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Fate partire il video quando lo trovate scritto. Meglio aprire da Wattpad applicazione

Fotografo Tito nella sua casa di pelle, quella che lo porta in viaggio ovunque con me.
La foto mi serve, la posto nel profilo di Tito, con una  scritta... Tito sempre in viaggio.
Scendiamo dall'auto, Remy dice al conducente di aspettarmi li.

Il camper e' rimasto a Moliets-et-Maa.
Il vettore spagnolo fa parte di un circuito internazionale, un unico circuito di noleggio che consente di affittare un camper in Spagna, viaggiare e lasciarlo nel luogo di destinazione.

Entriamo nella stazione di Dax , Remy trascina il suo trolley mentre io porto la borsa in pelle con Tito.
Riusciamo ad evitare la  solita confusione delle stazioni, turisti e viaggiatori che si spostano da una città all'altra e raggiungiamo in orario il binario da cui parte il treno.
Abbraccio il mio fotografo, anche se definirlo così ormai sembra riduttivo: siamo diventati amici.
Mi risuonano in testa le parole di Najwa, dette l'ultima sera in cui ci siamo viste

" Tu e Remy, allora? "
" Noi ...non siamo amici"
Chissà se lei sia stata profetica o se io abbia mentito, inconsapevolmente, a me stessa.

Lo guardo negli occhi alla ricerca di appoggio e consenso.
Voglio sincerarmi, inoltre, se abbia ben compreso le istruzioni impartite
"Gracias .... ti ricordi cosa fare?"
" Tutto mon amour "
Lo bacio sulle guance ispide e gli affido Tito, non prima di aver salutato il mio cagnolino
" Bueno Chico, esta con Remy mamy torna presto"
Mi spiace lasciarlo ma e' necessario affinché il piano funzioni.
Aspetto salgano sul treno e torno all'auto.

Prima di uscire dalle porte automatiche mi volto un ultima volta, giusto il tempo di guardare  il tabellone con indicato il numero di treno di Remy e la sua destinazione: Parigi - arrivo previsto ore 13.18.

Fuori la stazione  cerco  con lo sguardo la mia vettura ed una volta scorta apro lo sportello, accomodandomi  sul sedile posteriore.
Scivolo mollemente lungo lo  schienale,  posando  la testa su un piccolo cuscino poggiato al finestrino.
Ho sonno.
Stanotte non ho dormito affatto, mi sono fatta mille problemi e poi alla fine eccomi qui, e' vero come tutto possa sembrare più difficile nella nostra testa di quanto lo possa essere poi nella realtà, di quanto si faccia più fatica a pensare una cosa che a realizzarla.

L'auto sussulta mentre compie la manovra necessaria per fare inversione di marcia.
Sto quasi socchiudendo gli occhi quando mi arriva il suono di un paio di notifiche  instagram.
Prendo il cellulare dalla borsa:

Remy Tortosa  ha pubblicato un post
Remy tortosa ha pubblicato una nuova storia

apro il suo profilo e vedo che ha  postato una simpatica storia  di lui che raggiunge Parigi in treno e un singolo post, con  foto di Tito e una didascalia ironica.
Mi rivolgo al mio autista nella sua lingua d' origine
" Dans combien de temps arriverons-nous?"
E lui mi risponde nello stesso idioma
"Miss dans environ cinq heures"
  Il cellulare segna le 11. Perfetto, tutto secondo i piani.
Imposto la sveglia del telefono per le 15.30 , così posso cercare di dormire un po'.
Alle 16 dovrei essere a Madrid .
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Preparo il caffè, sistemo il disordine in cucina e getto gli avanzi degli hamburger che abbiamo
mangiato a pranzo.
Mi muovo un po' nervosamente, sono nervosa in effetti.
Contavo di passare i prossimi tre giorni tra shooting interviste e girare Lcdp5.
Sembra che tutto mi si sia mosso contro, L' universo intero.
Carolina mi ha avvisato che gli Shooting e l'intervista sono saltate , la casa de papel prevede un paio di scene da girare tra 3 giorni .
Ho due giorni liberi completamente. Due giorni in cui non pensare a Maggie sara' tanto più complicato.
Mi dedicherò a Teo, passeremo del tempo insieme, ne abbiamo bisogno. Io ne ho.
Raggiungo la sua stanza dove sta al pc, seguendo le lezioni on Line o studiando in chat con qualche amico.
Mi avvicino alla porta e mi affaccio, trovandolo fisso davanti al monitor.
" Teo ho due giorni liberi, vogliamo fare qualcosa insieme? Shopping, oppure solo andare in giro
per Madrid?"
"Mama non ci sono, andrò da un amico. Abbiamo un compito di gruppo e contiamo di farlo nei prossimi giorni. Mi fermo a dormire li "
" ok Chico "
Chissà se e' vero o come tutti i ragazzi prende la scusa dei compiti per spassarsela, tutti insieme allegramente.
Normalissimo se fosse così e trovo anche sano dire qualche  piccola bugia ai genitori.
Io facevo di peggio, mia mamma chiamo' la polizia perché sono sparita a fare surf senza dirle nulla , ed avevo l'età di Teo.
Lui e' un ragazzo responsabile , non mi da preoccupazioni ma resto vigile, mai perdere il controllo su un adolescente.

