19 CAPITOLO

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...

Mi ritrovo in un bosco, da sola

Io: beh, meglio di così non potrebbe andare

Vedo Martinus correre felice nel prato

Io: che cazzo è diventato? Giorgie?
Tinus: Niky.. Vieni da me

Si sporge da dietro un albero, ok, adesso è nudo.
Bene

Io: ok.. Arrivo

Sembra andare tutto bene, sarà un sogno normale, magari una bella scopata come prima, sperando di non svegliarmi

Tinus: muoviti!

Dice divertito e io lo seguo, vedo Isac e Jonathan nudi e una bambina molto simile a me, anche lei senza vestiti

Tinus: non ti ho presentato Melissea

Non mi serve un diploma per sapere chi sia, mando giù il groppo che si è formato nella mia gola

Tinus: lei è..
Io: lo so
Tinus: allora capirai il gioco che vogliamo fare
Io: no, cosa?
Melissea: mi hai tolto la vita
Io: non volev..
Melissea: non mi importa! Voglio vendetta! Voglio la tua vita. Non ti sei pentita abbastanza, ora se non vorrai perdere la tua famiglia dovrai fare ciò che feci l'ultima volta, ma molto più profondo, l'altra volta non ti sei impegnata abbastanza
Io: no! Ho.. Ho promesso a Martinus che non l'avrei fatto e non lo farò

La bambina passa una lametta a Tinus che mi guarda sorridendo come fosse impazzito e si procura un tagli alquanto grave, grida dal dolore

Io: fermo!

Gli ordino, ma quando cerco di avvicinarmi ottengo uno schiaffo in pieno viso e passa la lametta a Jonathan

Io: FERMI! Va bene, ma voi smettetela. Datemi quella merda!

Me la danno, i miei vestiti scompaiono, dopo un primo taglio lento, profondo e doloroso ho bisogno di un'attimo per riprendere le forse

Melissea: sei troppo lenta!

Me ne procuro un'altro

Melissea: no! No! No! Aiutatela.

Martinus, Isac e Jonathan mi circondano e proprio mentre sento i loro corpi saltarmi addosso mi sveglio in un bagno di sudore

Io: porca puttana!

Dico cercando di non farmi sentire, scendo dal divano e vado in bagno con le mie cose, ho bisogno di una fottuta doccia.

Fisso la vasca ripensando a ciò che feci lì dentro e quasi ricasco in un momento di tristezza.

Mi alzo in piedi e mi guardo allo specchio

Io: adesso tu mi ascolti. Devi resistere, perché l'hai promesso a Martinus, ora entra in quella fottuta vasca, ti lavi e torni a dormire

Faccio come mi sono imposta di fare, ma invece che andare a dormire da sola vado in camera di Martinus, mi siedo accanto a lui e gli picchietto con il dito sulla spalla, dato che non mi calcola, lo rifaccio

Tinus: Isac hai fatto di nuovo un incubo?

Mi chiede con la faccia ancora sul cuscino

Io: non sono Isac

Dico a bassa voce, lui gira la testa e mi guarda

Tinus: come mai sei qui?
Io: per lo stesso motivo per cui sarebbe venuto Isac.. Posso dormire con te?
Tinus: no.. Te l'ho solo proposto mille volte, certo che puoi

Mi sdraio accanto al suo corpo e lui mi abbraccia

Tinus: vuoi parlarmi dell'incubo?

Coscienza: tu e i bambini nudi che mi volevate costringere ad ammazzarmi, insieme alla nostra figlia morta

Io: no, non era nulla di che, mi ha solo turbato un po' e non me la sentivo più di rimanere da sola
Tinus: va bene

Mi accarezza la guancia e mi addormento molto velocemente e grazie a dio senza fare altri incubi.

Mi sveglio e Martinus non è più vicino a me, dovrei prendere l'antidepressivo, ma ultimamente le cose stanno andando bene e voglio provare a godermi le giornate senza impasticcarmi con quella merda, quindi scendo subito a fare colazione

come mi sono rinnamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora