||Capitolo 18||

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Mi ero sciolta nelle sue braccia, così decisi di scendere anch'io per la cena. Mangiammo in silenzio, nessuno osava parlare. Finito di mangiare, io e il biondo, ritornammo in camera. Guardammo dei video stupidi su youtube per divertirci un po', li guardammo fino a tardi. Poi Luke iniziò a baciarmi il collo.

-Luke.. non..-

-Mi avevi fatto una promessa.- Mi ricordò mordendomi la guancia. -Lo so, ma..- Si staccò da me.

-Ma?-

-I miei potrebbero sentirci.-

-Se mai sentirti. Sei tu che urli.- Si morse il piercing ridendo.

-Smettila, idiota.- Lo ammonii. -Guarda che è v..- Lo baciai prima che potesse dire ancora qualcosa. Mi prese in braccio per poi sdraiarmi sul letto.

-Cos'era un tentativo di farmi tacere?- Sorrise. Gli presi il viso tra le mani.

-Sì, Hemmings, parli troppo.-

-Allora se quello è il modo di farmi stare zitto parlerò ogni singolo minuto quando stiamo insieme.- Scoppiai a ridere mentre lui iniziò a spogliarmi.

-Sei dannatamente stupido.- Chiusi gli occhi mentre mi toglieva i pantaloni del pigiama. Lui rise, mi baciò sulla mia intimità e salì. Gli tolsi i pantaloni e la maglietta. Mi morse il collo così forte che gli diedi uno schiaffo giocoso.

-Ma che ho fatto?- Fece il finto offeso. -Se non ti dai una regolata, ti tolgo tutti i denti.- Risi seguita da lui. Si tolse i boxer alzandosi. Si mise il preservativo, che aveva nei pantaloni non si sà come, e torno su di me. Fece incontrare le nostre lingue un ultima volta, dopo, con un movimento veloce, mi tolse gli slip ed entrò in me. Iniziò con spinte veloci, nel frattempo mi baciava per soffocare i miei gemiti. Uscì e rietrò con una spinta più forte del solito che mi fece venire. In seguito venì anche lui mormorando tra i baci il mio nome. Uscì definitivamente da me buttando il preservativo.

-Cristo, cosa mi fai.- Disse passandosi una mano sulla fronte sudata. Si sdraiò ancora accanto a me.

-Dovrei chiederlo io a te.- Sospirai girandomi dalla parte opposta alla sua. Chiusi gli occhi e sentii le sue braccia possenti avvolgermi il corpo. Mi baciò la spalla e la mia pelle si sollevò delicatamente.

-Buona notte, Jasmine.-

-Notte, Luke.-

***

Sentivo una presenza fastidiosa appoggiata alla mia entrata. Aprii gli occhi e vidi Luke sorridere. A quel punto ricordai della sera precedente. Ero sdraiata sul biondo e capii che la cosa fastidiosa non era niente di meno che il suo coso. Lasciai cadere la testa sul suo petto ancora nudo.

-Dovremmo alzarci, oggi dobbiamo partire.- Disse accarrenzandomi i capelli. Rotolai fuori dal letto.

-Vado io per prima a farmi una doccia.- Lo liquidai prendendo in fretta dei vestiti puliti ed uscendo dalla camera per entrare in bagno. Mi sciacquai per bene, mi rivestii e uscii. Entrò Luke facendomi una linguaccia. Una volta pronti tutti e due afferrai la mia valigia portandola al pian terreno. I miei genitori erano seduti a fare colazione e pregai con tutta me stessa che non avevano sentito niente della scorsa notte.

-I tuoi genitori ci aspettano all'areoporto, appena finiamo vi accompagno.- Disse mia madre.

-Papà tu non vieni?- Domandai.

-No, resto qui con Daisy e David.- Rispose. Finimmo di mangiare. Salutai Daisy, David, papà e Sky con un bacio e salii in macchina con mamma e Luke. Dopo circa un'ora arrivammo all'areoporto e raggiungemmo i genitori e i fratelli del biondo, mi girai per salutare mia madre quando vidi che era già scoppiata a piangere.

-Mamma!- La rimproverai.

-Oh, scusami.- Disse abbracciandomi. -Salutami Romina e Stefanie...- Dissi baciandole la guancia, lei annuì e guardai la mamma di Luke.

-Pronta?- Mi chiese.

-Sì.- Sorrisi. Iniziammo a camminare, salutai mia madre da lontano per l'ultima volta prima di imbarcarmi. Ci sedemmo ai posti stabiliti, io ero vicino a Jack verso la coda dell'aereo, Luke Ben erano all'inizio insieme ai loro genitori.

-Per fortuna che sei arrivata tu, avrei dovuto fare il viaggio da solo.- Mugulò Jack mentre si allacciava la cintura. Lo imitai sorridendo. Io ero dalla parte del finestrino e non persi tempo ad ammirare la partenza e, successivamente, le nuvole.

-Ieri mio fratello ha dormito da te, si?-

-Sì.- Mi girai guardando Jack. -Non ti ha mai parlato delle tue gambe?- Mi trattenni dal ridere.

-Delle mie g..gambe?-

-Cazzo, non dirmi che..- Scoppiò in una rumorosa risata.

-E' ossessionato dalle tue gambe, dico davvero.- Mi coprii con una mano gli occhi sorridendo.

-Beh, non ha tutti i torti.- Il biondo si morse il labbro guardandomi le cosce e io gli tirai un pugno scherzoso.

-Per favore!- Dissi non smettendo più di ridere. Un'hostess passò offrendoci varie bevande, io scelsi della semplice acqua mentre Jack non prese niente.

-Però che culo.- Affermò dopo che la ragazza se ne andò. Non riuscii a trattenermi e sputai quello che avevo bevuto prima davanti a me. Un signore si girò incazzato e arrossii scivolando sul sedile con le risate trattenute.

-Vede è una nuova invezione, è la doccia sul posto.- Disse Jack. L'uomo non rispose ritornando seduto. Guardai il biondo che stava ridendo.

-Sei peggio di tuo fratello, che figura di merda!- Mormorai coprendomi il viso con le mani.

-Quale insulto.- Scherzò per l'ennesima volta Jack. Scossi la testa sorridendo.

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