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jaehyun tornò a casa nel cuore della notte buttandosi sul divano senza forze. non si curò nemmeno di togliersi la giacca quando chiuse gli occhi sospirando rumorosamente mentre i muscoli si rilassavano facendolo quasi sembrare un corpo morto. sarebbe caduto in un sonno profondo se non fosse stato per il suono di una notifica che lui ormai conosceva bene: la notifica di chi gli diceva cosa fare, il suono che gli ricordava le persone che potevano giocare con la vita e con la morte, individui senza un cuore.
girò lentamente la testa verso il telefonino che lo collegava a quei mostri allungando pigramente una mano per afferrarlo. strizzò gli occhi, che ormai si erano abituati al buio della notte, a causa della luce emanata dallo schermo e li lasciò socchiusi fino a quando aprì la chat leggendo il messaggio che non avrebbe mai voluto leggere.
ad ogni parola i suoi occhi si allargavano sempre di più e il respiro iniziava a farsi irregolare mentre stringeva con tutta la forza che aveva le coperte accanto a sé. tirò il telefono a terra causando un forte rumore e lo sparpagliarsi di diversi pezzi taglienti al suolo, resse la testa tra le mani stringendo le ciocche talmente forte da farsi male, intanto gli occhi si facevano rossi al solo pensiero di eseguire quel comando disumano. stava perdendo il controllo come mai avrebbe immaginato.
i battiti che acceleravano ogni secondo di più gli facevano mancare il respiro fino a fargli arrivare forti giramenti di testa che lo fecero cadere a terra una volta in piedi per cercare le sue preziose pillole, era passato da uno stato di calma a uno stato di totale disastro mentre strisciava le ginocchia spingendo i palmi a terra per rialzarsi.
riuscì ad arrivare dolorante fino alla porta che divideva il salotto dal corridoio uscendo da quel campo minato di schegge incolore e si appoggiò ad una parete cercando di respirare meglio che poteva mentre una luce si accendeva illuminando i volti di un jungwoo preoccupato e della ragazza che meno avrebbe voluto vedere in quel momento.
il minore gli si avvicinò tirandolo su di peso e avvolgendolo in un abbraccio stretto e protettivo per provare a calmarlo in qualche modo, il castano lasciò rilassare i muscoli quasi completamente mentre guardava lei con occhi rosso cremisi cercando ancora di calmarsi.
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"woo vai a dormire, faccio io" glielo aveva detto tante volte, eppure il carota era ancora lì a ripulire il disastro creato dal maggiore poco tempo prima. lei intanto rimase silenziosa ad aiutare, aveva capito ormai che era meglio non fare domande e nonostante le dispiacesse per jaehyun preferì non parlargli, sopratutto perché sembrava lui la stesse ignorando completamente in quella situazione. una volta finito tutto jungwoo sospirò sorridendo all'amico e controllando ancora una volta le bende che gli aveva avvolto alle ginocchia e alle mani "ne parliamo domani?" jaehyun semplicemente annuì intimando un'altra volta al più piccolo di andare a riposare mentre anche lui si era alzato per dirigersi in camera sua.
"jae, aspetta" lei lo chiamò quasi con un sussurro, jaehyun avrebbe voluto ignorarla come non mai, eppure quel semplice nomignolo pronunciato da quelle labbra faceva scattare qualcosa in lui che gli faceva completamente perdere la razionalità. anche questa volta seguì le sue emozioni, girandosi per guardarla con occhi stanchi "mh?"
anche lei, per qualche ragione ignota, amava il modo in cui il castano sorrideva, adorava il suo viso, i suoi lineamenti dolci ma allo stesso tempo maschili, le piaceva il modo il cui lo sguardo del maggiore le potesse trasmettere emozioni di ogni tipo e soprattutto amava la sua voce. non ne capiva il motivo, ma la voce grave e calma di jaehyun era la cosa che preferiva del ragazzo.
lei gli sorrise dolcemente abbracciando il suo busto senza pensarci due volte "so che non mi racconterai nulla, voglio solo farti sapere che se hai bisogno di affetto io" jaehyun la spinse senza nemmeno lasciarla finire. il gesto era stato impulsivo, non aveva controllato la forza o considerato i propri sentimenti, lo aveva fatto senza ragionare, aveva pensato solo di difende il suo cuore.
sgranò gli occhi "sei pazzo?!" all'ultima sillaba la sua voce diventò meno acuta, meno arrabbiata, provava dolore: non le importava del dolore fisico, era quello emozionale che in quel momento la stava tormentando. jaehyun semplicemente la fissò assumendo lo stesso sguardo di qualche tempo prima "non. toccarmi." il tono di jaehyun era diventato estremamente freddo, quasi perso e lei intanto provava a leggere l'espressione del ragazzo dove per un'altra volta vide vuoto più totale: i suoi occhi erano due pozzi neri, privi di qualsiasi indizio.ma lei non poteva sapere dell'agonia che jaehyun provava nel volerle bene o del panico che aveva sentito crescere in lui dopo quel messaggio
la situazione inizia a essere a nostro svantaggio, stiamo pensando di consegnarla o di ucciderla.
jaehyun non poteva fare altro che sperare
°×××°
il capitolo più lungo del solito ma è stato anche molto difficile da scrivere, non voglio andare troppo veloce con le vicende.
ovviamente nel messaggio mandato al protagonista si parla di una possibilità, nulla é ancora certo e tutto potrebbe accadereho aggiornato più in fretta rispetto al solito per fare una sorpresina a tutti voi e augurare buon compleanno al nostro dolce jaehyun 🍑
-𝚊𝚞・☁︎︎
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・𝑫𝒆𝒂𝒓 𝑫𝒊𝒂𝒓𝒚・【𝙹𝚞𝚗𝚐 𝙹𝚊𝚎𝚑𝚢𝚞𝚗】
Fanfiction・𝚍𝚒𝚊𝚛𝚒𝚘, 𝚑𝚘 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚘... 𝚊𝚗𝚌𝚑𝚎 𝚓𝚊𝚎𝚑𝚢𝚞𝚗・ 【・𝑨 𝑱𝒂𝒆𝒉𝒚𝒖𝒏'𝒔 𝒇𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏・】