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era stata uccisa, L'aveva vista morire con i suoi occhi. sua madre, la sua guida, quella che da sempre si era presa cura di lei in assenza di quello che padre non si poteva chiamare. non c'era più. L'avevano uccisa davanti a lei.
poco dopo, ancora sconvolta capì di trovarsi in una macchina con due ragazzi accanto a lei. era ancora in lacrime quando la presero di forza portandola con loro. aveva intenzione di chiedere dove stessero andando ma in quel momento si sentiva debole, talmente sconvolta dalla scena di prima tanto da non pensare più nemmeno alla propria vita. uno dei due la teneva talmente stretta da farle provare dolore ma in quel momento poco le importava, le immagini che aveva visto continuavano a ripresentarsi nella sua mente causandole un male insopportabile.
ad un certo punto l'uomo accanto a lei provò darle con forza qualcosa che aveva in mano, gli occhi ancora pieni di lacrime non le facevano mettere a fuoco ciò che la circondava ma senza troppe storie assunse quello che volevano darle non pensando alle conseguenze. solo quando ormai aveva ingoiato si rese conto che era una pastiglia o qualcosa di simile. dopo pochi minuti la colpì un forte mal di testa e piano piano sentì le palpebre farsi sempre più pesanti.
poco tempo dopo il suo corpo soccombette al sonno, oltre che alla paura.
