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Diretti verso casa, dopo aver lasciato Toga all'Unione dei Villain, la piccola volpe si mise di fianco a me, mani unite dietro la schiena ed occhi curiosi su ciò che la circondava, fermandosi di tanto in tanto su di me.

-Non devi sentirti obbligata

Alle mie parole drizzò le orecchie nella mia direzione, guardandomi appena dal basso, anche se di poco, per poi scuotere velocemente la testa e mostrare un piccolo sorriso riportando l'attenzione avanti a se.

-Mhh non ti preoccupare, non mi sento obbligata..

-Dici? Perché da come ti comporti sembra quasi che tu stai facendo uno sforzo atroce per stare dietro a quel moccioso.

Le mie parole forse uscirono troppo dure dalle mie labbra, così pronto per l'ennesima volta a calmarla dal suo essere terrorizzata mi fermai voltandomi verso di lei, stranamente non fece una piega, anzi, si portò una mano avanti le labbra coprendole con solo le dita, ridacchiando divertita contro di esse.

-Non capisco il motivo di tutta questa preoccupazione, ma grazie comunque.

Dopo quelle parole si voltò verso di me mostrando un sorriso, in quel momento mi accorsi di quanto era realmente cambiata in pochi giorni, ogni momento che passava in nostra compagnia cercava di copiare i nostri comportamenti, capire come adattarsi e sfruttare a modo suo ciò che aveva imparato.
Infondo mi aveva avvisato Kurogiri della loro grande capacità di studiare la situazione, del loro essere creature immensamente sagge e gentili ma allo stesso tempo crudeli e senza pietà contro chi loro ritenevano nemici.

Il suo vuoto però poteva essere un problema, si atteggiava da Villain ma aveva la dolcezza di un Eroe, lei più di chiunque altro meritava quel nome e temevo che prima o poi se ne sarebbe accorta.

-Dabi? Dabi ci sei?

Da quanto tempo mi stava chimando? Agitava la mano avanti al mio volto e smise solo quando vide gli occhi puntarsi dal vuoto a lei, maledizione staccati, sei troppo vicina.
Riuscivo a sentire il suo respiro sulla parte scoperta del mio petto e sul collo, il profumo del suo sapone arrivava fino alle mie narici beandomi di quella fragranza fruttata alla pesca, da qui poi avevo vista completa su praticamente ogni parte del suo corpo.

-La stanchezza ti sta dando alla testa?

Fece quella domanda ridacchiando ancora una volta, per poi allontanarsi nuovamente e camminare di fronte a me, ci misi poco a seguirla, maledicendomi per l'immagine  ormai regnante nella mia testa di lei che, a cavallo sulle mie gambe, mi riempiva di baci il collo, la mascella risalendo fino alle mie labbra. Solo per pochi istanti abbassai lo sguardo verso i miei pantaloni liberando uno sbuffo che, trattenuto per non farmi sentire, si tramutò in un sospiro appena udibile.

Maledetta. Per colpa tua a casa avrò qualcuno da placare mentre tu sarai troppo intenta ad appallottolarti tra le coperte e chiuderti a riccio.

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La mattina seguente ero tranquillo a dormire sul mio letto, privo dei miei vestiti, tenendo solo un paio di boxer grigi e le lenzuola che stavano coprendo solo una gamba. Quella calma era così bella, di sicuro anche la ragazza stava dormendo quindi in casa non volava neanche una mosca, o almeno credevo.
Sentii una porta sbattere, seguito da un vaso rotto e una sedia che si ribalta a terra.

Chi cazzo devo ammazzare?

Mi alzai furioso dal letto e senza neanche degnarmi di vestirmi uscii dalla stanza raggiungendo la fonte di quel baccano, ritrovandomi nella camera della ragazza una Toga che rideva di gusto e Twice che dopo aver frugato nell'armadio di lei se ne correva in giro con parte del suo intimo in testa, ovviamente la piccola volpe aveva il volto tutto rosso, stava giocando a tiro al bersaglio. Piccola, quel bastardo è troppo veloce per essere preso da un cuscino, se proprio devi prenderlo cambia arma.

Tirò il cuscino nel tentativo di prenderlo, lo afferrai poi in tempo visto che aveva praticamente centrato più me che lui, non prima di aver però afferrato per il collo il bastardo stupido, lui si liberò del suo trofeo lanciandolo da qualche parte della stanza mentre lei si inginocchiò sul pavimento vicino al letto, sguardo basso e orecchie tirate indietro. Davvero usava la mia maglia come pigiama? SOLO la mia maglia?

Sembrava così indifesa in quella posa e per non ritrovarmi nella stessa situazione di ieri mi sbrigai a portare gli occhi verso qualcos'altro che non sia la pelle pallida e pura del suo petto o delle sue gambe.

-Voi due che cazzo ci fate qui?

-Non tu che cazzo ci fai qui!

-Twice... è casa mia.

-Oh, sì giusto, Toga tu che cazzo ci fai qui?

Alzai gli occhi al cielo per poi guardare la biondina che mi indicava con una spazzola fra le mani, per poi indicare la ragazza di fianco a lei, ridacchiando divertita.

-Credo che tu ti debba vestire, la tratti come una bambina ma non lo è fidati ha tipo due tet..

Prima che lei terminasse la frase la ragazza afferrò un cuscino da terra e glielo diede in pieno volto, facendola crollare sul letto, però la pazzoide si mise a ridere.
Fidati Toga, non serviva che me lo dicevi tu, ma è meglio per entrambi se io continuo a vederla come una bambina.

Tornai da loro solo dopo che, con il permesso del volpino da compagnia, eravamo tutti quanti vestiti, il rossore sulle sue guance stava mano a mano scomparendo mentre si faceva pettinare i capelli da Toga, e questa sembrava divertirsi, soprattutto quando per sbaglio le accarezzava le orecchie.
Ogni volta che accadeva lei chiudeva gli occhi come rilassata per poi muoverle appena come per farla smettere, ma ovviamente la stronza ci tornava di proposito.

Allora non le dava fastidio, era piacevole ma non voleva che qualcuno lo facesse, forse lo stesso vale per la sua coda. Bhe di certo bisognava fare attenzione a dove ci si metteva seduti quando si era con lei, altrimenti te la ritrovavi con il suo sguardo da assassino puntato contro, solo che pareva più una bambina offesa.

-Che si fa oggi?

-È il mio giorno libero quindi nulla

-Ti sbagli, è il nostro giorno libero!

Toga si abbassò con il petto contro la schiena della ragazza, le prese il volto fra le mani e puntó il suo sguardo verso di me, era confusa, ed era anche una bella vista se solo la faccia di Toga non si fosse immischiata mettendosi vicino al suo, guancia contro guancia, con il classico sorriso da pazzoide che aveva.

-Perché non la portiamo fuori stasera? Intendo a divertirsi, a fare un giro, cose così.

Puntai gi occhi sulla bionda, poi verso la ragazza proprio di fianco a lei, infine sospirai e feci spallucce alzando le mani in segno di resa. In tutto ciò Twice era steso a terra a leggere una qualche rivista, dove diavolo l'aveva presa?

Avrei approfittato della serata per cercare qualcuno con cui sfogare tutto ciò che in realtà desideravo fare a lei.

Sono così ridicolo.

Only Mine - DabiXReader COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora