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Le borse sono state adagiate sul letto.
Maggie era completamente intirizzita dal vento freddo che e' sceso su Madrid oggi e  non c'è nulla
di meglio di un bagno caldo per levarne la   spiacevole sensazione di dosso.
L'acqua calda riempié la jacuzzi, lo stesso caldo che circola all' interno del bagno.
Aggiungo le gocce di olio essenziale alla rosa Mosquera all' interno della vasca e l' acqua assume una colore azzurro, simile a a quello dell' oceano indiano.
I nostri cellulari, entrambi in vibrazione, giacciono vicini sul piano bianco che circonda il lavabo di fronte al grande specchio reso opaco dal vapore.
Maggie e' di spalle, leva anelli, orecchìni e orologio depositandoli anch 'essi sul piano.
Si sta sbottonando la camicia.
Mi avvicino a lei raggiungendola, il mio corpo aderisce al suo, le mie mani le sfiorano le spalle aiutandola a farla scivolare giù
"Lascia"
le dico, ho voglia di farlo io.
Spogliarla, prendermene cura come avrei voluto fare senza averne la possibilità durante la sua assenza.
La camicia raggiunge il pavimento lasciando la sua schiena nuda.
Il dorso della mano la carezza lentamente, fino ad arrivare con le dita sui gancetti della chiusura del reggiseno.
Lo slaccio, facendo cadere in terra anch'esso.
Le mie mani scendono più giù, senza fretta... voglio sentire sotto il mio tocco ogni centimetro della sua pelle.
Le  carezzo i fianchi e mei fermo sul suo ventre ...solo un attimo, poi le slaccio la fibbia della cintura , i bottoni del pantalone e faccio scendere giù la zip.
Lei e' abbandonata a me, ai miei gesti in un atto di completa fiducia.
Le mie labbra si poggiano sul suo collo nudo, in un bacio delicato e umido trattengo tra le labbra la sua pelle, liscia e morbida.
"Stai rischiando Naj, potrei abituarmi ad essere viziata "
Mi dice sussurrandomi nell' orecchio mentre tira indietro la testa fino ad adagiarsi sulla mia spalla
"se non te ne andassi in giro per la Spagna "
le rispondo, e' il mio modo per dirle quanto mi e' mancata anche se lei lo sa.
"Girati"
Lentamente si volta verso di me mostrandomi i seni alti e sodi che arrivano a toccare la mia felpa  con i suoi capezzoli eretti.
Scendo sul suo corpo sfiorandolo con le labbra, passo tra i suoi seni e arrivo al suo ventre, la omaggio di un bacio leggero mentre le mie mani fanno scendere in terra i pantaloni ed i suoi slip , che lei scavalca abilmente con i piedi nudi.
Mi fermo solo il tempo di ammirare le sue curve perfette, poi risalgo lentamente facendo il percorso inverso con le labbra, arrivando di nuovo sul suo collo.
Le scostò i capelli lasciando libero il suo orecchio , mi avvicino e le sussurrò con voce bassa
" vieni la vasca e' pronta"
Sono sicura che il mio fiato le arriva caldo, lo vedo perché inarca velocemente la testa indietro come colpita da un colpo di frusta.
Il suo collo esposto e' un richiamo troppo forte per me e lo afferrò tra le mie labbra, la bacio
con voluttà stavolta.
Interrompe il nostro silenzio
" Non entro se non vieni con me"
Non aspetta la mia risposta, già la conosce.

Sento le sue mani carezzarmi il collo per poi agganciare la zip della felpa e farla scendere lentamente fino ad aprirla.
Sono nuda sotto ....i nostri seni si scontrano, i capezzoli turgidi si sfiorano.
La sensazione di piacere arriva diretto nel ventre e tra le mie gambe mentre le sue mani scivolano lungo le spalle e le braccia, accompagnando giù la mia felpa che cade in terra.
Deglutisco.
Le sue mani si fermano lungo i miei fianchi portandomi ancor più verso di lei, sento i nostri corpi aderire l' uno all'altro.
Ora e' lei a poggiare le sue labbra sul mio collo ed ora e' me che un brivido di piacere colpisce, facendo alzare la mia testa e inarcare la schiena.

Le sue dita agganciano l'elastico degli slip portandolo in giù, la sua bocca scorre sui miei seni mentre il suo corpo accompagna le mani in un movimento verso il basso, mi sfila  le mutandine fino al pavimento.
Torna su, passando le labbra sulle gambe e poi sul mio ventre per tornare sul mio collo.
Sento le sue labbra prendere il lobo del mio orecchio e lasciare su di esso la scia umida della sua lingua.
Sento il suo fiato caldo mentre mi sussurra
" Andiamo"
Non so se e' una domanda o un ordine.
Non mi importa, non importa chi conduca il gioco o chi sia inerme .... L' unica cosa che importa è che la voglio, prepotentemente.
E' lei a portarmi nell' acqua, entra per prima senza lasciare la mia mano e, non appena siamo entrambe dentro, mi attira a se in un abbraccio.
Mi stringe, sento le sue mani carezzarmi la schiena nuda, adesso non più leggermente ma con una pressione voluttuosa.
Si muove il mio corpo di vita propria, senza che sia la mente a guidarlo ma il puro istinto volto alla ricerca del piacere.
Allargo le mie gambe e le stringo intorno alla sua vita.
La sua bocca nuovamente si poggia sul mio collo mordendomi piano e poi passando la lingua su di me.
Le mie mani le stringono la schiena  e poi arrivano ai suoi capelli tirandoli leggermente per alzare il suo volto verso di me.
La bacio a labbra aperte, la bacio cercando la sua lingua mentre le nostre bocche si riempiono di noi e sono attraversare dall'acqua che circonda i nostri corpi che oramai si muovono all' unisono.
Le sue mani mi stringono i glutei, io la carezzo tra le gambe con un movimento ritmico che entrambe assecondiamo.
I nostri respiri sono sempre più affannati, più rapidi, più ravvicinati finché non raggiungo l' orgasmo per prima e lei mi segue subito dopo,gemendo

N y M- NoI 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora