Jungkook uscì dall'acqua perfettamente fradicio e arrancò sulla sabbia rovente fino al loro ombrellone, dove trovò Taehyung, intento a leggere qualcosa con un bel cocktail in mano e il piacevole venticello tra la paglia dell'ombrellone.
Troppo pacifico.
Jungkook si scotolò dall'acqua direttamente su Tae, e, come se avesse appena ricevuto un invito a nozze, il simpaticone di un Cane fece lo stesso, con effetti decisamente più catastrofici.
"Kookie!" Tae si scostò di scatto, con una faccia tra l'irritato e il divertito.
Jungkook si abbassò al suo livello ad un soffio dal suo viso e lì si fermò. E gli tolse i grossi occhiali da sole, mentre sollevava un sopracciglio.
Tae lo lasciò fare. Jungkook fece un mezzo sorrisetto; Tae gli fece la lunguaccia.
"Non posso crederci di essere qui con te."
"Sono qui con te."
"Si Kook, l'hai detto un centinaio di volte. Però si, siamo qui." rispose Taehyung senza guardarlo.
"È solo che non mi sembra vero. Non mi sembra di meritare tutto ciò." si spiegò Jungkook, anche lui guardando nel sole.
"Che vuol dire?"
"Non so. - e si voltò a guardare Tae, accorgendosi che il ragazzo aveva già il volto verso di lui. - Solo che se non fosse stato per la nonna, noi non saremmo qui ora."
Tae distolse lo sguardo, tornando a puntarlo verso il cielo, a bruciarsi dolcemente le retine con l'accogliente calore del sole: "Credo che saremmo qui lo stesso."
Jungkook aggrottò le sopracciglia, pur senza dire nulla a parole.
"Intendo dire che noi saremmo stati comunque insieme, eravamo destinati ad essere insieme qui." Jungkook sorrise. E Tae continuò: "Certamente abbiamo molto per cui ringraziare tutti coloro che ci sono attorno: la nonna, la mamma, Sakura e i nostri amici."
"Anche i prof in un certo qual modo e p... - fu interrotto da un abbaiare forte - e Cane anche tu, certo."
Si voltò per cogliere il sorriso dolce e rilassato sul volto del ragazzo, mentre lui guardava il mare.
"E, Tae, anche mio padre. E la mamma. Anche loro, anzi, forse loro in particolare."
Jungkook attese la risposta di Taehyung, ma questa non arrivò subito.
"Sai, noi siamo una somma di tutte le esperienze che viviamo, la nostre passioni, i nostri pensieri e desideri, ma sicuramente siamo anche una somma delle persone che abbiamo incontrato. Siamo un po' di ciascuno di loro, e per questo non potrei mai lasciare fuori i miei genitori. Io sono un po' anche loro. Per questo dicevo che non mi sembra reale essere qui, non mi sembra mio, come se stessi vivendo una delle parti che mi compongono, una delle parti non mie e che fanno me. Per questo non posso non essere riconoscente ai miei, perchè sono i miei genitori e io vorrò sempre bene loro: la mia mamma e il mio papà.""E anche il mio."
Jungkook annuì. Condividevano lo stesso fardello, ma condividevano lo stesso amore nel petto, lo stesso cuore grande pronto ad accogliere e lo stesso indomito coraggio per affrontare e cercare il meglio dalla vita.
Jungkook si perse negli occhi di Taehyung, e vi trovò null'altro che Pace.
Taehyung attraversò la strada prima di una grande macchinona argentata. Avrebbe potuto aspettare qualche secondo, e avrebbe avuto la strada tutta per sè, ma il brivido di correre da un lato all'altro era troppo.
E poi, dall'altro lato, davanti alla panchina di pietra ingrigita di smog, beh, c'era Jungkook ad attenderlo con una mano alzata e un sorriso brillante solo per lui.
Ma questo è solo l'inizio di una grande avventura, la vita.

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Save me : Taekook
Novela Juvenil"Ci hai messo un po'..." Jungkook cercava di riprendere fiato: "Per quanto io possa fare tardi, arriverò sempre."