ad ogni parola i suoi occhi si allargavano sempre di più e il respiro iniziava a farsi irregolare mentre stringeva con tutta la forza che aveva le coperte accanto a sé. tirò il telefono a terra causando un forte rumore e lo sparpagliarsi di diversi pezzi taglienti al suolo, resse la testa tra le mani stringendo le ciocche talmente forte da farsi male.
stava avendo un attacco di panico
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8/02/Aa
caro diario,
oggi è stato un'altro semplicissimo giorno a casa, noioso ma allo stesso tempo sempre pieno di avventure con il solito jungwoo che in un modo o nell'altro prova ancora a farmi ridere e divertire. devo ammettere che è veramente una persona scherzosa, nonostante riesca a essere serio quando deve, può sembrare anche un comico in certe situazioni spezzando la monotonia e la noia che spesso viene a crearsi dentro queste quattro mura.
riguardo a jaehyun... dopo quella sera in cui jungwoo è mancato non abbiamo più avuto una reale conversazione è fortunatamente non l'ho più visto in quello stato di panico che si era presentato quando mi ha fatto la proposta di portare alla polizia gli scagnozzi di mio padre.
però oggi per la prima volta sono riuscita a vederlo indifeso, era carino
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l'arma da fuoco che solitamente jaehyun teneva all'interno del cassetto in camera sua quel giorno era messa in bella vista su un davanzale del salotto dato che in poco tempo lui sarebbe dovuto uscire per 'sbrigare una commissione'. lui era in camera sua a prepararsi mentre qualcuno bussò alla porta in modo quasi violento. "c'è qualcuno in casa?" lei si alzò dal divano per poi guardare chi era dallo spioncino prima di girarsi frettolosamente verso jungwoo "la polizia" a quel sussurro il carota si alzò di colpo prendendo la pistola e portandola in un qualche posto non visibile mentre lei apriva la porta con nonchalance cercando di recitare al meglio la parte di una persona che non ha niente da nascondere. "salve" l'agente si guardò intorno mentre jungwoo si dirigeva verso l'ingresso "come possiamo aiutarla?" il ragazzo assunse un'espressione seria sospirando per calmare l'ansia mentre fece accomodare il poliziotto curioso in salotto.
jaehyun, appena arrivato alle scale, sentì delle voci decidendo quindi di scendere un pochino più cautamente, appena arrivato alla porta l'agente lo notò "e lui chi è?" il castano si pietrificò sul posto spingendo il coltello che aveva nella tasca ancora più all'interno nell'indumento, jungwoo si girò sorridendogli "un'amico, stava giusto per andarsene" jaehyun semplicemente annuì per poi avvicinarsi al divano in cui i suoi due coinquilini erano seduti. l'uomo di mezza età lo guardò dalla testa ai piedi per poi rivolgergli un sorriso freddo e chinarsi leggermente mentre jaehyun fece lo stesso nascondendo poi in modo discreto parte del suo corpo dietro all'amico.
"sono quì perché siamo stati informati della scomparsa di una ragazza, sospettiamo di rapimento e stiamo cercando informazioni. chi è il proprietario della casa qui?" il poliziotto finalmente arrivò al sodo e jungwoo rispose "io" gli sorrise mentre l'uomo di fronte a lui lo guardava scettico "nome e cognome per favore" jungwoo sospirò "jung yoon-oh" l'agente lo guardò per poi controllare il foglio che aveva in mano annuendo leggermente "e lei?" indicò la ragazza "lei chi è" il carota si affrettò a rispondere mentre jaehyun guardava la scena stringendo segretamente la maglia del più piccolo "la mia ragazza, viviamo insieme da qualche mese ormai" la guardia annuì sospirando "vorrei fare un controllo veloce per tutta casa"
jungwoo lo guardò con occhi leggermente arrabbiati pensando a cosa dire, lei guardò entrambi, prima la faccia del suo amico accanto a lei, poi il viso di jaehyun: aveva lo sguardo rivolto verso la mano di lei intrecciata a quella di jungwoo con un'espressione persa che lei ormai aveva imparato a conoscere, notò come la mano del più grande stringeva la stoffa della maglia chiara del suo amico facendola sorridere leggermente "agente, dovrebbe avere un mandato per questo" improvvisamente lei parlò "la legge non vale solo per noi, vale anche per lei. collaboreremo con le indagini quando lei sarà legalmente autorizzato ad irrompere in casa nostra e frugare tra le nostre cose. ora può andarsene, credo lei abbia avuto già abbastanza informazioni personali" i tre uomini in quella stanza la guardarono. i due coinquilini con stupore mentre l'agente quasi frustrato "ragazzina se parli in questo modo puoi diventare una sospettata" lei sospirò per poi ridacchiare "studio giurisprudenza so benissimo cosa posso diventare o no, non cerchi di spaventarmi. ora la prego di andare prima che io la denunci" il poliziotto assottigliò gli occhi per poi sospirare e inchinarsi "grazie della collaborazione, arrivederci" lei strinse forte la mano di jungwoo fino a quando il poliziotto non lasciò l'abitazione e tutti si calmarono.
jaehyun prese il polso di jungwoo facendo staccare le mani dei due "la sua ragazza?" sussurrò andando a recuperare l'arma prima spostata dal suo amico. sentiva un brutto peso sul petto da quando il minore aveva preso la mano di lei. una volta tornato in salotto la guardò "studiavi veramente giurisprudenza?" lei gli sorrise annuendo "non ne so tanto però, non sono riuscita a finire nemmeno il primo anno" il castano annuì posando poi lo sguardo sul suo amico e risentì quel peso sul petto. sospirò per poi uscire dall'immobile
non era geloso. non poteva esserlo
°×××°
ciao a tutti!
oggi sono finalmente tornata con un'altro aggiornamento
come potete notare la storia più va avanti e più si presentano dei problemi e finalmente stiamo arrivando al vero succo del racconto
anche se si capirà tutto solo alla fine ^^
con ciò, so di avere fatto un capitolo più lungo del solito e un pochino di passaggio ma lo trovo importante comunque. spero di non annoiarvi
bye bye~-𝚊𝚞・☁︎︎
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・𝑫𝒆𝒂𝒓 𝑫𝒊𝒂𝒓𝒚・【𝙹𝚞𝚗𝚐 𝙹𝚊𝚎𝚑𝚢𝚞𝚗】
Fanfiction・𝚍𝚒𝚊𝚛𝚒𝚘, 𝚑𝚘 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚘... 𝚊𝚗𝚌𝚑𝚎 𝚓𝚊𝚎𝚑𝚢𝚞𝚗・ 【・𝑨 𝑱𝒂𝒆𝒉𝒚𝒖𝒏'𝒔 𝒇𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏・】