Taehyung prese a piangere e tremare terribilmente.
Jungkook gli fece cenno di stare lì fermo e si avvicinò.
Era lei, inevitabilmente.
Sakura giaceva con gli occhi chiusi e aveva il bavero del cappotto sporco di una larga macchia rossa nella parte posteriore.
Jungkook le toccò il collo, e lei si mosse appena. Lui tirò un sospiro di sollievo: si muoveva, quindi era viva.
Poi pensò che poteva essere stata la sua impressione, quindi le toccò il collo per avere la certezza scientifica: il suo cuore batteva forte e regolare.
"Taehyung, Tae! È viva! È viva!" urlò in direzione dell'ingresso del vicoletto.
Taehyung prima con passo tremante, poi sempre più di corsa, raggiunse i due. In quel momento Sakura si stava muovendo tantissimo."Sakura, Sakura forza sveglia." le disse dolcemente il suo fratellone con voce estremamente spezzata.
"Cos'è tutto questo rumore? Fratellone?" chiese la piccola con voce tremante.
"Oh Sakura nulla, nulla…" e l'aiutò a rimettersi seduta, mentre l'abbracciava forte.
Jungkook pensò che la cosa adatta da fare sarebbe stata allontanarsi e questo fece, dirigendosi verso l'imbocco del vicolo. Il cielo era completamente buio ora, e spuntava già qualche timida stella tra le più luminose, le uniche che l'illuminazione cittadina non riusciva ad uccidere.
Jungkook li sentì ancora prima di vederli.
Bottiglie di vetro urtate tra loro, urla di ubriachi che lo erano solo per metà: l'altra metà era puramente anima di malviventi. Stava già per richiamare all'attenzione Tae e Sakura, ma poi li vide. Sei figuri stavano in quel momento entrando nel vicoletto.
Jungkook fece istintivamente un passo indietro, piazzandosi nel mezzo del vicolo e immobilizzandosi, come se avesse potuto diventare invisibile.
Almeno, se avessero voluto avvicinarsi a Tae e Sakura, sarebbero prima dovuti passare sul suo cadavere.
"Ma bene bene, cosa abbiamo qui?" disse uno di loro, un signore grasso e dalla disgustosa barbetta bianca lurida.
Teneva un braccio attorno al collo di un altro e nella mano libera stringeva una bottiglia di vetro di birra mezza vuota, probabilmente solo l'ultima di una lunga serie.Jungkook vide con la coda dell'occhio che Tae aveva fatto alzare Sakura e la teneva appena dietro di lui.
"Fratellone, fratellone lui è l'uomo che mi ha presa." Probabilmente la ragazzina aveva come intento il sussurrarlo soltanto, ma il risultato fu che tutti lo sentirono.
L'uomo disgustoso si staccò dall'altro e indicò con la bottiglia in direzione della ragazzina: "L'avete trovata eh? E io che volevo farla diventare una prostituta. Sarebbe stata molto bellina, non è vero, piccola?"
Lei tremò un po', mentre Tae si slanciò in avanti, con l'idea di colpire l'uomo: "Lurido verme!"
Jungkook lo bloccò con un solo braccio. Se c'era qualcosa in cui era sicuramente più bravo di Tae, era questo tipo di situazione.
"Tae, stai calmo. Non agire d'impulso, per il nostro bene."
Sentite queste parole, Tae si tranquillizzò, guardando direttamente negli occhi Jungkook: terrore, apprensione, coraggio.Tae smise di lottare, ma ben presto il suo sguardo si fissò su uno degli altri uomini, uno muscoloso e con delle enormi cicatrici su tutto il viso e un berretto logoro che gli lasciava scoperte le orecchie: "Ragazzini, vi lasciamo la bambina, ma sapete che dovete darci in cambio." E sollevò indice e pollice davanti al viso sfregandoli appena. Denaro, questo volevano.
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Save me : Taekook
Teen Fiction"Ci hai messo un po'..." Jungkook cercava di riprendere fiato: "Per quanto io possa fare tardi, arriverò sempre."