Mi rifugio in sala dove Bala dorme sul suo cuscinone mi avvicino per darle una carezza
" e allora restiamo io e te i prossimi giorni. Ce la spassiamo che ne dici? "
Affondo le mani nella sua pelliccia morbida e lei borbotta leccandomi il viso.
Mi viene in mente Maggie, che fa un verso simile e strano quando la mattina, appena sveglia, la sbaciucchio un po'.
Lei si gira da una parte all'altra e colpisce l'aria con la mano, cerca di colpirmi per scansarmi senza riuscirci per via dei riflessi addormentati come lei  in quel momento.
" altri cinque minuti e mi alzo"
E' la sua solita frase, e diventano quindici  alla fine, costantemente.
Neanche a dire avessimo un cartellino da timbrare, i nostri non sono orari disagevoli eppure, anche fosse mezzogiorno, lei si prenderebbe sempre i suoi
" cinque minuti".
Sento una porta sbattere, grido a bassa voce
" Teo!"
Che sta a significare ' devi sempre sbattere le porte? Hanno una maniglia'
Arriva in sala, fa una carezza a bala e si piega per darmi un bacio
" vado mama. "
Ha uno zaino enorme con se ed un contenitore cilindrico, un porta fogli da disegno.
Spero sia indicativo che davvero ha da studiare.
" chiamami tu, quando ti chiamo io non lo sentì
E' sempre silenzioso"
Annuisce ed esce ... sbattendo la porta di casa
" que dices bala? Imparerà mai a non sbattere le porte o e' un caso perso?"

Mentre faccio ancora una coccola al mio cane decido di entrare un po' su Instagram usando il mio cellulare.

La bionda non ha postato nulla ma il suo scudiero si. Apro le storie e vedo uno pseudo diario, un reportage di avvicinamento a Parigi.
Poi alla fine un disegno con una specie di traguardo... "meta raggiunta".
Saranno arrivati a Parigi, staranno passeggiando sugli champ elysee, mano nella mano...magari.

Il citofono suona e mi distoglie da questa romantica, immaginaria rappresentazione.
Mi alzo a malincuore, arrivo al citofono ed apro.
Sicuramente e' Teo, come al solito avrà scordato le chiavi.
Potete far partire la canzone.
Apro la porta e lo aspetto sull'uscio.
Sento un rumore provenire dalla cucina, proprio mentre l'ascensore sta salendo
" Bala!"
Lascio la porta aperta e raggiungo la cucina, dove trovo la lupa che ha fatto cadere il secchio dei rifiuti e sta masticando gli avanzi degli hamburger.
La sgrido e mi avvicino.
Mentre sono piegata su di lei, intenta a sottrarle dalle fauci gli ultimi resti di carne, una voce familiare ed inaspettata mi fa voltare:
" E' così che si accoglie una stupida che si e' fatta sei ore di auto solo per vedere il tuo sorriso?"

la vedo ferma davanti alla porta della cucina, spettinata e con il trolley in una mano.
E mi perdo in quegli occhi verdi, in quei laghi che così tanto mi sono mancati da poter tollerare qualsiasi malinteso, qualsiasi fuga.
Perché per quanto lei fugga ... poi torna sempre a me.
Lei col suo rumore, che senza non ci so piu' stare, perché senza c'è solo silenzio che non riesco
a sopportare.
Perché sebbene ci scontriamo, sebbene non capiamo ancora e forse mai che forma abbiamo, solida, gassosa o liquida ... sebbene sia spiazzata, sebbene neghi, sebbene tutto ...lei sente lo stesso per me.

N y M- NoI 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora