||Capitolo 27||

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Luke's Pov

Spengo l'auto davanti al condominio dove abita Jasmine e scendo da quest'ultima. Proprio in quel momento una donna anziana sta uscendo dall'ingresso. 

-Signora! Fermi quella cazzo di porta!!- Sbraito correndo verso di lei. La vecchina, impaurita, si blocca sui suoi passi girandosi verso di me che, ormai, sono davanti ai suoi occhi grigi. 

-Chi sei tu? E che linguaggio usi, ragazzo?-

-Sono Luke, davvero tanto piacere, mi scusi enormemente per il mio comportamento. Ora mi fa entrare?- Mi squadra dalla testa ai piedi. E' normale che una nonnina mi faccia così tanta paura? 

-Abiti in questo palazzo?- Annuisco.

-E come mai non ti ho mai visto, giovanotto?- 

Non ci crederò mai, con tutte le persone che mi potevano fermare, o farmi l'interrogatorio, mi è capitata una vecchia che, tra l'altro, non è neanche stupida. 

-Mi sono trasferito da oggi, sa com'è, le generazioni di questi tempi.. sono così ritardatari.- Sparo la prima cazzata che mi passa per il cervello e lei mi osserva sempre in malomodo.

-Sai che ti stai insultando da solo?- Mi schernisce e alzo gli occhi al cielo.

-Sì, lo so, ora mi fa entrare perfavore?- Abbassa i suoi occhialetti alla Harry Potter guardandomi, attentamente, il labbro che, successivamente, indica impassibile.

-Che cos'hai lì?- Chiede. Che Dio mi aiuti. 

-Si chiama piercing, signora.- Rispondo. Una donna, dai capelli neri, scende le scale raggiungendoci. La vecchia si gira per guardarla e approfitto di quel suo momento di distrazione. Corro su per le scale come un fulmine.

-Dove stai andando?! Maleducato!!- Urla la nonna seguendomi. E ora? A che piano è l'appartamento di Jasmine? Velocemente prendo il telefono e chiamo Ashton. Fortunatamente risponde al secondo squillo.

-Luke, che c'è ancora?- Domanda il riccio.

-Sono inseguito dalla rincarnazione di Satana, porca puttana! Dimmi dove abita Jasmine.-

-E' l'ultima porta al terzo piano e.. sei inseguito da Satana, ma che ca..- Non lo lascio finire perché sento le grida isteriche della povera anziana farsi sempre più vicine. Metto il telefono nella tasca della felpa e salgo le scale. Raggiungo l'ultimo piano e mi precipito all'ultima porta. Spingo la maniglia verso il basso, pregando che si apra. Le mie suppliche sono state ascoltate: la porta si apre. Entro in fretta e furia chiudendo quest'ultima dietro di me. La chiave è nella serratura e, in preda al panico più totale, la giro per ben due volte. Cazzo, mi è passata la vita davanti. Mi giro e osservo il salotto che appare davanti ai miei occhi. E' sulle tonalità del blu, ma di Jasmine neanche l'ombra. C'è una porta di fronte a me. Mi avvicino ad essa e la socchiudo delicatamente. Un rumore di acqua che scorre fa eco nelle mie orecchie: Jas sta facendo la doccia. Sorrido maliziosamente e raggiungo il bagno, guidato dal suono del liquido cristallino che cade a terra. Quando entro sulla mia sinistra c'è una doccia dai vetri offuscati, ma riesco comunque ad intravedere il fisico di Jasmine, che è di spalle. Chiudo anche la porta del bagno, curando di non fare il minimo rumore e mi appoggio al lavandino, dove la biancheria della ragazza è sistemata. Prendo tra le mie mani le sue mutande nere che, purtroppo, non sono in pizzo. Ci gioco mentre continuo a guardare l'immagine del suo bellissimo corpo.

Jasmine's Pov

Poco fa ho sentito la signora Joanna urlare. Lei è la proprietaria del palazzo ed è molto incazzata e furba per essere una vecchietta di ottant'anni, sicuramente starà litigando con Anthony. Non vanno per niente d'accordo loro due. Giro la fredda manopola per fermare l'acqua calda e mi volto aprendo lo sportello della doccia. Quando i miei occhi ne incrociano altri, sempre azzurri, richiudo l'anta scorrevole facendola sbattere.

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