Va bene se non ti odio come odio le altre persone?//Seconda Parte

- 𝘚𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘦𝘦𝘯 -

-Vabbè inizio io- dico ridendo.

-Allora...ecco a voi- dice il cameriere portando l'acqua e il mangiare -Grazie molto gentile- dico sorridendo,guardo il mio piatto e poi mi viene in mente un'idea,guardo Aidan e faccio un sorrisetto,lui mi guarda non capendo -Mi scusi,un secondo...-
-Sì,cosa vuole?- mi dice sorridendomi -Mi può portare del pane?- dico appoggiandomi sulla mia mano e guardando il cameriere -Certo,con piacere- mi sorride e se ne va.

Mi giro verso gli altri trattenendo una risata -E con questo? Cosa volevi fare? Ci vuole molto di più- dice Aidan guardadomi con le braccia incrociate -Vedrai vedrai- dico ghignando -Mh...okay,ma io non sono geloso- dice facendo spallucce -Sì,lo so...- dico trattenendo una risata.

Aidan prende il telefono e chiama qualcuno penso...-Ehy Ginevra...come va?- dice lui -A me va tutto bene grazie-

Non ci credo che l'ha veramente fatto...-Comunque volevo chiederti se domani ci vediamo o se vuoi stasera appena torno a casa- dice guardandomi.

Aidan's pov
Cerco di non ridere,ma è troppo difficile,sento gli occhi di Megan bruciarmi a dosso -Mh,mh...okay,allora a stasera- sorrido -Sì nel mio appartamento- la saluto e chiudo la chiamata.

Alzo lo sguardo verso gli altri -Questa era dura- dice George ridendo -Non fa ridere- dice Megan -Ti brucia eh- mi guarda male -Tanto a me non frega nulla comunque-

Arriva il cameriere -Ecco a lei- le sorride e le dà il pane -Grazie mille- dice lei,lui ritorna da noi -Senti ehm...com'è che ti chiami?- dice sorridendo imbarazzato -Oh mi chiamo Megan- dice lei sorridendogli -Bel nome-
-Grazie- se ne va.

Lei mi guarda compiaciuta e io la guardo male -Non mi interessa-
-Non si direbbe,ma ci credo- dice ridendo.
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Finiamo di mangiare e mi arriva una telefonata:Pronto?

Aidan io sono sotto il tuo appartamento,quando vieni?

Sto arrivando Ginevra,un minuto e sono lì

Okay

Chiudo la telefonata e vedo Megan guardarmi male -Beh chi era?- mi chiede -Ginevra,ha detto che sta sotto l'appartamento-
-Mh...okay-

Arriva di nuovo il cameriere,forse se lo vedo ancora mi viene ancora più voglia di spaccargli quella faccetta,ma mi limito a guardarlo male,anche se guarda perennemente Megan e basta.

-Vi posso offrire un caffè?- chiede guardando solo Megan -Se parli al plurale puoi guardare anche noi eh...poi se vuoi offrire il caffè solo a lei,potevi parlare al singolare- gli faccio un sorriso finto -Ehm scusatemi...-
-Ma tranquillo lascialo stare- dice Megan riferendosi a me -È il tuo ragazzo?- gli chiede -Ahaha assolutamente no,non è nessuno in realtà-
-Ah bene...allora vi porto il caffè?- dice guardando tutti,rispondono di sì.

Abbasso la testa guardandomi le mani,sto tremando,perché sto tremando...lei ha detto:Non è nessuno in realtà....mi sento male,mo gli faccio vedere io.

Mi arriva un messaggio da parte di George:Misà che hai esagerato

Alzo lo sguardo e lo guardo male:Lei ha esagerato.
Gli rispondo.

Arriva con il caffè e da un foglietto a Megan,lei lo apre e si mette a ridere -Ehm...il suo numero- me lo sventola in faccia -Sei una stronza- gli dico senza pensarci due volte -....non me ne pento,ora me ne vado- dice alzandosi e andando via -Aspetta,ma ritorni a piedi!?- mi alzo rincorrendola.

No ma che sto facendo,non me ne può fregare nulla,mi raggiungono anche gli altri -Avete pagato?-
-Sì,dai andiamo-

Ritorno all'appartamento e ci trovo Ginevra,mi ero quasi dimenticato di lei...

-Ciao...-
-Ehy!- mi dice avvicinandosi per salutarmi,mi scanso -Senti forse dovresti venire un'altra volta- dico andando verso la porta -Ma mi hai chiamato tu...-
-Ed ora ritorni indietro,scusa..ma sono molto stanco- vedo che Megan è affacciata al balcone e ci sta guardando -No,ora sono qua e salgo con te-
-Ginevra perfavore...-
-Perfavore niente,o mi fai salire o mi dai un bacino-

-Ginevra,vai via dai- lei si avvicina e cerca di baciarmi,dopo il secondo tentativo ci riesce ma mi scanso subito.

Vedo che Megan rientra dentro -Ma la finisci!?Ti ho detto vai via...non voglio ferirti,ma non mi piaci okay?- la lasciai lì e salii in camera mia.

Che serata orribile...
Mi metto steso sul letto in boxer e mi addormento.

Megan's pov
Mi sveglio con il mal di testa e decido di farmi la colazione.

Dopodiché mi vesto ed esco di casa per raggiungere lo studio.

-Oddio mio mi sono scordata di leggere la fine del copione- dico tra me e me,mi appoggio allo schienale del sedile e dopo un po' parto.

Entro -Buongiorno...-
-Oggi faremo tante cose,dobbiamo essere super energici- dice il regista sorridendomi -Certo- ricambio il sorriso,me ne vado nel camerino e ci trovo subito la signora che mi deve truccare e cose varie.

-Dai siediti,dobbiamo fare subito,perché devi andare prima oggi-
-In che senso?-
-Devi andare proprio ora tu!Quindi dobbiamo fare in fretta-
-Okay okay-

Vuol dire che leggerò dopo la fine,tanto ce ne vuole.
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Mi chiamano per registrare e vado subito dal regista -Bene allora,per ora registriamo la scena in cui Luther,Diego e Cinque stanno insieme al bar e incontrano per la terza volta Rachel(sarebbe Megan) dove gli dice insomma le cose che stanno succedendo per davvero- dice riassumendo il tutto -Okay- diciamo assieme.
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Dopo aver provato quella parte almeno dieci volte ritorno nel mio camerino,ora posso leggere...insomma da quello che ho capito il mio personaggio da acida diventa buona,ma sempre stronza rimane...bene.

Leggo la fine e mi sciocca un po',cioè mi piace davvero...ma non so se ce la faccio.

Vedo entrare Aidan nel mio camerino e chiudere la porta,alzo lo sguardo e lo riporto sul foglio che stavo leggendo -Senti scusami per ieri...ho esagerato un po'- alzo lo sguardo -Un po'?- dico riabbassando lo sguardo -Che leggi?-
-Il copione-
-Non l'avevi ancora letto?-
-Solo la fine...-
-Ah ehm...-
-Voglio farti una domanda-
-Sì dimmi pure.-
-Ieri sera...te la sei portata a letto?-
-No,assolutamente no...te lo giuro-
-Okay-
-Allora mi perdoni? Anche se tu..non sei stata tanto corretta eh-
-L'intenzione era quella di farti ingelosire se mi ricordo bene- dico ridendo -Già...ti odio-
-Odiami- gli faccio un sorriso finto e me ne vado.