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Abbiamo bussato tre volte alla porta del nostro capo prima che questo si decidesse ad aprirla, facendoci entrare nel suo ufficio poco dopo, ordinandoci di chiudere la porta alle nostre spalle.

Vayne rimase fuori, infondo con questa storia non ci entrava nulla quindi era giusto così, anche se sapevo si sarebbe messo ad origliare con la testa attaccata alla superficie liscia della porta.

La ragazza invece si staccò da me quando, per puro caso, una delle colleghe della rossa venne di fronte la mia figura, appoggiandosi con le mani alle mie spalle e lasciandomi un bacio all'angolo della bocca prima di andarsene. Si era incazzata, dinuovo, questa volta non stava fingendo di essere la fidanzatina gelosa.

In questo preciso istante potevo rischiare la vita anche solo con un semplice sospiro.

-Oh Dabi, T/N, vi aspettavo..mettetevi pure comodi.

L'uomo si mise seduto sulla sua poltrona in pelle, grande due volte lui, poi slittò con gli occhi da me alla ragazza e viceversa. Nascose un sorrisetto unendo le mani avanti la bocca e poggiando i gomiti sulla scrivania.

-Sei stata brava oggi, non intendo solamente nello spettacolino, quello basta imparare la coreografia e tutti ne son capaci...io intendo come hai sistemato quel tipo. Wow davvero, dovrei assumere te come buttafuori.

Si fece sfuggire una risata, ma lei non rispose, non mostrava neanche un briciolo di attenzione verso le parole che le stavano rivolgendo.

-Cosa succede? Qualcuno ti ha fatto arrabbiare mhh?

Chiese l'uomo notando come rimanesse composta, immersa nei suoi pensieri con lo sguardo fisso su una delle scartoffie che riempivano la scrivania dell'altro.

Lei scosse la testa velocemente in segno di negazione, nonostante lo si vedeva dalle lame avvelenate che mi scagliava contro al posto dei suoi soliti sguardi che si, era arrabbiata ed anche tanto con il sottoscritto.

Anche se io non avevo fatto nulla.

-Tornando al tuo lavoro, direi che hai passato alla perfezione il primo giorno di prova, per me non ci sono problemi e le ragazze sono felici di averti nel gruppo assieme a loro. Cosa ne pensi? Vuoi unirti a noi? Magari così tieni d'occhio questa persona che ti ha fatto arrabbiare e se serve hai il mio permesso di prenderla a pugni

Disse le ultime parole guardandomi, facendomi alzare gli occhi al cielo in un sospiro rassegnato, lei al contrario gli mostrò un sorriso gentile annuendo alla sua proposta, nel mentre guardava lui però alzò una mano verso di me dandomi un pugno sul braccio.

Lo sapevo. Passo sempre per il cattivo alla fine.

Dopo essersi fatto due risate ci fece cenno di poter lasciare la stanza, una volta che la ragazza uscì dall'ufficio mi posò una mano sulla spalla, quando si era alzato dalla sua poltrona scusa?

-Attento a ciò che fai Dabi, lei non è come quelle che frequenti di solito, lo sai vero?

-Non capisco cosa intende dire..

Mi voltai verso di lui, mormorando quelle parole, prima di voltarmi ad osservare la piccola volpe intenta ad aspettarmi vicino la figura di Vayne, stranamente lui non sembrava provarci e lei aspettava pazientemente. Accanto a loro poi arrivarono Toga, Twice, Kurogiri e quel Tomura.

-Ho avuto anch'io la tua età, so cosa accade durante i turni di pausa, solo che lei non sembra tipo da una botta e via, altrimenti non sarebbe così arrabbiata con te.

-Dove vuole arrivare signore?

-Intendo dire che lei è ormai cotta di te e non se ne rende conto, ma se per te non è nient'altro che un oggetto allora conviene che metti in chiaro le cose o quando crollerà non si rialzerà tanto facilmente.

-Nah si sta sbagliando, si fidi, lei è già a conoscenza del mio non volere stringere legami affettivi, e poi si sente solo in debito. Possiamo dire che l'uno sfrutta l'altro.

-Si, Kurogiri mi ha raccontato un paio di cose, ma da come vi vedono gli altri date tutt'altra impressione di ciò che credete di essere realmente. Quindi smettetela di mentirvi a vicenda e mettete le cose in chiaro. Meno tempo impiegate a farlo e meno dolore proverete. Lo dico per voi, lo sai che da quando iniziare a lavorare qui siete come dei figli.

Lo guardai ed annuii appena, per poi voltargli le spalle ed andarmene verso i due che mi stavano aspettando.

Lei, cotta di me? Ma figuriamoci, è solo uno stupido patto che abbiamo stretto per gioco, non credo sia così folle da desiderare qualcosa che sa già di non poter avere oltre un certo limite.

-Ecco la mia T/N chaaaaan! Sei stata un mito a prendere a pugni quel tipo, un vero fulmine!

Toga imitava i ganci di un pugile contro il braccio di Twice mentre Shigaraki iniziava a strapparsi la pelle del collo con le dita, probabilmente una delle bariste deve aver commentato il suo essere trasandato e questo lo ha fatto inferocire.

Quelle oche in effetti non sanno mai tenere la bocca chiusa, se poi scoprissero che lui è il leader dell'Unione dei Villain allora inizierebbero a graziarselo solo per fare 'carriera' ed avere qualcuno da comandare.

-Smettila, ti stai facendo male..

La ragazza volpe afferrò i polsi del celestino, staccandogli la mano dal suo collo e scuotendo velocemente la testa, non capivo tutta questa preoccupazione nei confronti di quel dannato, lui poi sembrava accontentarla cedendo al suo sguardo così dolce ed innocente.

-Dobbiamo tornare al covo, abbiamo un ospite da presentarvi ad entrambi visto che durante il suo 'colloquio' eravate qui a lavorare.

Dopo essersi liberato dalla dolce presa della ragazza Tomura mormorò quelle parole, avviandosi assieme a Kurogiri verso l'uscita del locale.

Inutile dire che uno dopo l'altro tutti lo seguirono, compresa T/N, le camminai dietro e per qualche assurdo motivo lei era ancora una volta al centro dei miei pensieri, in quel preciso istante però erano le parole del capo che mi rimbombavano nella testa al ritmo dei suoi tacchi che calpestavano il terreno.

"Devi mettere in chiaro le cose"

Ti sembra facile chiarire qualcosa che è già un bel casino di suo, come se non bastasse poi il suo modo di comportarsi, delle volte era praticamente un enigma.

Una volta dolce e tenera, desiderosa di attenzioni, addormentandosi sotto il tocco leggero delle mie dita che le pettinavano i capelli.

Un'altra volta invece diventava così sicura di sé da prendere lei l'iniziativa finendo sotto le coperte per suo ordine.

Altre volte ancora poi sembrava così distante, come se sapesse che io ero un pericolo per lei, che potevo farle del male e probabilmente l'aver finto di essere la mia ragazza a causa di un mio capriccio egoista le ha solo amplificato questo dolore.

Tutto perché non riesco ad accettare il pensiero di lasciarla a qualcuno migliore di me.

Only Mine - DabiXReader COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora