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Immagine by @zurena.najwantos2.0

Fa male il suo sguardo su di me questa volta, perché so che non vorrò più vederlo.
Mi conosco, so che fuggirò' qualsiasi occasione di starle accanto in futuro.
E' doloroso lasciar andare chi ami , Tanto, quindi evitiamo di rinnovare  un dolore inutile.
La fine,   quando la subisci, e' qualcosa che mi e' ostica tollerare, soprattutto quando riguarda una relazione intensa, di qualsiasi natura essa sia,.
E' sempre e comunque un fallimento personale, ed io
detesto fallire.
Ti chiedi se potevi evitarla , se avresti dovuto comportarti diversamente
L'altro non ti vuole più ed in fondo dipende da te, sei tu che non hai soddisfatto delle aspettative.
E' stato qualcosa che hai fatto o qualcosa che non hai fatto?
Stai lì a ruminare nella tua testa quale e' stato il momento esatto in cui lei e' cambiata, forse quel maledetto giorno a Parigi ? E' davvero bastato non sentirsi per un giorno?
Realmente ho chiuso io ma era impossibile restare; io scappo quando le cose non sono come le voglio.
E' come una lucina che si accende li nella mia testa, una luce rossa con la scritta " danger" che mi indica di fuggire.
Scappo di riflesso a qualcosa, diversamente non scapperei mai.
Prendo un taxi nel cuore della notte  per un bacio mancato, un motoscafo da un isola per una discussione.
Discutere poi a che serve? Non discuto in realtà, chiudo solo le parestie a tutela della nave  affinché non affondi completamente; la mia nave.
Con la bionda ho resistito, non sono fuggita mai e quando all' ultimo ho detto basta , beh la lucina rossa era accesa da tanto, così tanto che non potevo più ignorarla.
La morte, paradossalmente riesco ad accettarla e non arretro di fronte ad essa.
Mio nonno,  e' morto stringendomi la mano...
Sono stata sul suo capezzale mentre moriva dopo sofferenze enormi e lunghe, che non saprò mai le avesse percepite o meno.
Quindi quando capita l' ineluttabile  nessun comportamento tu potessi aver adottato l'avrebbe potuto evitare.
Non ti resta che accettare far vivere nei tuoi ricordi chi hai amato.
Come Zulema
" solo muere quien es olvidado"
Zulema sono io, e lei e' me: Orgogliosa e fiera, libera e sola.

Tra le mie mani la busta aperta mentre sento ancora i suoi occhi fissi su di me.
Non mi illudo che significhi qualcosa, gli occhi di tutti sono fissi su di me in questo momento.
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Maggie's POV -Malaga , premio Goya

La guardo senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
Najwa e' sempre stata una calamita per me, fin dal primo momento in cui l ho conosciuta, dal primo ciak all' ultima nostra telefonata.
Ci ho creduto , ma forse non eravamo semplicemente destinate.
Anche stasera non riesce ad aprire la busta , quante risate ci saremmo fatte per questo sdraiate stanotte sul letto della camera d'albergo, se solo fossimo state ancora insieme.
Invece stasera' dormirò sola  e lei anche.
Mentre la guardo  finalmente riuscire ad estrarre il cartellino, una hostess mi avvisa gentilmente che tra poco toccherà a me.
Mi alzo e mi avvicino al palco,  improvvisamente sento di non farcela.
Le emozioni stanno prendendo il sopravvento su di me.
Non
Avrei mai pensato che il mio primo Goya potesse essere  così, che potesse sancire la fine dell'amore della mia vita.
Perché' il mio matrimonio questo sarà' : la fine di una parte di vita e l' inizio di un'altra.
Non mi rendo neanche conto di ciò che sto facendo, le mie mani aprono la busta , la mia voce pronuncia il nominativo scandendone ogni singola lettera mentre sento il corpo pervaso da brividi.
La tensione arriva alle gambe facendomi letteralmente scappare.

Venti minuti dopo sono su un auto con Borja  diretta al mio albergo.
La pelle fredda dello schienale dell'auto si scontra con la mia schiena nuda .
Osservo attraverso il finestrino le luci della città che sfilano veloci.
Una città desolata e vuota, come mi sento io ora.

Le mie certezze di un futuro con Remy sembrano così lontane adesso che ho rivisto i suoi occhi, che ho sentito il suo tocco sulla mia pelle.
Come una malattia che può' sopirai ma mai guarire e che basta poco a riaccendere, un fuoco sotto la brace a chi basta un soffio perché divampi.

" cos 'e' questo silenzio Maggie? Capisco l'emozione ma ora qui siamo io e te"
Le parole entrano nelle mie orecchie come una voce lontana a cui non vorrei rispondere.
Non ora.
Borja e' anche mio amico e non posso ignorarlo, si merita una risposta, uno straccio di conversazione
" solo emozione"

Mi prende la mano
" Maggie guardami "
Non rispondo, non mi muovo.
Sento solo gocce umide che mi solcano le guance
" guardami"
Lo dice con un tono perentorio,.
Ottiene solo il mio abbraccio  forte mentre nascondo il mio viso nell' incavo del suo collo.
Non posso nascondere il mio pianto però, i miei singhiozzi sono inequivocabili.
" Questa la chiami sola emozione maggie? Non mentite a me. Q pasa?"
" ... Najwa"
Non dice più nulla, nulla c'è da dire.
Vorrei solo una persona con me ora : Remy.
" Ti prego ... chiama Remy e accompagnami da  lui. Io .. io non ce la faccio"
Estrae il cellulare dalla tasca; so che sta componendo il numero di Remy che alloggia in città' ma in un albergo diverso da quello in cui siamo alloggiate io e Najwa .
Mi porge il suo fazzoletto affinché possa asciugare le mie lacrime, poi si stacca da me per avvicinarsi all'autista e sussurrargli qualcosa all'orecchio.
L'auto cambia direzione dolcemente.
" Grazie Borja"
Arriviamo in breve sotto l'albergo di Remy e l'autista mi apre lo sportello per farmi scendere.
Mi volto verso il mio agente con gli occhi colmi di gratitudine, lui fa un cenno di condiscenza con la testa ed io mi appresto a salire la scalinata che mi separa dalla hall dell'albergo.
Non so cosa accadrà una volta varcata la soglia della stanza, sono di nuovo incerta su tutto.
E' bastato rivederla per far crollare il mio castello di carte e ora credo che solo guardando  Remy negli
occhi potrò chiarirmi le idee.

N y M- NoI 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora