- 𝘛𝘩𝘪𝘳𝘵𝘺-𝘍𝘪𝘷𝘦 -

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Aidan's pov
Io non so che fare seriamente...io la amo,ma non posso permettergli di pensare certe cose su di me...

Ho capito che lei ha paura...forse dopo Matt non ha avuto più relazioni con nessuno...

Ed ha paura che possa risuccedere,ma io non sono quel tipo di persona.

In questo momento sta dormendo abbracciata a me,è così bella quando dorme ed è fin troppo calma.

Decido di mettermi a dormire pure io aspettando l'indomani.
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Mi sveglio di scatto e scuoto Megan -È tardi! Dobbiamo andare- dico alzandomi dal letto.

Lei si alza faticosamente e si veste,facciamo colazione e raggiungiamo lo studio.

Nessuno dei due aveva aperto bocca,forse per l'imbarazzo del giorno prima o forse perché non avevamo niente da dire.

Insomma di prima mattina non è bello vedere "certe persone" sopratutto quando lavorano con te.

Entro nel mio camerino e metto la divisa per il ruolo che devo interpretare,sentii bussare e non ci misi tanto a capire che Matt mi aveva appena tirato un pugno.

Eh in tutto questo nessuno se ne era accorto -Ma che cazzo fai- dico toccandomi il labbro -Stai ancora con lei...cosa non ti è chiaro della frase "Non.stare.vicino.a.lei"-

Lo guardai con quello sguardo di disprezzo e irritazione,mi stava facendo davvero arrabbiare,ma per fortuna la situazione venne interrotta da Elliot che ci sorrise e ci disse di andare.

Senza neanche guardarlo lo sorpassai e me ne andai seguendo Elliot. Perché a me? Mi sono innamorato di una ragazza con un passato così complicato...
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*una settimana dopo*
Megan's pov
-Ma che stai dicendo...mi ricordo che mi avevi regalato una bambola dai capelli verdi- dico ridendo -Forse- dice lui sorridendo.

Sì,il Natale era quasi alle porte,in realtà era dopodomani...ma vabbè.

Il regista ci ha lasciato le vacanze e sono ritornata a casa mia,da mio fratello e mia madre...mio padre non lo vedevo da tanto in realtà,quindi...

Con Aidan ci siamo parlati qualche volta,ma...mi odio per non avergli detto niente,ma non è una giusta cosa non parlargli. Detto ciò siamo ancora fidanzati fortunatamente.

Volevo passarlo anche con lui il Natale,magari stare insieme davanti al camino,bevendo latte caldo e scambiandoci i regali...ma non credo che fosse così semplice dopo quello che gli ho detto l'ultima volta.

-Avanti so a cosa stai pensando- dice mio fratello mettendo un altro legno nel camino -Di cosa parli?- chiedo confusa.

Insomma io e mio fratello non ci parlavamo quasi di niente,o veramente...non parlavamo di niente,forse di quanto la sua voce mi irritasse,ma questi sono altri problemi.

-Ti manca Aidan...perché non lo chiami- mi dice sorridendo con un ghigno stampato sulla faccia.

Cosa? Si vedeva così tanto che Aidan mi mancava? Eppure non volevo che le cose peggiorassero portando alla rottura la nostra bellissima storia d'amore.

-Sì forse dovrei...- dico prendendo il mio telefono dal davanzale del camino -Ma cosa gli dico?- domando mordendomi il labbro inferiore dal nervoso.

-Ehm...che ne so- mi rispose impacciato -Okay,queste cose non fanno per te- dico facendo gli occhi al cielo.

Mi alzo dal divano e vado in cucina,composi il suo numero e lo chiamai.

Finalmente dopo alcuni minuti mi rispose con un "Hey"

Ehm..ciao,come stai?

Diciamo,te?

Anch'io...volevo chiederti se ti andava di vederci.
Dico tutto ad un fiato

Ehm,certo! Volevo chiedertelo anch'io,ma non sapevo se avresti accettato...

Tranquillo..facciamo alle..18:00?
Domandai con un sorrisino

Okay...vengo a casa tua?

Sì sì,a dopo
Chiusi la chiamata e con un sorriso da ebete ritornai da mio fratello.

Mi sedetti nuovamente sul divano e lui mi guardò con fare:Allora!?Cosa ti ha detto!? Cosa tu gli hai detto.

Mi ripresi da quel mio sclero momentaneo...e guardai mio fratello -Ehm...fra poco usciamo- dico sorridendo -Ohhh finalmente! Cioè anche se...sono un po' geloso,ma mi piace che Aidan abbia conquistato il tuo piccolo cuore- dice dandomi una pacca sulla gamba -Ehy il mio cuore non è piccolo,è immenso!- dico ridendo.

Mi alzai con l'intenzione di andarmi a cambiare,non potevo mica restare con dei capelli da barbona e il pigiama!

Andai in camera mia e presi una maglia rossa e dei jeans a vita alta,i miei stivaletti bianchi e scesi giù da mio fratello -Allora come sto?- chiesi facendo un passo di danza,così tanto per cambiare la mia stupidaggine.

-Stai benissimo anche con un sacchetto della spazzatura- dice stendendosi sul divano -Quindi...sono bella,sono brutta,sono cosa?- domandai divertita -Sei bella,Megan sei bella- mi ripeté guardando la televisione -Va bene grazie- dico ridendo.

La conversazione si fermò subito perché suonarono alla porta,possibile? Già erano le sei...wow.

Aprii la porta e mi trovai il ragazzo con una camicia mezza sbottonata,una giacca,pantaloni di jeans e scarpe nere.

Aveva quel profumo buonissimo e quei suoi lineamenti della mascella che mi faceva impazzire ogni volta che lo guardavo,ad interrompere il silenzio fu mio fratello che dal divano urlò -Allora volete andare! Megan non vedeva l'ora di uscire ed ora state qui-

Ecco la figura di merda tanto attesa,ma tanto che mi fregava era ovvio che volessi uscire con il mio ragazzo

-Ehm..sì- presi la mia giacca me la infilai e uscii chiudendo la porta.

-Allora...dove si va?- mi chiede Aidan accennando un sorrisetto -Ehm,non so...dove vuoi andare?- chiesi a mia volta.

-Vogliamo andare in centro? Magari vediamo cos'hanno fatto per Natale- dice incamminandosi verso la sua macchina -Ehm sì! Magari ci sono tante belle cose- dico io saltellando come una bambina,lui mi guardò storto -Che vuoi...il Natale mi è sempre piaciuto da morire...- dico imbarazzandomi.

Si avvicinò pericolosamente a me e mi diede un dolce bacio -Mi mancavi...perché non mi hai chiamato in questi giorni o messaggiato?- mi domanda con un filo di voce.

Mi maledii subito ad aver pensato quelle cose su di lui...era un ragazzo davvero e dico davvero carino e intelligente e sexy e divertente e dolce e davvero con tanto talento e tante altre cose che ci sto ore ad elencarle tutte.

-Scusami volevo ma...preferivo che lo facessi tu- dico distogliendo lo sguardo dai suoi bellissimi occhi color smeraldo -Sì hai ragione,ho sbagliato anch'io- disse indietreggiando da me per entrare nella macchina.

-Però!- gli urlai -Mi sei mancato da morire anche tu- gli feci un leggero sorriso e lui ricambiò.

Mi aprì lo sportello e mi fece il gesto da gentiluomo per farmi entrare nella macchina,risi al suo comportamento e partimmo verso il centro di Los Angeles.

Va bene se non ti odio come odio le altre persone?//Seconda ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora