Capitolo 43

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"Buongiorno hotel Madison Square garden come posso esserle utile" con la sua voce dolcissima rispose al telefono

"Buongiorno ho prenotato una camera a nome 'girati'" la presi in giro imitando una voce molto diversa dalla mia

"Mi scusi credo di non aver capito, può gentilmente ripetere"

"Girati scema" si dovette girare un po' di volte prima di capire cosa stesse succedendo, quando vide che ero io attaccò subito, si guardò in giro e venne verso di me, cercando di correre sui tacchi

L'accolsi a braccia aperte in un caloroso abbraccio mi mancava già il suo profumo.

La baciai ripetutamente sulle sue bellissime labbra rosee

"Questa è la sopresa migliore che tu potessi farmi" si attaccò al mio collo per poi darmi un altro bacio

"Sono felice che ti sia piaciuta" sorrise prima di staccarsi

"Scusami ma sto lavorando, devo andare il mio turno finisce tra meno di un'ora quindi se vuoi aspettarmi di sopra per me non c'è problema" mi sorrise

"Niall è in casa?"

"No ma mia sorella si mi ero proprio dimenticata" amo quando fa il broncio è così tenera che la bacerei all'infinito

"Allora sarà per un'altra volta piccola" la guardai negli occhi e la baciai di nuovo

"Ora devo proprio andare, stiamo attirando troppa attenzione potrebbero capire" la baciai un'ultima volta prima di andarmene

"Chiamami" lasciai l'hotel per poi recarmi subito alla macchina

Il fatto di averla vista anche se per poco mi ha già migliorato la giornata, rido ripensando alla scenata di gelosia che mi ha fatto Megan poco fa

Hope's pov

"Si è dato da fare il ragazzo" sorrise Claire guardandomi

"Cosa intendi?" Mi toccai la faccia

"Le tue labbra rise" passandomi lo specchietto

Guardai la mia immagine riflessa al suo interno,avevo le labbra leggermente gonfie e lo chignon, leggermente spettinato

"Cos' è quel sorriso" mi diede una gomitata

Io subito arrossii sentendomi come una bambina alle prime prese con l'amore

"Hope è innamorata, Hope è innamorata" si mise a canticchiare peggiorando la situazione

"Smettila non siamo più all'asilo" la zittii mentre il mio sorriso cresceva

Il pomeriggio fu molto stressante, arrivarono molti ospiti importanti e così l' attenzione doveva essere superiore

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Finalmente arrivarono le 18:00, raggiunsi il mio appartamento con un dolore ai piedi alluncinante

"Mai più dieci ore coi tacchi, mai più!" Esclamai esausta lasciandomi cadere sul letto e chiudendo gli occhi

"Povera la mia sorellona" entrò Jess nella stanza

Sentii il materasso abbassarsi al mio fianco

Aprii un occhio e subito dopo l'altro

Vidi una piccola gioccia scendere sulla sua guancia e sparire sotto il suo mento

"Che succede" presi le sue mani nella sue

"Mamma mi sta venendo a prendere, partiamo stasera, mi mancherai così tanto" mi abbracciò forte

"Andate gia via, mi dispiace così tanto ci siamo viste pochissimo ma sono stata tanto impegnata, scusami ti prego" la strinsi forte a me, la tristezza si impadronì del mio corpo è così brutto avere la famiglia distante da te

I don't live a lieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora