𝒕𝒓𝒂𝒄𝒌 : 𝒇𝒊𝒇𝒕𝒆𝒆𝒏

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Il suo cuore batteva all'impazzata mentre continuava a correre il più velocemente possibile. Le lunghe dita di Jeno erano strette al suo polso per trascinarla in una corsa che era questione di vita o di morte e l'ansia mischiata al fiatone le dava problemi al respiro rendendo quella maratona ancora più angosciante.
Perché stavano correndo? Chi voleva la testa di lei li aveva riconosciuti, ovviamente.
Lui la tirò il più velocemente possibile verso un angolo per poi cambiare strada insieme e sparire. "chiama Jaehyun, o Jungwoo" lei ancora con il fiatone provava a spiccicare delle parole incitando il ragazzo che le stava accanto a chiedere aiuto, lui semplicemente tirò fuori una felpa dal suo zainetto e gliela mise addosso per provare a cammuffare il più possibile la sua figura iniziando a camminare con prudenza in direzione dell'abitazione dell'amico.

° ° °

Quel giorno Jeno era venuto a prendere la ragazza per portarla ad un appuntamento come si erano promessi qualche giorno prima, ma non credevano che la serata sarebbe andata a finire in quel modo. I due stavano semplicemente camminando uno di fianco all'altra scaldandosi le mani a vicenda in una dolce stretta quando Jeno notò qualcosa di strano, o meglio qualcuno di strano. Dei volti familiari da cui sapeva di dover stare alla larga, e da quel momento si diedero alla fuga.

Una volta arrivati alla porta di Jaehyun il corvino bussò freneticamente facendosi aprire da Jungwoo che, alla vista della sua amica ancora affaticata e di Jeno con i capelli bagnati dal sudore, si preoccupò facendoli entrare velocemente. Il maggiore intanto era tranquillamente seduto sul grande divano a leggere il suo solito romanzo. L'espressione rilassata, gli occhi puntati sul libro e le gambe accavallate per dare una posizione più confortevole al ragazzo. I muscoli dell'avambraccio destro erano tesi in modo da dare la giusta forza per reggere il libro con le lunghe dita affusolate.
Alla comparsa della coppia staccò lo sguardo dal libro per accorgersi della condizione dei due "che cosa è successo?" quella sera Jaehyun era stanco quindi la sua voce era più calma ma allo stesso tempo più grave. Il più piccolo si sedette accanto all'amico spiegandogli velocemente la situazione. Nel mentre l'espressione del castano cambiò per poi posare gli occhi sul volto di lei: la mascella era contratta mentre la guardava con quei pozzi scuri che potevano mangiare l'anima se solo fosse possibile "non uscirete per un po' di tempo" quasi sibilò guardando negli occhi la ragazza che, con non si sa quale coraggio, riuscì a ribattere con voce acuta "perché?! Non è colpa nostra" anche lo sguardo di Jeno stavolta, che nonostante ne fosse triste capiva il ragionamento del suo hyung, si posò su di lei. Jaehyun abbassò il libro fissando gli occhi sulla sua figura "è per il bene di entrambi. Non fare storie inutili." il tono severo del castano la intimorí ma la fece pure arrabbiare. Non riuscendo più a sopportare la pesantezza della situazione che si era creata senza scoppiare in lacrime, strinse i pugni così come la mascella per avviarsi a passo svelto in camera sua riuscendo gridare delle ultime parole con una sicurezza di cui si stupì anche lei

"Fanculo Jaehyun"

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Ciao a tutti nctzens. Vi ringrazio tantissimo del piccolo supporto che molti di voi stanno dando alla storia. I vostri commenti e le vostre stelline mi motivano tantissimo nella scrittura della fanfiction incitandomi anche a fare ancora meglio.

Mi raccomando state attenti alla vostra salute e a quella degli altri
Vi aspetto nel prossimo capitolo💚

-𝚊𝚞・☁︎︎

・𝑫𝒆𝒂𝒓 𝑫𝒊𝒂𝒓𝒚・【𝙹𝚞𝚗𝚐 𝙹𝚊𝚎𝚑𝚢𝚞𝚗】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora