
Zero messaggi, zero chiamate.
Giro un altra pagina del copione dì Lcdp5, fa caldo in questo camerino angusto.
Tra poco giriamo ed indosso già la parrucca di Alicia, spero di concludere presto le scene di oggi, non sono concentrata... la mia attenzione e' tutta indirizzata alla bionda.
Da quando stiamo insieme e' la prima volta che non ci sentiamo per così tanto tempo.
In realtà, nei mesi passati non c'è' stato giorno che non ci sentissimo piu' volte anche solo per messaggio whatsapp  .
Anche un banale " ciao, come va?"  ti fa sentire pensata dalla tua persona,  ma i nostri non sono mai stati semplici saluti.
C'è' sempre stata qualche presa in giro, qualche scherzo o qualche battuta lì sullo spigolo, su quella sottile linea in cui vuoi dire e non dire quanto una persona ti manchi o quanta voglia hai di lei.
Ed ora zero, nada.
Ci sto male, mi manca tutto ciò come se avessero levato ad un tabagista le sue sigarette , a me poi ... che ne fumo una dietro l'altra, a ripetizione.

" Vedrai, ne uscirete piu' forti e poi, a volte, un distacco ti fa vedere con piu' lucidità i tuoi sentimenti per l'altro"
Così mi ha ripetuto Alba in questi giorni di scorribande tra una festa privata e l' altra.
Le solite frasi giuste da dire ad un amica che sfolla per amore
" ci stai sotto, e' normale che ti senti così"
A volte appunto, non stavolta.
Sono convinta che basterebbe vederci, baciarci e fare l'amore per scordare ogni cosa, ogni incomprensione.
Credo che a volte si parli troppo e si agisca poco.
A noi serve stare insieme.
Potremmo avere anche solo un intesa sessuale e basta, e fuori litigare in continuazione.
Sarebbe sufficiente a riportarci l'una dall'altra, ogni volta.
Perché poi tutto si appiana e si trovano compromessi, ma se non c'è' chimica non la trovi al supermercato e a noi grazie a Dio quella non manca.
Chimica a quintali, che trasuda da ogni sguardo.
E ora mi sento in stallo, attaccata ad una corda del Bungee jumping con lei.
Dobbiamo saltare insieme e invece restiamo lì , ferme con la coda dietro di noi ed un tizio che si avvicina e fa " bella, o salti o ti levi".
Comunque il fatto e' che non mi sento bene senza lei e così non mi ci voglio sentire.
Sarebbe tanto facile direte voi. Alza quel cazzo di telefono e chiama. Se fosse facile non sarebbe da me.
Evidente che lei non sente la mia mancanza, evidente dai filmati in cui la sua risata riecheggia leggera, evidente dal fatto stesso che non chiama.

Mi accendo una sigaretta mentre qualcuno bussa alla mia porta
" cinque minuti e si va in scena"
Giusto il tempo di finirla.
Socchiudo gli occhi per cercare di rilassarmi e concentrarmi per entrare in Alicia ma il suono di una notifica Instagram non me lo consente.
Una foto, una bella foto e nulla più ma il soggetto è Maggie e con lei e' sempre facile fare belle foto.
E' la scritta che mi fa bollire il sangue:
" only you with your heart "
E' una sfida tra me e lui questa e lei e' nel mezzo.
Di nuovo qualcuno bussa alla porta
" Najwa aspettano lei"
" Ostia... un momento"
Seguo l'istinto, inquadro la mia immagine allo specchio, clicco e pubblico.
Cosa serve? E' come a dire tu sei lì, io qui e questo e' ciò che perdi .
Lascio il cellulare sul tavolo, di fronte allo specchio e esco dalla stanza. Ormai la sua funzione l'ha svolta.

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Il telefono squilla a vuoto, spengo e compongo nuovamente il numero mentre Tito scava una buca praticamente sotto i miei piedi, sotterrandoli con la sabbia alzata.
" Tito no... por favor !"
Per favore? Al cane? Va be' Tito e' piu di un cane, a volte gli manca solo la parola.
Quanto di più simile io abbia ad una casa dopo la rossa che , per la seconda volta non risponde al telefono.
Forse l' ha semplicemente scordato in qualche stanza, oppure e' impegnata.
Dopo aver visto la sua foto mi si e' stretto lo stomaco, necessito di parlarle, scusarmi.
Per orgoglio o solo confusione si fanno stupidaggini ed andar via in quel modo lo e' stato.
Riapro Instagram e la riguardo: bellissima e fiera.
Mi manca, ho fatto una gran cazzata a venire qui credevo che sarebbe stato divertente e invece...

Gil e Remy cercano di tirarmi  nella sabbia afferrandomi per le gambe ma mi divincolo
" No Ora no... il telefono"
Desistono, Remy si siede vicino a me, di sicuro mi ha visto nervosa
" che succede cherie?"
" Nulla in realtà, solo che ... mi manca e non l'ho ancora sentita da quando sono partita"
" Mon Cherie non c'è nulla di male ad andare con degli amici a surfare e se non lo capisce ...lo capirà comunque quando tornerai"
Tito riprende a scavare, solo che questa volta il bersaglio sono i piedi di Remy, il quale sta al gioco nascondendone uno per volta sotto la sabbia e stimolando così il ringhio del chihuahua.
La scena e' divertente e così mi scappa da ridere mentre richiamo Tito all'obbedienza ma inutilmente visto che Remy torna nuovamente a giocarci
" lascialo fare, vedi che ti fa tornare il sorriso o forse sono io a farti ridere"
Mi guarda con i suoi occhi da cucciolo e so che e' meglio troncare subito qualsiasi equivoco
" tu e lui e' lo stesso, rido ma penso a Najwa.
Non sono felice di stare qui se lei non c'è.
Non so come spiegartelo e, ti giuro, e' la prima volta che sento una cosa così , con tale intensità.
E' come un puzzle, sei alla fine e ti manca un solo pezzo. Lo cerchi nella scatola e non c'è'. Poi ti giri e vedi una mano che ti porge la tessera che ti era caduta. Najwa e' la tessera, e' la mano che porge il pezzo mancante. Senza lei non c'è puzzle, non c'è gioco, non c'è felicità. Sto contando i giorni ormai che mancano per tornare indietro Remy, per tornare da lei"

Un bambino corre ed alza la sabbia con i piedi tirandola sulla mia muta. Oggi e' una costante la sabbia.
Raccolgo il cellulare e mi alzo, forse surfare ora mi aiuterà a scaricare un po' di frustrazione per non essere riuscita a parlare con Naj.
Remy e' stranamente taciturno e evita il mio sguardo mentre mi aiuta a piegare l'asciugamano.
" Non hai mai provato lo stesso per qualcuno?"
" Maggie" tentenna Remy
Mi fermo trattenendo il telo teso tra me e lui
" que pasa?dime"
" Karigam, mi hanno chiamato vogliono che arriviamo fino a Parigi. Visto che siamo già in Francia pare sia un'ottima occasione per promuovere l'immagine anche lì, la patria della moda"

Lascio cadere dalle mie mani l'asciugamano che resta saldo nelle sue , ricadendo sulla sabbia con la parte da me abbandonata
" No cazzo ... e' la mia vita questa, non sono una fottuta Barbie Dios ... sono una persona"

Remy continua a guardare in terra, mi sfilo la parte superiore della muta facendola cadere sui fianchi e lasciandomi al sole con la parte del bikini.
Mi giro su me stessa e a grandi passi, noncurante della sabbia che alzo, mi dirigo al camper.
Dovrebbe esserci una tennet's fredda in frigo.

N y M- NoI 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora