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almeno riavrà il suo amato diario...
Jaehyun, dopo essersi preparato per uscire e aver detto alla ragazza come vestirsi per non farsi riconoscere, la condusse al piccolo SUV che lui e il suo amico condividevano da ormai troppo tempo. "andiamo a casa mia?" lei provò a iniziare una conversazione, ma lui preferì non rispondere concentrandosi sulla guida. Dopo una buona mezz'oretta i due arrivarono davanti alla casa della minore che vista dall'esterno sembrava normale. Presentava le sue solite mura di un rosa pesca sbiadito a causa del tempo, le finestre intatte e la porta chiusa, la ragazza non riusciva a capire perché Jaehyun avesse detto che era messa in condizioni pessime non sapendo che all'interno, oltre all'arredamento totalmente rovinato, erano presenti gas che se respirati troppo a lungo avrebbero causato svenimento e asfissia. Jaehyun dovette chiamarla più volte prima che lei desse qualche cenno di ascolto, troppo presa dai suoi pensieri "tu resta qui io vado a prenderti dei vestiti" Jaehyun si avviò velocemente verso quell'abitazione apparentemente normale mentre la ragazza sbiadí pensando di perdere il suo diario. "aspetta Jaehyun! prendi il mio diario per favore. E le mie penne. Ne ho bisogno..." Lo sguardo quasi disperato della ragazza in un qualche modo addolcí il maggiore che decise di prenderle ciò che lei chiedeva, dopotutto erano le sue cose "dove sono? Devo fare infretta" lei gli spiegò velocemente ma in modo efficace dove solitamente lasciava il diario e la cancelleria, successivamente lui entrò in casa. Dopo all'incirca cinque minuti, forse meno, Jaehyun uscì tossendo con la camicia alzata fino al naso e un borsone in spalla che conteneva tutto quello di cui la lei aveva bisogno. Dopo aver chiuso la porta si avvicinò velocemente cercando di prendere fiato. Il comportamento di lui fece preoccupare la ragazza, che si avviò velocemente verso il più grande assicurandosi che stesse bene. Lui la guardò per poi chiudere gli occhi e massaggiarsi il ponte del naso con l'indice e il pollice "non c'è null'altro che ti serve vero?" dopo che lei scosse la testa lui salì in macchina facendo fare lo stesso a lei che, appena accomodata, aprì velocemente il borsone per poi sorridere quando vide il diario al suo interno.
Era così contenta di riavere quel piccolo quadernetto che si scordò perfino di salutare Jungwoo che, al contrario, le aveva da subito rivolto un caloroso sorriso. L'unica cosa che lei aveva in mente in quel momento era sfogarsi. Sfogarsi su qualcosa che in un modo o nell'altro ascoltava da sempre tutti i suoi pensieri e li conservava nel tempo.
Caro diario, non ci sentiamo da troppo tempo ormai...
