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23/11/Aa
Caro diario,
È passata più di una settimana da quando sto qui.
Non sono mai uscita... Mi sento in gabbia.
Jungwoo si è rivelato essere un ragazzo veramente dolce, prova in ogni modo a farmi stare bene, magari proponendomi qualche gioco da fare, a volte anche ballare e cantare. Sai quanto amo ballare e cantare... Ma sai anche quanto posso essere timida e insicura. Ballavo e cantavo solo con Chenle... Mi manca tanto Chenle... Vorrei abbracciarlo e dargli mille baci su tutto il viso, voglio bene a chenle come se fosse un fratello, il mio piccolo cucciolo. Voglio rivederlo e voglio saltargli addosso come faccio sempre voglio tornare a fare maratone su Netflix con lui e voglio tornare a scuola, con lui. Nonostante Jungwoo sia dolce non potrà mai superare il mio piccolo Chenle.
Jaehyun, al contrario dell'altro, è freddo. Sembra non abbia sentimenti. Oggi ho fatto quasi cadere un bicchiere mentre aiutavo Jungwoo a preparare i biscotti (che poi ha mangiato lui), sono riuscita a fermarlo prima che cadesse ma Jaehyun mi ha rimproverato comunque... Mi ha fatto quasi piangere... -perché devi essere così disattenta?! Oltre al cibo non posso pagare pure ciò che rompi- questo ha detto. Mi sono sentita così fuoriluogo... Sono sicura che lui non mi voglia. Ho provato in ogni modo a farmelo amico... Ma è impossibile. Anche Jungwoo mi ha detto di lasciar perdere - ha paura-, questo è ciò che ha spiegato per provare a giustificare il comportamento dell'amico. Ma non so nemmeno perché dovrebbe avere paura. Di cosa? Di me? Mi viene quasi da ridere a pensarci. Sembro praticamente una bambina in confronto a lui. Lui è grande e grosso potrebbe fare di tutto. Io dovrei paura di lui, non lui di me. E infatti lo temo. Jaehyun mi fa paura. Ammetto che ogni volta che lo vedo in automatico abbasso lo sguardo e mi allontano. Quando mi chiama prendo un colpo e quando mi si avvicina rabbrividisco. Credo sia timore, o sbaglio? È da quando sono qui che sto provando a evitare qualsiasi tipo di discorso o contatto di ogni tipo con lui, anche se è difficile dato che ormai viviamo nella stessa casa.
È quasi mezzanotte, mi sento veramente stanca, ora vorrei veramente andare a dormire... Domani, forse, ti racconterò un altra triste giornata chiusa qui dentro bagnando di nuovo le tue pagine che ormai sono diventate come una spalla su cui appoggiare la testa e piangere.
