🔴22 CAPITOLO

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Martinus mi tira su la maglia e mi guarda un'attimo ciò che prima era solito vedere, d'estate dormivo spesso in intimo perché faceva troppo caldo.

Mi alzo da lui e mi tiro giù pian piano i pantaloni, lui mi prende per i fianchi e mi tira sul letto

Tinus: non resisto

Mi slaccia il reggiseno e prende il mio seno tra le sue mani e con la sua lingua gioca con i miei capezzoli e io ansimo, per quanto ormai ci siano state parecchie bocce a ciucciare proprio in questo punto, quella di Martinus è la migliore.

Si stacca un'attimo per prendere fiato, io lo astringo ad alzarsi dal letto e gli tolgo i pantaloni, mi abbasso e gli prendo il cazzo in mano, inizio a muoverla, poi appena avvicino le mie labbra all'inguine di Martinus lui mi raccoglie i capelli e spinge la testa per andare molto più affondo.

Mi viene in bocca, il sapore di lui mi mancava, anche se in realtà mi mancava tutto di lui

Mi dice di sdraiarmi sul letto e io lo faccio

Mi fa divaricare le gambe e ci infila la testa in mezzo, sento le sue dita giocare con gli orli delle mutande per poi farle scendere lentamente, quando non sono più d'intralcio avvicina la sua bocca e lecca nel mio punto debole.

Inizio ad ansimare e quando le sue dita entrano dentro di me, mi aggrappo alle lenzuola, vengo dopo poco

Lui si lecca le dita e gli angoli della bocca.

Io mi alzo con ancora le gambe tremanti e lo spingo sul letto, mi metto a cavalcioni su di lui, lo faccio entrare e inizio a cavalcarlo, si ferma poco prima che veniamo, mi inizia a baciare e mi fa sdraiare, entra dentro e va subito fino a infondo, io tiro indietro la testa

Tinus pov

Il suo collo è così invitante, le cingo il collo con una mia mano destra, non perché mi piaccia farlo o voglio strozzarla per qualcosa che abbia a che fare con il momento, bensì perché voglio sentire il suo cuore velocizzare il battito a ogni spinta che ci avvicina sempre di più all'orgasmo.

Io vengo prima di lei, ma dato che le voglio far provare tutto il piacere che non ci siamo concessi in mesi di divisione mi faccio largo dentro lei finche non viene

Niky: mi ero quasi dimenticata come fosse la sensazione di fare l'amore con qualcuno che ami che perlopiù è ben dotato
Io: hai detto che mi ami e che sono ben dotato?
Niky: provami il contrario
Io: del fatto che sono ben dotato o che mi ami?
Niky: entrambe

La abbraccio e lei mi bacia

Niky: comunque potresti essere la mia medicina 

Appoggia la testa sul mio petto e le accarezzo i capelli

Io: che tipo di medicina?
Niky: per il mal di gola.. Dai, per cosa vuoi che mi serva?
Io: e come mai sarei il tuo ansiolitico?
Niky: beh, in realtà volevo dire che sei il mio antidepressivo perché mi rendi felice

Sorrido

Io: io non necessito di antidepressivi, ma te mi rendi felice e senza di te mi sono sentito come se necessitassi di trovarti e riaverti mia, forse per questo non sono riuscito a dimenticarmi di te
Niky: io mi chiedo come hai fatto a non lasciarmi dopo tutte quelle volte che mi hai visto in uno stato di semi coscienza dentro quella sottospecie di cella dove stavo
Io: in realtà non riuscivo a venire a vederti in quello stato certe volte, quando mi chiamavano e mi dicevano che eri come ricascata e ti avevano dovuto aumentare la dose non venivo a trovarti io, mandavo Marcus perché se fossi venuto io ti avrei portata via da li rischiando pure che tu facessi una minchiata
Niky: voglio dimenticarmi ciò che è successo, ma penso di avere troppa memoria per poterlo fare
Io: ti aiuterò a creare nuovi ricordi, migliori che sovrasteranno quel periodo di merda che hai passato
Niky: grazie, ti amo, non riesco a concepire come hai fatto a perdonarmi tutto ciò che ho fatto
Io: non ti ho ancora perdonato, ti perdonerò quando ti metterò l'anello al dito
Niky: fallo!

come mi sono rinnamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora