2 CAPITOLO

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Dopo pochissimo arrivano i miei genitori e i miei fratelli

Mac: ho portato Jackson così i bambini possono giocare con lui
Io: grazie
Papà: se volete li portiamo al parco
Io: sarebbe meglio, non so come la prenderà Nicole quando si sveglierà
Anne: perché?
Io: abbiamo perso la bambina
Anne: oddio, mi spiace

Mi abbraccia con le lacrime agli occhi

Io: penso che sarà più difficile per Nicole..

Sento dei gemiti di dolore dalla stanza

Io: bambini andate dai nonni

Loro escono dalla stanza e io socchiudo la porta per poter stare da solo con lei

Io: hei..

Dico piano mentre le accarezzo la mano

Niky: dove siamo?
Io: siamo in ospedale
Niky: perché?.. Oddio.. L'incidente! Dove sono i bambini?!

Dice agitandosi

Io: calma, stanno bene, sono con mio padre

Lei si rilassa e si mette una mano sulla pancia

Niky: dai, aiutami, così torniamo a casa

Quando si stava per alzare grida dal dolore

Io: amore che succede?

Solo ora noto che ha il braccio ingessato e a quando pare non sono l'unico a essermene accorto adesso

Dottoressa: tutto bene? Si è svegliata noto
Niky: si, posso andare a casa?
Dottoressa: certo, abbiamo già fatto tutti gli esami mentre era senza sensi, le abbiamo dovuto somministrare dei sedativi, comunque si, può uscire
Niky: grazie, devo mangiare, la bambina avrà fame quasi quanto me
Dottoressa: signora, mi spiace dirglielo, ma.. Ha perso il feto

Nicole scoppia a piangere e io la abbraccio

Niky: torniamo a casa..

Dice dopo pochissimo, le do la sua borsa, prende degli occhiali da sole, se li mette e andiamo verso il parcheggio

Niky: scusami..

Dice tirando su col naso

Io: ma di cosa?
Niky: ho perso la bambina, è colpa mia..
Io: no
Niky: si, avevo la stupida voglia di mangiare un fottuto panino del mc, se non fossi stata così stupida
Io: smettila subito, non è colpa tua
Niky: certo. Come no
Io: smettila, te hai tutto il diritto di poter andare dove vuoi che poi ci siano anche altri coglioni in per strada non è colpa tua
Niky: ma se io non avessi voluto andare al mc a quest'ora non ci sarebbe stato un'incidente e avresti avuto la bambina che sognavi tanto di avere

Dice mentre saliamo in macchina

Io: poteva andare peggio
Niky: si, è vero, ma..
Io: no, basta ma. Non ci sono ma, non è colpa tua

*tre mesi dopo*

Nicole si sta sempre di più allontanando da me e dai bambini, ha pure tentato il suicidio ben tre volte, ora è sotto osservazione in una clinica.

Per i bambini è sempre strano andarla a trovare perché la riempiono di antidepressivi, sembra una drogata, risponde in modo sconnesso, però ultimamente sembra essere migliorata.

Oggi il dottore dovrebbe dirmi se può tornare a casa o no.

Per quanto mi renta più tranquillo saperla a casa, resto lo stesso con l'ansia che possa rifare una cazzata, sono sempre stato io a trovarla senza sensi, finché ha provato a morire tramite farmaci o alcolici era anche solo accettabile perché bastava una lavanda gastrica ed era come se nulla fosse successo.

Ma quando la trovai in vasca con una lametta in mano e tutto il sangue attorno a lei, ho capito che era arrivata al culmine, ha ancora tutti i segni delle ferite

Segretaria: signore, il dottore può riceverla

Mi dice la segretaria risvegliandomi dai pensieri

Io: grazie

Dico alzandomi ed entrando nell'ufficio dello psichiatra di Nicole

Dottore: buongiorno
Io: buongiorno

Dico sedendomi davanti a lui

come mi sono rinnamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora