Fifteen

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Il giorno dopo a scuola c'era decisamente fermento. E non era fermento per le vacanze estive che ormai erano il centro di tutti i pensieri degli studenti - nonostante mancassero ancora quattro mesi buoni - ma ciò che aveva generato tanto scompiglio era tutt'altro.

Tae e Jungkook camminavano fianco a fianco, l'uno con il proprio zaino e l'altro in giacca e cravatta, ma ormai avevano accettato tutti che i due si conoscessero e fossero amici. 

"Sakura ha dormito da quando siamo tornati a casa a stamattina."

"Scherzi spero."

"Nono, sono serio: non so cosa tu abbia messo in quel thè, ma ha fatto da sonnifero: me ne devi dare un po'."

Tae si voltò verso l'altro e si accorse che lo ascoltava a malapena.

"Comunque Kookie, hai delle terribili occhiaie, sicuro vada tutto bene?"

Jungkook si irrigidì, ma per fortuna il discorso cadde subito: Tae, tutto stava guardando, meno che dove mettesse i piedi e in un attimo era a terra.

Jungkook si chinò su di lui per darglo una mano e per far si che il ragazzo potesse rimettersi in piedu dopo la colluttazione sfortunata.

"Ma guarda dove vai, stonato!" gli disse una voce di ragazza, probabilmente quella a cui apparteneva la schiena contro cui si era schiantato. Il ragazzo bofonchiò alcune scuse e nel frattempo accettò la mano di Jungkook, il quale si proponeva di tirarlo su.

"Ma perchè tutte a me!?" gli chiese sussurrando Tae, mentre però Jungkook nemmeno guardava lui.

"Non ti preoccupare, Tae. Guarda." e indicò con il mento davanti a loro.

Tutto ciò che si poteva vedere era un mare di schiene: tanti studenti e professori che facevano un cerchio attorno a qualcosa.

Tae pensò a cosa potesse essere e l'unica cosa che gli venne in mente era che questa era la tipica situazione che si creava quando c'era una rissa, tuttavia escluse subito questa possibilità dato che c'era abbastanza silenzio.

Uno dei professori in mezzo alla calca, che la squadrava per fare attenzione che nessuno si facesse del male si voltò e notò Jungkook: "Ragazzo, vieni qui."

Jungkook saltò sull'attenti alle parole del professore: "Si Mr. Moon. - e un attimo dopo sorrise a Tae, finalmente con un viso che Tae trovava rassicurante - Scusa Tae, ci vediamo dopo." E cominciò ad affrettarsi verso il professore, però Tae fu rapido ad aggrapparsi alla manica della sua felpa.
"Nono, aspetta, credo di poter venire con te."
Jungkook annuì in direzione del ragazzo.

I due si avvicinarono al cerchio. 
Mentre si dirigevano verso di lui, il prof parlò loro di nuovo: "Ragazzo, ti devo affidare un compito che devi svolgere in modo professionale."

Nel frattempo giunsero alla schiera e si affacciarono. Almeno Jungkook che torreggiava sugli altri studenti, grazie alla sua altezza potè vedere subito cosa ci fosse, ma lo stesso non si poteva dire di Tae, il quale saltellava per cercare di trovare anche solo uno sprazzo.

Tae guardò speranzoso il più alto. Jungkook sgranò gli occhi. Finalmente, una ragazza di spostò e lasciò la strada libera a Taehyung.

"Ragazzo, ti devi liberare di lui."

E fu così che Jungkook uscì da scuola con le braccia tese in avanti, il più lontano possibile dal proprio corpo e dalla giacca, poichè aveva per le mani un cucciolo di Golden retriever. Oddio, in realtà tanto cucciolo non era, e lo si notava decisamente dal suo peso e dalle dimensioni, ma certo un ragazzo molto poco interessato al tipo di cane non ne notava le differenze.

"Kookie, guardagli il musetto: non puoi continuare a tenerlo come se fosse un appestato!"

"Già, infatti. Anche peggio: è un appulciato."

Save me : TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora